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Conversione a cerchi tubeless, come, dove e perché…

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Poche ore dopo aver pubblicato le prime foto dei miei cerchi a camera d’aria convertiti a tubeless, ho ricevuto decine di mail con domande di ogni tipo: “posso farlo anche sulla mia moto?”, “perché farlo?”, “dove?”, “quanto costa?”, “vantaggi e svantaggi?”, “ma la camera d’aria ci va lo stesso?”.

Bene! Con questo post pre-recensione, sono certo di poter fare chiarimento sulla questione tecnica detta “conversione a cerchi tubeless” e soddisfare ogni vostra curiosità e perplessità al riguardo.

L’idea di sottoporre la mia Transalp 600 da viaggio a questo intervento radicale girava nella mia testa da diversi anni (e km) tant’è vero che ne ho parlato anche nel mio libro, del quale vi posto un estratto per darvi una prima rimescolata.

Il tarlo mi è entrato nel cervello dopo aver guidato moto con cerchi tubeless e averne riparato più volte le forature. La leggenda metropolitana secondo la quale “non puoi fare fuoristrada con i cerchi tubeless” è stata spazzata via dalla mia mente quando mi sono avventurato con una BMW R1200GS a pieno carico sulle pietraie boliviane e gli sterrati patagonici, per cui a questo punto rimaneva solo un elemento da chiarire affinché questa conversione fosse possibile: dove la faccio, come la faccio e quanto costa.

Con l’esperienza ho poi appreso che il vantaggio del cerchio tubeless non è solo pratico all’atto della riparazione foratura (che ha una rapporto di 1:10 se comparato con un cerchio a camera d’aria), ma anche più sicuro per il pilota in caso di foratura e meno dispendioso in termini di consumo pneumatici.

Ma veniamo alla rimescolata…

ESTRATTO DAL MANUALE DEL MOTOVIAGGIATORE

Tubeless vs camera d’aria (pag. 94-96)

“La tendenza a montare gli pneumatici tubeless sulle moto da viaggio è nata con le Honda XLM degli anni Ottanta ed è proseguita fino a oggi, tant’è che i tubeless sono adottati anche sulle attuali BMW R 1200 GS. A differenza di uno pneumatico con camera d’aria, il tubeless si surriscalda molto meno è ciò influisce positivamente sul consumo delle gomme, aumentandone la durata. Inoltre, mentre una camera d’aria bucata si sgonfia nel giro di pochissimo tempo, in caso di foratura il tubeless perde pressione progressivamente (a meno che non sia completamente squarciato da una pietra!) e rimane all’interno del proprio cerchio.

Il vantaggio più grande è però in fase di riparazione. Una camera d’aria bucata implica una lunga sosta: dobbiamo smontare la ruota dalla moto, togliere il copertone dal cerchio, estrarre la camera d’aria, ripararla con una pezza (o sostituirla se eccessivamente tagliata) e poi ripetere tutte le operazioni di montaggio. L’operazione può richiedere anche un paio d’ore, e se ti trovi sotto il solleone di mezzogiorno o nel mezzo di un acquazzone, non è la più piacevole delle esperienze. Inoltre, una volta riparata la camera d’aria, nel momento in cui la si riposiziona all’interno del cerchio e sotto il suo copertone, bisogna stare attenti a non pizzicarla, altrimenti si rischia di bucarla nuovamente, e di dover ripetere tutta la procedura, il che può essere molto frustrante.

Inoltre, utilizzando la camera d’aria nel fuoristrada, poiché la pressione delle gomme andrà abbassata, c’è il rischio che la camera si muova all’interno del copertone e che, a seguito del suo scivolamento e sfregamento, si laceri in prossimità del punto di saldatura della valvola. La soluzione può essere quella di adottare delle camere d’aria rinforzate, specifiche per l’off-road, di montare un ferma copertoni e di allentare il dado della valvola, per permetterne l’inclinazione in caso di slittamento della camera d’aria.

Il tubeless, al contrario, si ripara in una manciata di minuti grazie a un apposito kit di riparazione che comprende un accessorio per levigare la gomma in prossimità del buco e un vermicello (detto anche funghetto) da infilare all’interno della foratura, finché non si sarà espanso e seccato, fungendo da tappo.

Qualora la foratura del tubeless sia un vero e proprio squarcio irreparabile con l’ausilio del solo funghetto, è possibile montare provvisoriamente all’interno del tubeless una camera d’aria.

C’è chi sostiene che i tubeless siano più soggetti alla perdita di pressione, ma personalmente non ho mai riscontrato questo problema, se non sulla BMW F 700 GS di cui abbiamo parlato poco sopra.

gionata-nencini-partireper-honda-transalp-manuale-del-motoviaggiatore-conversione-raggi-a-camera-aria-tubeless-bartubeless-anodizato-oro-africa-twin-1Se puoi scegliere, orientati verso la soluzione tubeless. Se invece la tua moto è già predisposta con i cerchi per camera d’aria, organizzati con l’apposito kit ed esercitati a casa. Potresti anche optare per la conversione a cerchi tubeless, ma si tratta di una spesa abbastanza onerosa.

Una terza opzione è quella di utilizzare una mousse, un salsicciotto di poliuretano espanso che viene posizionato all’interno del copertone al posto della camera d’aria e che offre una consistenza spugnosa tale da sopportare il peso della moto e da riprodurre una pressione simile a quella del gonfiaggio. È una soluzione impiegata dai professionisti della Dakar, molto valida sui percorsi sabbiosi o sterrati, ma non così idonea per chi affronta anche tratti asfaltati, dove sono richieste atmosfere maggiori. Aggiungendo il fatto che le mousse sono molto costose, che durano poco e che mal sopportano i climi caldi, le scarterei a priori.”

Vantaggi e Svantaggi

Come hai letto sopra, il cerchio tubeless ti permette di riparare una foratura in pochi minuti. Se il foro è del diametro previsto dallo spessore dei funghetti (o vermicelli) del tuo kit, ti bastano 10 minuti. Rendi il foro omogeneo con il primo accessorio a forma di lima, applichi il silicone sul secondo accessorio e sul vermicello, lo applichi, tagli via il materiale in esubero, attendi qualche minuto, gonfi e riparti. Tempo medio previsto: 20 minuti!

Con la camera d’aria (vedi foto) devi comunque smontare la ruota, stallonare lo pneumatico, estrarre la camera d’aria, applicare la toppa, inserire la camera d’aria, rimontare lo pneumatico stando attento a non pizzicare la camera d’aria, gonfiare il tutto, rimontare la ruota e sperare che sia tutto ok. Se sei in viaggio, sotto il sole o sotto la pioggia o vittima del peggior vento o peggio il tutto accade di notte, l’unica cosa che vuoi è metterci il minor tempo possibile e questo gioca a favore del cerchio tubeless. Tempo medio previsto: 2 ore!

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Se lo pneumatico ha un foro troppo grande per il kit di riparazione tubeless, puoi sempre montare una camera d’aria che hai di scorta (i tempi si allungano ma almeno non rimane fermo dove sei). Se invece lo pneumatico è squarciato come nella foto (casistica piuttosto rara) allora devi improvvisare, sia che tu abbia una tubeless o una camera d’aria. L’unica cosa che puoi fare è interporre degli stracci fra la camera d’aria e lo pneumatico e cercare di raggiungere il primo riparatore a una velocità ridottissima.

Inutile dire che le bombolette spray per camera d’aria o tubeless hanno lo svantaggio dell’ingombro, della scadenza che si accelera a causa delle elevate temperature a cui sono sottoposte se portate nelle borse laterali e dalle vibrazioni ricevute.

Se vuoi dare uno sguardo a cosa portavo con me in viaggio per la riparazione delle forature con camere d’aria e cosa porterò in futuro adesso che monto i cerchi tubeless, puoi consultare questa pagina.

Posso fare anch’io la conversione a cerchi tubeless?

La conversione da camera d’aria a tubeless avviene lavorando sui mozzi originali della tua moto. Essi vengono inviati per corriere, smontati in ogni loro parte e rimontati con dei cerchi adatti al tuo mozzo. I cerchi possono essere personalizzati (colore e spessore) e grazie alla presenza del mozzo originale, i dischi freni e la staffa di fissaggio su forcelle e forcellone saranno compatibili al 100%. I tempi di attesa sono superiori alle 2 settimane!

Perché fare la conversione a cerchi tubeless ?

Perché, come spiegato sopra, questo facilita le riparazioni delle forature, riduce il consumo di pneumatici e rende più sicura la guida in caso di foratura ad alte velocità. Ho un amico argentino che su Transalp ha realizzato un viaggio transamericano e in Brasile ha forato la ruota anteriore a 80 km/h, la moto è diventata improvvisamente instabile e la conseguenza è stato quello che vedete nel suo video.

Dove fare la conversione a cerchi tubeless?

Ci sono decine di aziende che realizzano questa conversione. Nel mio caso mi sono affidato ai ragazzi della Bartubeless Italia con sede a Pavia. Avevo saputo di loro grazie al mio amico Luca che corre in un tema KTM e aveva gareggiato con i loro cerchi. Al momento sto realizzando i test pre partenza (a Maggio affronterò con questi cerchi 50.000 km in 23 paesi) e al mio ritorno scriverò una recensione esaustiva di come si sono comportati. Al momento posso solo notare il perfetto bilanciamento del cerchio e la loro leggerezza in comparazione ai cerchi originali (che mi sono stati restituiti dopo i lavori).

Quanto costa fare la conversione a cerchi tubeless?

Ogni lavoro è diverso e di conseguenza ogni costo sarà diverso, anche perchè è prevista la possibilità di personalizzare tipologia cerchi, colore, spessore raggi e questo incide in maniera diversa per ogni set di cerchi convertiti. Per questo motivo vi invito a prendere contatto diretto con i ragazzi di Bartubeless Italia e sottoporre loro la vostra richiesta.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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