NOTA: questo articolo è stato riesumato da un archivio web nel Agosto 2015 e postato rispettando la data originale in cui è stato scritto la prima volta. Testo trascritto senza alcuna correzione
Le consigliamo di contattare il Consolato italiano a Lei più vicino (veda:http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/aciWeb/it/asia/cina/recapiti.scheda) che La possa indirizzare presso un’agenzia specializzata (magari dell’Automobile Club locale)
******gia’ fatto e non sanno nient’altro che ci vuole un mese e mezzo e che costa tanto, ma non sanno dove sia il Security Vehicle Management Office ne’ tanto meno ne hanno considerato l’esistenza*************
in quanto, tra le informazioni fornite dal CAA (China Automobile Association), non è indicato alcun recapito della Security Vehicle Management Office. In base a dette informazioni, le pratiche di importazione temporanea di un veicolo, immatricolazione temporanea dello stesso e rilascio della patente temporanea, dovrebbero svolgersi alla frontiera (o porto) d’arrivo nel Paese
*****sfortunatamente NO, sono stati proprio loro i primi a togliersi il pensier affibbiandomi ad un agente che ha fatto mille chiamate senza capirci niente******
, altrimenti, di logica, verrebbe impedito l’ingresso del veicolo stesso, dovrebbe quindi essere la Dogana a indicare la procedura. Probabilmente vi sono stati dei malintesi per problemi di lingua.
****lo spero di cuore perche’ a detta dei cinesi e degli italiani qui, non ci sono soluzion per guidare in moto in Cina*******
Le facciamo presente che tra la documentazione da presentare, secondo quanto indicato dal CAA, vi è la cosiddetta “lettera d’invito” e un apposito formulario da riempire in lingua cinese, dunque Le sarà comunque necessario farsi assistere da un’agenzia specializzata.
*******qualcuno mi faccia parlare con questa AGENZIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA******