L’abbraccio di Giuseppe
Ciao Gionata, sono Giuseppe, un ragazzo catanese di diciannove anni. Ti scrivo, a dire il vero, non so perché.
Probabilmente lo faccio perché ci tengo particolarmente a manifestare la profonda stima, la smisurata ammirazione e una sorta di affetto nei confronti del ragazzo fiorentino partito nel 2005 per girare il mondo, della sua vecchia Transalp e del suo straordinario viaggio.
Ho conosciuto la tua storia più o meno nel mese di maggio di quest’anno grazie ad un amico che mi ha mostrato il video-saluto di Partireper; quello era il periodo in cui si avvicinavano gli esami di stato e in cui la mia naturale vocazione al viaggio e all’avventura mi teneva sveglio la notte e mi impediva di concentrarmi a dovere nello studio.
E in questo contesto di “panico” ed eccitazione misti a notti insonni il tuo video ha rappresentato una sorta di portale verso i miei più intimi desideri, una risposta a quella che era, ed è tuttora, la mia ricerca di quella che mi piace definire armonia.
Perché anche io come te sogno di raccogliere tutto ciò che il mondo ha da offrire, entrare in contatto con altri popoli e, come te, capire “cosa ci rende umanamente simili e culturalmente diversi”.
Da tempo avevo notato che i momenti più belli della mia vita li ho vissuti in viaggio, spesso con lo sguardo perso fra i paesaggi che scorrevano fuori da un finestrino, eppure non avevo capito che viaggiare è ciò che più desidero finché non ho visto il tuo video, finché tu con la tua esperienza non mi hai mostrato che è possibile farlo, che, nonostante i rischi e le difficoltà, è estremamente appagante; fin quando non ho compreso, grazie a te, che bisogna partire non per arrivare, ma per viaggiare.
Partireper mi ha caricato di una nuova energia ed è grazie ai suoi continui “soffi” che sono riuscito a ravvivare la fiammella sopita del mio spirito avventuriero;
purtroppo però, sia perché la mia età ancora non lo permette, sia per vari motivi familiari, non posso mettermi in sella ad una moto e partire, dovrò aspettare altri 4-5 anni per quello.
Nel frattempo, ho in mente di viaggiare per un paio di mesi questa estate alla scoperta dell’Italia con 2 amici a bordo di un kangoo; non è la stessa cosa, me ne rendo conto, ma tu lo sai, anche il più lungo dei viaggi inizia sempre con un passo.
A questo punto, mi rendo conto che il vero motivo per cui ti sto scrivendo non è né la stima, né l’ammirazione, né l’affetto a cui accennavo prima.
Ti scrivo per gratitudine, per ringraziarti per il numero imprecisato di significati che la tua esperienza ha per me e che non riesco nemmeno a descrivere a parole.
Dunque non ti rubo altro tempo, questa lettera è già abbastanza lunga così…grazie Gionata, grazie di tutto cuore.
Ti auguro di proseguire il tuo viaggio con lo stesso spirito, con la stessa forza che ti hanno guidato fino ad oggi.
Un abbraccio, Giuseppe
Oh anch’io sono di Catania. Gionata visto? Appena torni in Italia una capatina dalle nostre parti la devi fare per forza! 😀