Inanzitutto complimenti per le tue imprese, ho visitato il tuo sito e sono rimasto estasiato dalla quantità di km percorsi e la quantità di posti diversi da te visitati.
Sono anche io un motociclista e un viaggiatore e ti scrivo perché sono in procinto di affrontare un viaggio per l’europa, non lungo come uno dei tuoi, ma comunque abbastanza impegnativo, di cui ti allego una cartina.
Il percorso è di circa 3500 km , è il viaggio più lungo per me sino ad ora, per cui sto chiedendo informazioni per poter partire al meglio.
Ho letto sul tuo sito che hai una serie di sponsor a tua disposizione che ti forniscono attrezzatura da provare lungo i viaggi e a proposito di questo volevo chiederti in che modo hai contattato gli uffici stampa o marketing, quale è il miglior modo per presentare il proprio progetto e che cosa poter chiedere rimanendo nell’ambito del possibile, sono novizio da questo punto di vista !
Volevo chiederti inoltre se le foto e i video che realizzi ti sono mai stati chiesti , o se hanno qualche possibilità commerciale : ho la possibilità di filmare il viaggio con una telecamera portatile che si può attaccare anche con delle ventose alla moto e mi chiedevo se la realizazione di un video diario potrebbe interessare a qualcuno , non so un giornale tipo riders o qualcosa di simile, per cercare magari di rientrare un po’ con i costi.
Ultima domanda, e scusa per la lunghezza ma sono davvero eccitato all’idea di partire, l’attrezzatura . Hai una lista delle cose che ti porti dietro durante i percorsi ? Un minimo di esperienza come detto la ho già, per cui set attrezzi , bomboletta e ripara gomme e altri generi di prima necessità li ho già con me, ma non vorrei farmi mai trovare impreparato.
Grazie per l’attenzione e per la passione che ci metti , davvero visibile, le tue risposte mi saranno di enorme aiuto.
Ciao Edoardo ed innanzi tutto grazie per la mail,
si nota l’entusiasmo con cui stai progettando il tutto e lo stai contagiando anche a noi.
Sarò onesto con te in merito alle domande che mi hai fatto.
All’inizio sentivo che non volevo impelagarmi con promesse vuote, firme, contratti, condizioni, limitazioni per cui ho solo mandato mail agli indirizzi dei marchi speigando che sarei partito per un lungo viaggio e che se erano interesasti potevano fornire del materiale.
Le risposte sono state poche ed i “si” sono stati ancora meno.
Però qualcuno che ha creduto in me c’è stato.
E’ arrivato solo dopo, al secondo anno consecutivo di viaggio e un blog pubblico ed aggiornato, che sono stati i marchi a contattarmi e lì ero io che dicevo si ad alcuni e no ad altri.
Ho scritto anche a Francesco Ristori, un lettore che come te mi ha seguito per poi partire per il proprio viaggio ed ha anche lui ricevuto l’interesse di marchi.
Vediamo se anche lui ha qualche spunto da darti e da lasciare pubblico qui per i prossimi che verranno con domande simili.
A livello di foto e video si, sono sempre interessanti, però la maggior parte dei media cercherà di prendersele gratuitamente giustificando che in cambio ti danno visibilità. Può andare più o meno bene, ma ci sono sono stato magazine seri come In Moto e Honda Mag che hanno paato per quello che hanno rivenduto per cui si, approfitta per raccogliere materiale e abituati a raccontare le foto e video che fai.
La lista delle cose che mi porto dietro si ce l’ho, è pubblica e gratuita:
https://www.partireper.it/2008/10/06/equipaggiamento-foto-video-e-dati/
https://www.partireper.it/2008/08/25/equipaggiamento-moto-e-motociclista/
https://www.partireper.it/2008/09/07/bagaglio-moto-e-motociclista/
Un abbraccio
Ciao Edoardo, eccomi qua…per dare anche io un piccolo contributo.
Io conobbi Gionata subito dopo che la sua stessa idea, a grandi linee, cominciò a frullarmi in testa, e rimasi profondamente colpito dalla sua organizzazione.
Sulle sue orme, mi sono creato un “brand”, che per me significa: logo, blog, linea di pensiero etc.
Tutto ciò può essere sfruttato a proprio pro quando si deve raccontarsi ad un ufficio stampa, il mio “brand” fa parte della mia strategia di marketing.
Per me gli incontri più fruttuosi, dato il tempo che avevo a disposizione, furono al salone di Milano (EICMA), dove potei contattare personalmente e distribuire fisicamente brochures, oltre a raccontarmi in poche parole.
Anche io come Gionata non ottenni molti consensi, ma strappai già 3 promesse di supporto, la cosa si fece quindi per me eccitante e continuai da casa a spedire “curriculum”, arrivando così ad essere coperto circa al 70% per ciò che riguardava la parte dell’equipaggiamento tecnico.
Non sono riuscito a trovare sponsor finanziari, non ne ho avuto neanche tempo, di questi tempi però non è semplice.
Veniamo alla seconda parte: non puoi permetterti di chiedere niente, dato che lo sponsor non sa realmente cosa puoi offrire, a meno che non tu sia un viaggiatore “professionista” e tu possa dimostrare ciò che dici; tu semplicemente illustri i tuoi propositi, come se fossi ad un colloquio di lavoro, se loro ti “assumono” le cose si sistemano da sé.
Presentare un viaggio come un’itinerario e basta è poco allettante, a meno che non sia un giro del mondo, devi inventarti qualcosa di più, comincia a partire dal nome: dai un nome, una tematica al tuo viaggio.
Poi inserisci cose interessanti in mezzo, se riesci infilaci incontri con persone interessanti, passaggi di spessore.
Non penso ci sia bisogno di aggiungere che il requisito fondamentale è di essere un discreto fotografo ed un buon narratore, oltre che imbonitore, trascinatore: devi saper tirare su di té una certa attenzione.
Cosa mi ha spinto a trovare sponsor?
Per me è stata una grande sfida, è stato come cercare lavoro con tante ditte in un settore che mi appassiona, ed il lavoro che svolgo per loro è entusiasmante, con la ditta di abbigliamento moto stiamo sviluppando assieme la linea tecnica ad esempio.
Bisogna solo capire quando è ora di tirare una riga, non ci si può impegnare con troppe persone, si rischia di non poter svolgere il proprio lavoro o di coprirsi fino al collo di cose da fare che non fanno godere poi il viaggio.
Tutti questi contatti sono utili anche per un futuro, mai dire mai…c’è da tenerseli stretti, fanno curriculum.
Alla fine, come dice Gio’, era lui che sceglieva a quale supporter affidarsi, declinando offerte in surplus, questo ti fa capire come la sua forza di volontà è stata in grado di farlo avanzare a passi da gigante.
Spero di esserti stato utile, a presto.
Francesco
Standing ovation per Francesco! Io la tua maglietta ce l’ho, te la mia che ce l’hai?
Ahaha! No un ce l’ho, un tu me la regalasti quella volta!!! 😀
Voglio vedere la foto con la mia maglietta sennò un ci credo!!
la tua maglietta l’ho usata tutti i giorni e notte da quando me l’hai data e adesso praticamente è una fascia che uso quando gioco a tennis
sennò la foto te la mandavo
Ahahahaha grande!…ora giochi anche a tennis?!???