Gionata in viaggio, TAPPA 6: Cile - Alaska

Canada: A Vancouver oggi ho pianto

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Camminavo per le strade di Vancouver, stanco, appesantito dai km ed il freddo di ieri, dall’adrenalina del mio ingresso in un nuovo paese e le pochissime ore di sonno. Per questo odio i dormitori degli ostelli.

Camminavo e mi sforzavo di vedere qualcosa che valesse la pena. Poi arrivo al Vancouver Convention Center, che si affaccia sul mare ed è separato dalle montagne innevate da questo stesso specchio d’acqua piatta e silenziosa.

Aerei d’acqua che atterrano poco distanti, ronzando come zanzare ed i cerchi concentrici che arrivano fino al portico dove cammino, con le mani in tasca, abbracciato dalla mia felpa azzurra e le ultime ore di luce prima della notte. Il cielo è nuvoloso, il grigio ed il blu riempiono questo spazio ampissimo ed i miei passi sono scanditi dal silenzio, assieme a quelli dei pochi altri passanti.

Poi ho pianto, nascosto nel cappuccio e senza versare lacrime. Lo sentivo dentro, mentre l’emozione mi piegava gli angoli della bocca e stringevo gli occhi, ho pianto.

Ho pensato di aver fatto tutte queste migliaia di km per essere qui oggi, per farmi questa passeggiata nel porto di una città che non è la mia, circondato da persona che sapevo non parlavano la mia lingua, da cittadini fra i quali non avrei incontrato casualmente un vecchio conoscente.

8 anni in moto, partito dall’Italia ed oggi sono a Vancouver, in Canada in questo tardo pomeriggio di fine inverno che mi stringo dentro la felpa e mi commuovo di come gli eventi mi abbiano portato fin qui.

Ogni metro che ho visto da dentro il casco, ogni curva fatta, ogni frontiera attraversata ed ogni odore nuovo assimilato riconducono qui, dove la idealizzata ambizione di fare “il giro del mondo in moto” si è lentamente concretizzata ed è prossima a compiersi.

Ho fatto il giro del mondo su una moto

Ho visto il mondo seduto su una moto

Ho Viaggiato dentro il mondo, in moto

Come durante il mio sbarco in Giappone, nel 2005, le nuvole grigie coprono le vette lontane, il silenzio regna sovrano e l’acqua fa da ponte verso le mete che i miei ed il mio cuore anelano.

Non mi pento di niente, rifarei tutto.

Ed è per questo che oggi ho pianto.

Poi è passata un canadese in pantaloncini da corsa con un fondo schiena così e m’è tornato subito il sorriso…

Che ci vuoi fare?

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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