La neve soprassiede nel suo compatto silenzio,
vulnerabile,
fragile,
leggera,
modellando i profili paesaggistici con soffice e rispettosa possenza,
eppur é vinta,
con rapida caduicità,
se attraversata,
lasciando orme che sono come ferite.
Io non voglio lasciarmi calpestare in silelzio dal sistema,
voglio essere padrone di me stesso.
Se potrai mai fidarti di una sola sensazione,
di quello che voglio trasmetterti,
fidati di me.
Fuori nessuno ci chiama.
Siamo noi che dobbiamo andarcene
e facciamolo adesso.
.Gionata.
Deletereo
07
Gen
Grande poeta!!!
pesissima questa poesia….