Cina: Via della SETA – Testamento
NOTA: questo articolo è stato riesumato da un archivio web nel Agosto 2015 e postato rispettando la data originale in cui è stato scritto la prima volta. Testo trascritto senza alcuna correzione
Che bello sapervi così interessati alla sorte che mi aspetta.
La mia gioia più bella é riscoprervi così interattivi con la Mailing List. Quando mi sento solo e abbandonato la scarico sul computer e se non trovo niente mi sento come un cane che vaga nel mondo…. comunque.
Visto che come dice il KK, siamo in tema, ecco la mia lettera di testamento.
Lascio
La mia automobile coreana verde pisello a mia madre.
Il mio computer overcloccato a mia sorella Sara.
La collezione di fumetti giapponesi rimasti (bragon ball, video girl ai, jojo, evangelio) a Fabio, che con il ricavato ci ricompri la merce Giapponese che non ho mai spedito (scusa se non te l’ho detto prima, ma io e Vania ci abbiamo mangiato Yakiniku per 4 mesi con quei soldi).
La mia collezione di dischi e cd e mp3 a Gabriele.Z
La mia macchina fotografica Praktica con la polvere russa tutta dentro alle fessurine inaccessibili a Emanuele.A
La mia chitarra acustica (attualmente ad istanbul da Cervus) a Gabriele.N
I miei vetiti più cool (tutti usati comprati dal cenciaiolo o regalati dalle mamme amiche di mia madre) a Glauco, così si ricorda il mio odore.
I miei libri a mia sorella Eleonora.
I pantaloni dell’Adidas a Vania. E anche i mie i due giubbotti di pelle.
Le candele e gli incensi e le creme per i massaggi a Cristina, che lì riutilizzarà.
Tutte le mie scarpe a Camilla.C, anche se puzzano e devono essere disinfestate.
La moto a mio padre, che con il casco sempre in testa e tutta la mia roba, si spacci per me e faccia il giro del mondo in moto.
La casetta sull’albero costruita abusivamente sulle montagne di Sambuca Pistoiese a Michele.
L’impianto stereo per la machina a Emiliano.
La collezione di Ciaft a Valerio, e la palla da Baseball che mi ha regalato per dormirci la notte allo scopo di elasticizzare le dita della mano per fare i lanci ad effetto.
La parrucca bionda platino da prostituta indossa durante tutte le feste di Halloween e carnevale ad Alessandro.M
La collezione di film di Jim Carrey ad Alesandro.V
Lo Scottoiler al KK e anche le camere d’aria della mia moto, che nonostante la vecchiaia ed i chilomentri, si forano molto meno di rado delle sue (ehhee).
Il mio Laptop a Motogordon (Marco).
Gli spiccioli di Yen che mi sono rimasti dal Giappone a Oda, lo spedizioniere che mi ha rovinato più di una notte, nel sogno.
Gli spiccioli di Won che mi sono rimasti dalla Corea a John, che non si scordi mai di me.
Lo zaino con cui ho viaggiato e i romanzi di de Carlo, ad Amplea.
La pianola della casio a cusa della quale venivo sempre mandato in presidenza alle scuole medie, la regalo a Skerdi, dj Tuono, padrone di ogni suono.
Otto, il mio cane fagotto, lo regalo a Ranieri che in compagnia di Max, distruggerà tutta Seano depredando le cucine delle braciole cotte messe al centro di ogni tavola.
I disegnini fatti da Daniele.B glieli restituisco, sono suoi.
I miei gatti e relative capre le regalo a Carlotta.C.
La bicilcetta con cui ho fatto il giro d’Italia, a mio nonno. Grande appassionato di ciclismo.
Il barattolo di nutella che mia madre nasconde nel pensile sopra al forno a microonde, seondo ripiano, dietro al barattolo dello zucchero, é per Anna.P. In memoria del tentato suicidio per soffocamento che abbiamo sperimentato a sue spese nel lontano 2002 a Gatteo a Mare io e Glauco e Alesandro.
15 minuti di casino e parlacce fiorentine al signor Bonoli, severissimo agente di affitto che ci ha minaccito di espellerci dallo stesso appartamento pres in affitto, ogni santa benedetta vacanza. E quello che firmava il contratto ero sempre e solo io.
I libri di Leo Buscaglia e i singoli dei Backstreet boys nascosti nel baule chiuso a chiave a cui nessuno ha mai avuto accesso, ad Elisa.R.
La video camera della Panasonic cmprata da mia madre nel lontano 1994, la regalo a Glauco che la romperà definitivamente o se la farà rubare dopo 2 mesi, quando io ho saputo mantenerla funzionante fino oggi per il solo motivo di non avergliela fatta usare troppo spesso.
I panini al limone e salmone che ancora sono conservati nel surgelatore di Mangona, a Vania, così evita di provocare risse dal paninaro in Piazza Mercatale alle 4 del mattino.
La mia tessera del cencios scaduta a Maggaiver, che quella sera che l’aevo scordata, mi ha insegnato che con gli agganci, tutto si può.
I miei preservativi scaduti a Robert, della Green House, sperando che a 45 anni pratichi sempre e ancora tanto buon sesso (ma sicuro) come era solito fare alle ore più disparate del giorno e della notte con le fanciulle delle nazioni più disparate del mondo e a frequenze acustiche più disparate (per poi venire a dire a me e Vania una sera che ridevamo… Ehy, can you keep it down a bit!?)
I detergenti oer la casa di mia madre (dai mamma, tanto li ricompri subito) a Saito Mr. per repellere quel tando di cane morto che aveva in casa ogni qual volta andavamo a pagare l’affitto. Unico uomo capace di affiggere a caratteri cubitali il cartello (non si beve e non si mangia nella doccia) e poi puntualmente ti offriva una birra prima di farti entrare a lavarti.
Il mio dizionario ITALIANO – TURCO a Ishemt perchè capisca cosa vuol dire “zanzara pussona” e a suo figlio una pillola che lo renda impotente e sterile (anche se non ce l’ho basta il pensiero)
A Babate un vaso di quelli che mia madre tiene in terrazza, per farci crescere tutte le pinate rampicanti che vuole e costringerlo ad entrare in salotto con il solo ausilio di una liana (indossando un tipico abitino tigrato stile tarzan) accompagnandosi da un selvaggio “BA BA TE EEEE”.
Al direttore del centro di cultura regalo le mie scarpe da ginnastica più nuove, per scappare dai cani.
A Bruno regalo le riciste che legge mia sorella Sara: “Cioé”
A Cervus regalo le barzellette di Geronimo Stilton che parlano parlano ma non dicono niente.
Tutti i miei abiti e accessori militari li regalo a Zura, in memoria dei vecchi tempi.
A Teona regalo il mio cervello.
I miei denti separati li farò riprodurre da un dentista cinese che li spedisca rispettivamente a Glauco, Vania e Valerio e per ricordare loro i vani tentativi di ripare la mia fessura con la gomma da masticare.
La mia maglietta dello Station Cafè la regalo a Giulia.Mo, cugina ignota di Vania.
La mia maglietta della Vecchia la regalo a Vania e la seconda a Paola, collega intramontabile.
La mia maglietta del Wallace la regalo a Luca, Claudia e Barry.
La Tessera della LIssta la regalo al primo che scrive un messaggio sulla ML dopo che avrò inviato questo.
E’ tutto.
Non vi preoccupate per me, andrà tutto bene. Vi informo nei prossimi giorni riguardo alla questione Via della SETA.
Mi raccomando, continuate a scrivere.
Qualunque cosa.