Russia: 11.000 km in 22 giorni
NOTA: questo articolo è stato riesumato da un archivio web nel Luglio 2015 e postato rispettando la data originale in cui è stato scritto la prima volta. Testo trascritto senza alcuna correzione
Eccomi qui. Celermente impegnato in questa missiva che, tuttavia, non ha tardato ad arrivare, perché’ in anticipo di 6 giorni.
Ho percorso queste strade infinite per tutto questo tempo, dal 3 di Agosto, causa imprevisti doganali, fino ad oggi.
Per arrivare fin qui a Vladivostok ho rischiato di farlo a piedi e di morire prima di toccare quest’ultima città’ Russa che mi separa dal Giappone.
Ho percorso mai meno di 450 km al giorno. Dormito 3 ore per poi ripartire e raggiunto percorrenze di addirittura 1000 km senza sosta.
Ho tante cose da raccontarvi, ho anche una pesante sbronza alle spalle (a Samara) che pero’ sia e’ trasformata in una piacevole e comica occasione per dimostrare ai Russi che un Italiano non familiare all’alcool come me difficilmente puo’ bere vodka e birra come fosse pane e fagioli, senza perdere coscienza di chi e’ e di cosa faccia.
Il voltastomaco e’ stato inevitabile.
Adesso scappo. Ho 4 giorni di gestione qui a Vladivostok per riprendermi, controllare la moto e informarmi per il costo del biglietto navale per il Giappone che, a quanto mi hanno detto oggi, mi porterà’ via dalla Russia lunedì’ 28 o 29, non ricordo bene.
Salute bene e con essa tutto il resto. L’umore e’ alle stelle. Ma voglio aggiornarvi accuratamente non appena avro’ un computer degno ed il tempo di pensare solo a voi e non ancora a me stesso.
Scappo.
Qui ci sono 10 ore avanti di fuso orario..
Un abbraccio.