19 Giugno 2009
Un freddo gente. Un freddoooooooooooooooooooooooooooooo
Male al culo, freddo ai piedi. Una sensazione di gelo mai provata prima. Devo comprarmi un materassino e sacco decenti!
Mi sveglio con un Cileno che parcheggia la jeep vicino alla moto e, scendendo, urla CONCHA TU MADRE!!!
Buena Diaaaaaaaaaa – rispondo io disturbato
Esco e non vedo nessuno. Solo l’auto parcheggiata. Così mi vado a sedere sotto al sole, con l’ultimo panino in mano, un mandarino ed uno jogurt al cioccolato che conservo per il finale. Con me ho anche dell’acqua ed i piedi, dentro agli stivali moto, sono rattrappiti dal freddo.
Canto canzoni, malissimo perché ho la gola secca. Immagino cose da scrivere in questi giorni ed anche un paio di video caricatura che vorrei realizzare per prendere in giro un po’ di persone.
Così, per sollazzarmi.
Me la rido a volume altissimo, mentre biascico il cibo che ho ancora a disposizione. Aspetto, come una lucertola, di avere una temperatura corporea tale da poter ricominciare la giornata.
Mi ci vuole un’ora, ma lo stato d’animo ilare non passa:
Quando riparto, ho solo voglia di sistemare questa cosa del filtro dell’aria.
E’ sudicio, polveroso, sporco di nero, motoso – mi dico fra me e me – cosa di meglio se non una bella lavata con benzina…
Così lavo il tutto con benzina e soffio con aria compressa. Il filtro originale torna rosso, come nuovo e mi si riempie in faccia un gran sorriso di fiducia. Riparto diretto verso nord, calcolando di incappare in qualche altro pieno benzina mancante che mi lascerà nel mezzo del deserto. Voglio andare ai Gayser e prendere la strada che mi ha consigliato Genaro, coprendo 600 km senza rifornimento.
Così mi avvio verso i gayser, ma scopro che il filtro dell’aria adesso funziona peggio di prima.
La moto non funziona, poco da fare.
Così demoralizzatissimo e vinto dalla consapevolezza di aver rotto l’unio filtro che avevo, faccio ritorno in città, imbocco la strada per Calama e arrivederci.
Mi sale un improvviso senso di stanchezza. Anche oggi, percorrere 400 cazzo di chilometri, mi costa più fatica che mai. Il filtro e la moto e la maiala di su ma!
Un si po’ mai viaggiare cazzo! C’è sempre qualcosa che rompe le palle!!!!
Così mi staziono dietro una duna, parcheggio la moto e mi rimetto a dormire. Con il casco in testa. Mi risveglio un po’ di tempo dopo, rincoglionito. Riparto con il filtro ancora montato, stando ben attento a non dare troppo gas e arrivo a Calama nel tardo pomeriggio.
Da un internet point, noto che rivenditori Honda in città ce n’è uno solo e che i rivenditori K & N sono solo in Santiago. Prendo nota dei numeri e me ne vado in cerca del meccanico. Al suo ingresso, trovo un ragazzo colombiano che si interessa subito al mio problema e mi conduce in moto, in una sartoria dove posso trovare della spugna sintetica per “costruirmi” il filtro di spunga a mano.
La signora ha diversi tipi di spugna e me ne consiglia uno a caso. Il meccanico colombiano non ne ha mai costruito uno e così me ne vado con 1000 pesos in meno e un metro quadro di spugna.
Con le forbici ne ritaglio un pezzo a misura e stacco a mano la carta rossa. Imbevo il tutto con uno spray per filtro da aria del costo di 14000 pesos = 20 euro e prego. Nello stesso istante entra un ragazzo alto con gli occhi azzurri. Ha in mano una ruota del 19 e mi dice che ha una Ktm adventure.
Non so, vicino alla moto, perché ho paura che me la rubino
Io ho un cortile con recinto, ti interessa?
Posso dormirci anche io?
Ma ti farà freddo!
Non importa…
Mi rendo conto di essere ultra freddo e formale, ma ho il problema del filtro in testa e non mi va di fare il pagliaccio per un posto letto. Se a Ignazio va bene così bene, se non gli piaccio che mi mandi in culo.
Però gli piaccio e mi porta a casa sua, dove la moglie di 26 tiene in braccio una bimba di 7 mesi.
Che coraggio – penso, mentre mi rendo conto del rischio che corre un uomo a portarsi in casa uno sconosciuto che potrebbe rubare o nuocere alla bimba e la moglie
Però fra me ed Ignazio nasce subito una forte intesa, forse perché lui adora le moto e vede i miei video con una certa ammirazione e desiderio di avventura. Facciamo una grigliata fuori, dopo aver passato un po’ di tempo al supermercato.
Fa piacere parlare con lei ed apprendere che a volte le persone hanno solo bisogno di trovarsi vicino a qualcuno che comprenda i loro slanci emozionali per quello che li appassiona di più.
Non importa se è per il collezionismo di francobolli, l’equitazione o le moto. L’importante è sentirsi meno soli, una volta ogni tanto.
Faccio una doccia ed accetto l’invito di Ignazio a dormire nella stanza degli ospiti. Ho internet, uno scalda sonno, un materasso con due cuscini e tutto il tempo che voglio per dormire nella mattina.
Ora però, buona notte. E non importa se il filtro è rotto o no. Sta di fatto che gli imprevisti, spesso, si trasformano in grandi opportunità.
Basta saperli prendere per il verso giusto.