Motociclismo All Travellers Isola d’Elba 2015
Il meteo non prometteva tanto bene, ma tornare sull’Isola d’Elba dopo 16 anni sarebbe comunque valsa la pena.
A moto sempre stracarica mi sono avvalso del convegno offerto dall’organizzazione di Motociclismo All Travellers e ho raggiunto Paola Verani e gli altri imbarcandomi da Piombino con il traghetto delle 20:00. Lungo la strada non ho visto nessuno (sarà perché ero in ritardo e ho preso l’autostrada), ma al mio arrivo al porto mi sono incontrato con alcuni lettori fra cui Daniale, Benedetta, Tommaso, Francesca e altri che non conoscevo prima.
Daniele, il mio stomaco ringrazia per la torta di ceci che ci hai portato al molo d’imbarco!
L’ora di viaggio sul mare è servita per ripassare il programma del Tour Patagonia e Terra del Fuoco che stiamo organizzando per il 27 Dicembre. Gli interessati sono molti e così ho conversato di prezzi, condizioni e tempistiche con un piccolo gruppo di lettori che poi si sono ripromessi di prendere il libro una volta arrivati al campo base.
Una volta scesi, abbiamo fatto il pieno e abbiamo raggiunto l’accoglienza per registrarci, montare le tende e approfittare delle ultime ore per condividere una cena assieme ai pochi dell’organizzazione, fra cui c’era anche Mario che, da quanto sembrava, celebrava il suo compleanno. Seduti al tavolo, fra una birra e un covaccino, si susseguono conversazioni inerenti al viaggio, sia il mio che quelli delle nuove generazioni di viaggiatori.
È strano doverlo ammettere, ma mi sento fortunato ad aver realizzato questo sogno quando ancora non era in voga. Oggi la cosa è diventata meno strana nell’immaginario collettivo (il che è un bene) ma ha perso definitivamente il fascino pionieristico che aveva in passato. Sicuramente però, i viaggio compiuti prima della mia generazione erano ancora più avventurosi di quello che ho affrontato io… l’evoluzione del viaggio non finisce certo con l’avvento del motoviaggiatore 2.0
Al risveglio Paola mi aiuta a disporre il mio materiale su un tavolo ben organizzato in un angolo della zona dell’accoglienza. Il clima prima è incerto, poi piove, poi fa caldissimo. È tutto un leva e metti i libri dentro la scatola, ma fortunatamente alcune copie cominciano a trovare una nuova casa, custoditi nelle mani di nuovi e vecchi lettori che mi approcciano per prendere la propria copia con dedica.
Ho fatto il rappresentante prima di partire, vendevo sistemi di allarme e ho fatto alcune fiere. Questa volta però è diverso. Il libro che ho scritto è edito in proprio, è uno sfizio personale e credo sia qualcosa di veramente utile. Se le persone si avvicinano per sfogliarlo e poi finiamo con il parlare, non ho nessuna voglia di cimentarmi nelle tecniche persuasive tipiche del commerciante. L’idea romantica di fare tutto in proprio (stampa, promozione, distribuzione) va di pari passo con la gratitudine di vedere le copie del libro in mano a chi lo acquista per piacere personale e necessità di prepararsi a un grande viaggio.
L’umore dei presenti è discutibile, sembra ci sia un alone grigio sulla testa di tutti, ma forse c’é anche sopra di me e quindi l’atmosfera è un po’ falsata.
L’aperitivo precede la grigliata e le conversazioni sui programma per quest’inverno si intensificano. Alberto e tanti altri partecipanti vogliono sapere del Tour Patagonia e così finiamo con il parlare di come funziona la mia attività moto turistica e dell’ennesima scommessa nella quale mi sono lanciato: mettermi in proprio!
Qualche ora di riposo e domani ci sarà lo sterrato condotto da Fasola!
L’indomani, dopo aver impacchettato tenda e libri per la ripartenza delle 15:15, scarico le borse moto nel furgone di Motociclismo e mi unisco al gruppo degli orsi guidati da Fasola attraverso le mulattiere e sterrati stretti dell’isola. Non ho mai fatto enduro con la mia moto, né tanto mento ho esperienza di guida a ritmo sostenuto con ruote da strada. Sarà interessante vedere come va.
Lasciatevelo dire, una gran figata! A parte gli insetti negli occhi e il manubrio che si gira sui perni perché ho un paio di bulloni poco stretti, i km sterrati sono una gran goduria. Il gruppo è piccolo, ma una cosa la si nota di certo e riporto qui quello che mi viene in mente poche ore dopo.
Sulle mulattiere cattive dell’Elba c’era Fabio Fasola che ci guidava con la leggerezza di chi fa uno sbadiglio e mentre tenevo il suo passo accanendomi in piedi sulla mia vecchia e cigolante bagascia, l’unico a starmi sempre davanti era uno su un BMW R1200GS LC da 17.000 euro. Dietro di noi una sfilza di Ktm di tutte le cilindrate.
Ora venitemi a dire che quella moto è buona solo per farci gli aperitivi…
Si pranza al Buffet, ci si saluta con qualche copia del libro consegnata agli ultimi interessati e poi mi rimetto in marcia per il porto, dove il traghetto è appena arrivato. Al mio arrivo a Piombino mi ritrovo con un ragazzo che ho sentito via facebook nei giorni precedenti. Si chiama Marco Awerbuch, viaggia con una vecchia Transalp verde e il suo progetto si chiama Look Around ITALIA. Mi riprometto di fargli un po’ di pubblicità e dopo aver fatto un po’ di strada assieme verso nord, ci salutiamo con la mano imboccando strade diverse.