Vecchi pensieri non ancora impaginati
“Sai di scontato che c’é “
Potrei viaggiare da solo per l’eternità, in un modo o nell’altro, confontandomi solo con me stesso e spingendo la mia passione verso i viaggi finché avrei vita, ma sarebbe un traguardo poco glorioso perchè scontato (morte a parte).
“Propedeutico”
A volte la forza di volontà messa al servizio di un grande progetto (non solo culturale, ma anche sentimentale, professionale, familare, artistico ecc) si vanifica se subordinata anche alla sensibilità ed al rigore o giudizio di altri. In questo caso propedeutico.
“a Carlotta”
La felicità non é uno stile di vita.
La felicità é solo uno stato d’animo. Un sentimento. Come lo é l’amore, la gioia, il desiderio, la devozione.
“a Carlotta”
Quello che la gente non vede perché distratta o incapace, é che niente di quello che stiamo facendo é speciale. O meglio niente di quello che stiamo facendo é speciale di per sé.
E’speciale per noi.
“a Carlotta”
Se la chiarezza non c’é, si può rischiare di camuffare la propria ricerca per la felicità sotto l’aspetto di iniziative che in realtà non ci identificano.
“Dire di fare”
Chi dice di soffrire di un male e tuttavia non ne fugge, in realtà vuole solo avere qualcosa di cui parlare con gli altri.
Egoisti come siamo per natura, mi sembra assai masochistico stare a soffrire per un male che ci affligge senza poi fare niente per liberarsene.
Non credo molto a tutte quelle parole scenografiche che la gente dice.
“da Vladivostok”
Si finisce con il solo parlare. Sdraiati uno accanto all`altra alla luce di una candela si puo`parlare per ore, senza che il tempo si incida con violenza nella concezione che normalmente si ha di esso.
“da Vladivostok”
Cosi`, le lacrime parlano con piu`senso delle parole, lasciando che la pieta`, la misericordia ed i sensi di colpa dilatino la collera e ristabiliscano un certo equilibrio.
“17-08-2005, ore 14:15″
Io penso sempre a noi, continuamente. A cio`che facevamo, quel che faremmo e quel che faremo. Ti sogno, ti penso, ti desidero, ti amo. La mente e il cuore mi portano a te. Cosi` adesso che posso scriverti mi sento meno lontano dai tuoi occhi attenti, la tua pelle liscia ed il nostro cosmo di allegria e continua ricerca. Quanti chilometri, quanti giorni e quanti pensieri e`ancora lontana la nostra felicita`? Io non smetto di chiedermelo, e non smetto di credere in noi. Ti amo.
“15-01-2002, ore 22:49″
Il suono che leggi é meno intenso di quello che potrai ascoltare. E così sarà per tutto ciò che vedrai e toccherai. Perché scrivere incide sensazioni che solo dentro te, leggendo, potrai amplificare. Perché vivere concede esperienze che solo tu, scrivendo, potrai rendere eterne.
Gionata
Capirò chi sono soltanto quando avrò finito di contare tutte le persone che riuscirò ad essere.
“Coltivo polvere”
La vita é una morte
lenta
e dolorosa.
Gionata
Per uno che vede nella felicita’
la propria salvezza,
e’necessario il legame che mi unisce a te.
Sei e sarai la mia felicita’,
sei e sarai la mia salvezza.
Gionata
Proseguendo verso la méta,
sopraggiungeranno scelte
che saranno come dei bivi
ed
oltre l’attraversamento logico dei quali,
troverai solo conseguenze.
Gionata
Onesto é
vantare a gli altri
l’esclusiva
d’esser se stessi.
Gionata
Niente é ordinario
neppure il nostro parlar male
di questa vita meravigliosa.
Gionata
L’unica aspirazione legittima é la salvezza.
Gionata
Avrai sempre la mia totale fiducia,
finché saprai rispettarla.
Gionata
Il luogo comune vuole che
ad ogni iniziativa presa dal maschio,
la donna in genere debba interpretarla con diffidenza.
Gionata
Nessuno
alla fine
può nuocermi
se non stando alle mie spalle.
Gionata
Il fascino della vita é che
per quanto io possa crederti
non ne sarò mai certo
fino alla fine di tutto.
Gionata
Il tuo sentimento andrà sprecato
fin tanto t’aspetterai
un totale corrispondenza.
Gionata
Se ci sarà qualcun’altro a salvarti
sarai persona fortunata
ma non sarà la tua vittora
la tua crescita
il tuo successo.
Gionata
Un cambiamento avverrà
comunque
se lo vorrai.
Gionata
Niente é solo
come lo é per noi stessi.
Gionata
Che tu pensi di farcela
o di non farcela
hai ragione.
Gionata
Sarei mediocre
se mi aspettassi dagli altri
cose ordinarie.
Sarei ordinario
se fossi
come molti desiderano essere.
Non saresti nella mia testa
se ti fossi
fermata lì dove
la convenzionalità ed i pregiudizi
fermano molte altre persone
Per tutto questo
troverei sciocco
limitarmi con te.
Chiunque tu sia.
Gionata
Soltanto dopo
la perdita dell’”equilibrio”
si crea lo stato
di apparente disarmonia
dal quale derivano le risposte
che portano ad un equilibro
consolidato.
Gionata
Le nostre aspettative
non sono fatte
per fermentare durante una contemplazione
ma per trovare risposta…
Per tutto questo
penso che continuerò a darti
quello che ti ho sempre dato
approfittando della prima occasione
per creare un “impatto” diretto.
Gionata
Il fascino e la bellezza
di potersi trovare
come ci si é sempre desiderati
é la cosa più bella.
alla quale non voglio rinunciare.
Gionata
La voglia di te sta crescendo.
E sento che
prima o poi ne diverrò succube.
Il desiderio più grande
é di assecondare
questo dolce tormento
che trova tregua
nel timore di perdere
ciò che non sarà mai
una certezza.
Gionata
NASCE TUTTO DA UN ISPIRAZIONE, DA UN SUSSULTO CREATIVO.
NASCE TUTTO DA UN IMPULSO NATURALE, DA UN DISORDINE, DAL DISAGIO DOVUTO AL NON POTER CONTENERE QUELLO CHE E’ NATO E CHE già VUOLE ESSERE AL DI FUORI DI NOI, QUANTO LO ERA DENTRO.
Gionata
Ciò che é al di fuori di te
é
indipendentemente dal fatto che tu ci sia o meno.
“Accontentarsi”
E cosa fa della vita
una sfida
se ti accontenti.
Gionata
Ho sempre guardato al tuo corpo come al più bello, al più perfetto ed ho abbracciato il tuo cuore fragile ed ingenuo con le mie mani calde e piene dello stesso amore di cui andavo in cerca. Ma che non ho trovato.
Gionata
Non sono sicuro possa esser tu la guarigione alla stessa ferita che hai aperto e non sono sicuro che tu riesca mai a capire chi sono veramente. Quali sono le mie speranze, quali i miei sogni e come essi torturano la mia ragione minuto dopo minuto.
Gionata
Io inseguirò il niente. Perché esso é tutto ciò che ho di certo dentro di me.
Gionata
“E’difficile capire d’essere il carnefice e la cura dei tuoi mali, ma lo é ancor di più scoprire d’essere il carnefice e la cura dei miei.”
Gionata
Ho sempre temuto di compiere la scelta sbagliata
nell’unico vero momento
della mia vita
in cui mi fosse concesso di scegliere.
Gionata
Ci sono paure dalle quali desidero allontanarmi.
Per lasciarmi alle spalle la persona fragile che ero.
Per divenire la persona felice che sarò.
Gionata
Vorrei morire al tramonto
e rinascere all’alba.
Perché è la notte
che rende il mio cuore inquieto
e vittima dell’abbandono
che
talvolta
il sole riesce a sciogliere.
SMS post ore 19:32
Gionata
Scriverti è uno fra i tanti mezzi comunicativi che ho
per rendere concrete le emozioni che ho dentro,
per dare fisicità e corpo
a sensazioni altrimenti eteree,
come l’abbraccio rende tangibile l’affetto,
il bacio l’attrazione
ed una carezza
la cura che si presta per una persona amata.
Gionata
Le persone hanno bisogno di argomenti grandi, forti abbastanza da farli desistere al pensiero di concederseli,
lasciandoli fermi a sognare,
circondati dai doveri e dalle responsabilità.
Gionata
Una volta compreso che ci si può fidare di qualcuno al punto da sentirsi liberi di vivere, una volta compreso che la felicità dipendesse dalla certezza di non essere soli, ho desiderato trasportare questa consapevolezza nel profilo di qualcun altro. Nella vita di qualcuno che avesse bisogno di me, che desiderasse le stesse attenzioni che ho desiderato io da Glauco; che desiderasse da me l’affetto che ho sempre sospirato in lui e che sognasse la mia complementarità carnale e passionale che io non ho mai potuto ritrovare in un amico dello stesso sesso. Per questo la figura femminile, più di quella maschile è destinata a completarmi. Perché nell’insieme delle complementarità e della pienezza si include anche la parte fisica e sessuale che tra due uomini (salvo che nell’omosessualità) non può esserci. Glauco mi ha insegnato a credere che una figura salvifica, più delle altre, può esistere. Ma non mi ha potuto insegnare tutto quello che ho appreso dal cosmo femminile in tutti questi anni. Non mi ha mai potuto insegnare il sapore della tua pelle, il calore delle tue labbra o il siero della tua saliva fresca. Non mi ha mai potuto insegnare il gusto del tuo sesso e i sospiri con cui ti contorci languida vinta dalle mie dita, dentro di te. Non mi ha mai insegnato il desiderio né tanto meno la fantasia con cui proietto ogni tua movenza dentro alla mia fantasia, dando origine a sogni ancora irrealizzabili. Questo è uno dei tanti motivi per cui penso tu abbia regione a pensare che ti guardo in un certo modo solo di notte. Questa è la stessa ragione per cui ho il timore che dentro ai miei occhi spesso emerga solo una parte di quello di cui sono in cerca. E non mi è possibile guardarti diversamente in quei minuti silenziosi. Non mi è possibile guardarti in modo meno limpido, meno autentico. Falso e montato, distaccato e indifferente come quando siamo assieme agli altri, durante il giorno.
Gionata
Non era colpa di nessuno. Né di mio padre se non ha mai saputo compiere le scelte e le rinunce migliori per incarnare per primo il ruolo che si è aggiudicato un amico, 15 anni dopo di lui; non è colpa di mia madre se non hai mai avuto le capacità e l’estro di credere in qualcosa meno convenzionale e logico della sua vita piatta rendendomi suo antagonista da sempre; non è colpa di Elisa o di Carlotta o di qualunque altra donna entri nella mia vita, importante o meno che sia. Non è colpa di nessuno se riesco a liberare me stesso solo con l’unica persona di cui io mi sia mai innamorato davvero, per il quale io provi veramente amore. Amore fraterno, paterno, materno, di uomo, di donna, di figlio, di fratello.
Gionata
Adoro i tuoi silenzi, come adoro tutto il resto di te. Poco importa se non mi sentirò mai abbastanza libero di abbandonare il mio cuore. Poco importa se non ne avrò mai il coraggio. E’ che sono abituato così, ed alla fine comincio a credere che sia l’unica condizione grazie alla quale io riesca ad amare tutto e tutti indistintamente, senza perdermi mai dentro a nessun’altra verità, a nessun’altra salvezza che non sia la mia. Mi spiace non poter sembrare mai abbastanza coerente, abbastanza devoto o costante nel modo di dimostrare quello che ho dentro; mai abbastanza convincente o sicuro del modo che ho di vivere le persone.
Gionata
Così adesso sono serio, molto serio, sicuramente malinconico, emozionato. Impossibile non esserlo quando ci sei tu che respiri nella stessa stanza in cui mi trovo; difficile non esserlo quando la musica che mi rende fragile attraversa anche le tue percezioni avvicinandoti di più alle mie fragilità. Stupido non ammetterlo quando i nostri silenzi sono più intensi di qualunque altra parola mai detta o scritta fino ad ora, in questa stanza di questo luogo lontano dalla realtà che ci ha fatto incontrare.
Gionata
So solo che ti desidero, come non ho mai potuto desiderare l’unico migliore amico che io abbia mai avuto. So solo che oltre a tutto quello che ho sempre ricevuto da lui, ci sei tu ed il modo in cui il mio corpo si accende quando si profuma del tuo odore. E a me basta, per sapere che sei la mia passione. Forse quella che non conquisterò mai o quella ennesima dalla quale fuggirò per rifugiarmi nella ormai consolidata amicizia e nell’incompleta pienezza di un amico dal quale invece, non riesco più a fuggire. Ti voglio bene, e di questo sono certo.
Gionata
Dovresti avere paura di me, paura del modo in cui ti desidero, perché è incontrollabile perfino a me stesso. Dovresti avere timore del modo in cui conservo il profumo della tue mani al mattino, o dei tuoi capelli di notte, prima di addormentarmi. Dovresti avere timore di cosa porto dentro al mio cuore ogni qual volta ti osservo, eppure non ne hai. Non so cosa voglio da te, se il tuo o il mio bene. Lo sapevo fino a ieri notte, prima che tu mi facessi notare che con te, a momenti alterni, sono diverso a seconda dell’occasione. E adesso ho paura di illuderti.
Gionata
Non c’é motivo ch’io torni
se non posso passare il mio tempo
vicino alle persone ed alle cose che mi rendono felice.
E tu sei una di quelle.
Regalami un viaggio.
Gionata
Ho desiderato quel nostro bacio, nel letto.
E l’ho cercato
anche quella notte in auto.
Non volevo metterti in difficoltà davanti casa tua.
Ti penso ancora.
gionata.
Gionata
Allora niente aveva senso.
Le verità, i baci, le foto.
Inutile costruire ciò che non può esistere.
Anche se mi spiace.
Pensavo fossi diversa.
Pensavo fossi uguale a me.
Gionata
Non si é straordinari
per essere come molti.
Gionata
Desidero diventare, per me, il traguardo di una vita.
Desidero perdere, lungo i miei passi, le incertezze di un’infanzia tormentata.
Desidero accattivare i miei sensi,
dentro l’abbraccio di madre che ogni donna saprò concedermi.
Desidero vincere il timore di non restare nessuno.
Desidero innalzarmi fin dove potrò guardarmi attorno e vedere quei pochi
che come me
hanno creduto nei loro sogni.
Gionata
Fata mia.
Sei libera adesso,
perché hai la verità che ti conferma
che non hai mai sbagliato.
E puoi scegliere
se odiare e dimenticarmi
o se
compatire e perdonarmi.
Gionata
Qualunque sia il senso
d’ogni cosa detta
e fatta
qualunque sia il peso
d’ogni cosa creduta e difesa
qualunque sia il fine
d’ogni cosa attesa e sognata
sia ogni cosa giusta per colui che l’esaudisce
che ne gioisce
o che
semplicmente
per l’amore riposto in ciò che ha dentro
perisce.
Gionata
22:03 – 06/01/2002
Smetti di pensare a cosa scrivere
e scrivi.
Gionata
00:00 – 24/05/2002
Vivrai un tempo
che sarà tuo soltanto e che
non ti concederà repliche.
Vivilo dunque.
Con passione.
Con desiderio
o con sentimento.
Perché soltanto così
potrai salvarti.
Gionata
Queste pagine hanno righe, coordinate e punti di riferimento. Queste pagine hanno anche una data, un luogo e un’ora.
Poi hanno anche una realtà da raccontarti, fatta di parole, lettere, segni. Ma questa é un’altra storia.
Ho messo tanta di quella energia preparando ogni singolo foglio affinché potesse racchiudere una parte di me di quella storia, ed ho sviluppato un criterio così parsimonioso nel tentativo di raccontare questa storia ordinandola secondo certi margini, che a lavoro ultimato non ho saputo disfarmi di tutto quel minuzioso operato che sta alla base di quanto ho realizzato per te.
Ma sono solo linee, in fondo, o punti di riferimento e coordinate. Per giunta disegnate a matita.
Sarei felice ti sentissi libera di cancellarle e dare ai fogli l’aspetto che desideri, oppure di non considerarle minimamente, facendo di loro una parte basilare ed irrinunciabile di quanto ho realizzato per te.
L’idea poi, di farti avere il tutto in lettere separate, mi é sembrata semplicemente una cosa carina.
Una di quelle che avrei gradito se avessi ricevuto da te queste stesse pagine in queste stesse lettere.
Una cosa, insomma,particolare. Che ti darà la possibilità di assaporare quanto ho scritto, in più modi e più volte.
Gionata
07/01/2002
Immagina una busta di plastica piena d’acuqa, con all’estremità inferiore un foro dal quale, anche se lentamente, perde tutto quello che contiene.
Immagina un soffio d’alito su di un vetro sopra al quale sono tracciate parole disordinate di vera importanza, ma che lentamente svaniscono.
Immagina un fiore coltivato, colmo dell’attenzione che il suo coltivatore gli ha dedicato ed immagina che possa mancargli l’acqua.
Adesso immagina la vita ed ogni sua realtà e fammi i tuoi esempi.
Gionata
06/01/2002
Avere la pretesa di conoscere ogni cosa, ogni persona e circostanza, non é altro che una pretesa.
Destinata a rimanere tale.
Gionata
20/01/2002
Come la pietra nasconde la scultura che solo il miglior scultore può svelare, anche la carta nasconde l’opera che soltanto il miglior scrittore é in grado di rilevare dandole così rilievo corretto affinchè diventi lettera, romanzo o saggio che sia.
Gionata
22/01/2002
La persona più ottusa é quella che pensa di farsi comprendere senza spiegarsi, pretendendo che giustifichi i tuoi stupidi dubbi con dele ponderate spiegazioni.
Ma negli occhi di certe persone puoi trovar più comprensione di quante cose lei stessa riesca a spiegarti.
Gionata
E’ da ieri che accumulo l’ansia del mio errore.
Strappata dal corpo, la mia testa vaga in cerca dell’unica cura capace di riconciliarmi a me stesso.
Eppure su questo letto sono solo.
Con il bisogno di farmi amare.
Denise
Penso d’aver capito più cose dai miei errori, che non dai miei successi. Per questo , adesso, conosco il tuo ruolo nella mia vita.
Sperando che dal mio errore tu possa riconfermarti all’altezza della stima che provo per te e dell’affetto che ti rende la più speciale fra le amiche.Mi mancheranno i nostri baci.