Quando non termino buona parte del lavoro che mi prefiggo di ultimare on line, prendo sonno con difficoltà e mentre mi rigiro nel letto, che diventa ogni secondo sempre più scomodo, penso penso penso.
Essenzialmente cerco di lavorare logicamente a ciò a cui non ho potuto lavorare in pratica. Idee e progetti, spunti e migliorie mi si accavallano in testa, dando un attacco creativo impellente.
Il sonno sopraggiunge spesso come qualcosa di scioccante, quando alle 10:30 mi sveglio, mi sembra di aver dormito per 20 minuti. Check out, un panino per 1 USD con un ottimo hamburger ed una cordiale serie di domande postemi da dei malesiani.
355 Km a LouangPrabang.
Se ci sto andando é perché le foto che ho pubblicato ieri sul Laos sono poche e non mi piacciono.
Di cose belle ne ho viste talmente tante da quando sono entrato, ma di foto ne ho fatte poche.
Solita fretta.
Decido quindi di seguire qualche consiglio di HuiPing and Cath secondo le quali questo paese abbia molto da vedere e sia addirittura considerato il gioiello del sud est asiatico.
La ruota posteriore é liscia come fosse una camera d’aria.
Quella davanti non aderisce sul bagnato.
Decido di fermarmi ogni 100 Km e di guidare lentamente badando a non farmi sfuggire nessun scenario.
Ieri sul sito di Tim Harvey ho visto che durante la sua spedizione, ha girato un film anche lui. Oggi giro il mio, facendo qualche ripresa della moto in corsa nel cerde smeraldo delle montagne nord Laotiane.
Rischio di cadere 3 volte e taglio la curva a diritto improbabile sono le mie due ruote.
Per fortuna nessun camion mi investe.
A 131 Km dalla mia meta sono già le 18:30, sto cenando e sta per diventare notte. Oltre tutto inizia a piovere a dirotto.
Il mio faro anabbagliante non fa. Se mi si fulmina quello abbagliante sono nella merda.
Per ovviare al buio, ai tornanti, all’asfalto scivoloso, all’usura dei miei pneumatici, mi ci vogliono 3 ore per coprire gli ultimi 100 Km.
In LoangPrabang fino a domani chiedo info riguardo il famigerato Giving Elm e le cascate a 30 minuti dal centro.
Incontro due italiani di Milano e do la buonanotte a 3 ragazzi presumibilmente inglesi a cui chiedo i prezzi delle Guest House.
Ma per risparmiare quei 6 USD mi accampo davanti al Mekhong.