Quante volte ho sentito dire agli amici o agli ammiratori di questo progetto che invidiano la libertà con cui mi sono allontanato da casa lasciando tutto. Quella libertà che loro lamentano di non avere o quel tutto che loro confessano di non poter lasciare, mai. Non sono queste le influenze determinanti. Non é questa la sensibilità ed il rigore di cui parlo. Questi sono legami che non si perdono con il tempo o con la distanza. Quello che ci lega o che dovrebbe legarci non sono regole, direttive, o istituzioni, ma sentimenti, se pur egoistici ed opportunisti, solo dei sentimenti. A volte ossessivi, come quelli di una madre che pretende che il figlio segua il sentiero che lei medesima non ha potuto seguire od ultimare mai. A volte formali, come quelli di un padre che cela lo smarrimento di sapersi un estraneo, fingendo una complicità verso le iniziative che portino il figlio lontano da casa, la dove sarà più facile pensare che non é per colpa propria se a 53 anni, ancora non si conosce niente della propria creatura. Se non quello che chiunque altro sa, o saprebbe leggendo quello che ogni altro sconosciuto potrebbe sapere.
Quante volte
05
Dic