L’Abbraccio di Davide
Ciao Gionata
Innanzitutto permettimi di unirmi alla folta schiera di ammiratori. Guardare i tuoi viaggi fa venire le farfalle allo stomaco.
Anch’io sto per partire per un viaggio, molto meno avventuroso dei tuoi ma va bene così.
Ti chiedo, se non ti è difficile e d’intralcio di darmi delucidazioni sulla scelta di una polizza medica.
Più che sul nome (ma accetto volentieri i suggerimenti di un esperto), come ti regoli? Prima di partire ti sei sempre preoccupato di averne una? Anche all’inizio?
Ho visto che ci sono dei costi non indifferenti, anzi piuttosto alti e onestamente non navigo nell’oro; è automatico chiedermi dove potrei andare a parare.
Ti ringrazio per la tua attenzione e mi congedo con un altro grazie per la favola che ci racconti coi tuoi viaggi e… in bocca al lupo!
Ciao
Davide
Ciao Davide, ti rispondo qui:
quando sono partito, a 20 anni, non avevo con me nemmeno l’assicurazione medica. Forse, testardamente, confidavo nella buona sorte e nel fatto che mi sarebbe sempre andata bene. Sono stato fortunato. Poi con gli anni i rischi erano sempre più evidenti e l’esposizione alle condizioni climatiche, i virus, le malattie e quant’altro ha fatto matuarre alla mia famiglia una buona scusa per trasformare l’assicurazione sanitaria in un regalo di compleanno.
Così mio padre contratto per 700 euro l’anno una polizza internazionale che coprisse il mio ricovero in caso di malore o malattia e, in caso grave, pagasse il mio rimpatrio a casa.
Fortunatamente non ne ho mai avuto bisogno, nemmeno in Bolivia dove, dopo l’incidente, l’assicurazione medica dell’orfanotrofio mi ha fatto ospitalizzare e le spese extra le ho pagate di tasca mia.
Ma fosse accaduto in Cile o chissà dove, la salute privata mi avrebbe tagliato le gambe e, in caso di malattia o incidente grave, se non rimpatriato subito avrei potuto rischiare molto.
Un buon esempio è quello di Italo Barazzuti ed il suo incidente.
Quindi alla fine sai quanto spendevo ed anche gli anni per cui non sono stato coperto. Dipende da te la scelta, ma detto fra noi due, le assicurazioni sono tutte un gran magna magna!
quanto ha speso italo?
non saprei dire quanto ha speso ma so che la sanità U.S.A. gli ha presentato un conto salatissimo!!! se non ricordo male intorno ai 130 mila dollari…
o la madonna cosa si è fatto per dio
ohhhhh!!!!!
ha avuto un brutto incidente in Alaska a seguito del quale è stato necessario il trasporto in elicottero (che da solo è costato intorno ai 50mila $) e poi interventi e una lunga degenza… ma negli States è risaputo che ci sono due cose che possono ridurre sul lastrico una famiglia: le cure mediche e le spese legali.
Personalmente ho un’assicurazione che al costo di 160euro/anno mi copre in caso di incidente per spese fino a 200mila $ in tutto il mondo e spese mediche illimitate in USA e Canada, comprese rimpatrio; poi ne ho una per la moto, compreso il recupero e il rimpatrio in caso di guasti, incidenti, furto (il problema all’estero non deve essere sottovalutato: in molti paesi, entrare in moto e doverne uscirne senza può diventare un grosso problema) e, infine, ne faccio una qualche giorno prima di partire, per la durata del viaggio (di solito 30 gg.) con estensione delle garanzie al costo di 30€… la mia sicurezza e la serenità della mia famiglia non hanno prezzo… comunque la scelta è vasta, sia come compagnie, che come costi, sia come opzioni da scegliere
adesso non sò che traumi ha avuto se oltre ossei anche alla testa, ma se alla testa non ha avuto nulla perchè lui o la sua famiglia non hanno chiesto il rimpatrio
se prorpio ti interessa, cercando in rete, troverai numerosi resoconti dell’incidente occorso a @[1529559052:2048:Italo] e di quelle che sono state le conseguenze, così ti puoi fare un’idea della portata delle lesioni ma credo che l’argomento in questione sia l’assicurazione e, al riguardo, credo di averti dato un buon punto di partenza…
ottima risposta leonardo, gracias.
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