Ricordi dell’Italia
Città toccate: Campi Bisenzio, Prato, Barberino di Mugello, Forlì, Gatteo a Mare, Cesenatico, Ravenna, Venezia, Trieste.
Per pensare questo viaggio ci sono voluti 90 minuti di film: “i diari della motociclietta”.
Quando l’ho visto al cinema con gli amici, mi sono ricordato dei due precedenti viaggi on the road che avevo compiuto a 17 e 18 anni.
Uno in autostop, attorno all’Italia per un mese con un budget di 100 mila lire.
L’altro in bicicletta e chitarra in Italia e Slovenia per un mese con un budget di 150
euro.
A volte le cose che ci tengono lontani dalla strada e dal viaggiare, sono le stesse cose che andiamo rincorrendo per tutta la vita.
La realizzazione personale. Una partner da amare, degli amici, una stabilità economica, una casa, una macchina e una carriera.
Ma se tutto questo non provoca emozione alcuna, ci si ammala e si finisce con il desiderare altre cose.
Dopo una intensa depressione, 5 giorni di ricovero all’ospedale per meningite e vorticosi pensieri, mi ritrovo a mettere tutto da parte, riprendere una vita semplice e cominciare i preparativi per la partenza.
Dopo 9 mesi sono testimonial di 5 aziende.
Ho costruito un sito ufficiale.
Appaio su quotidiani, televisione e radio.Ho un itinerario di 150000 km da compiere in 8 anni.
Ho 2200 euri di risparmi nella carta di credito ed ho una curiosità per il mondo che non mi fa dormire la notte.
Al giorno della partenza sono agitato perché ho paura che la moto si smantelli davanti a tutti a motore acceso o che la gente si chieda perché non ho fatto nemmeno un visto.
Con me non ho nemmeno una polizza sanitaria.
Devo ottimizzare tutte le spese ed il risparmiato mi sarà utile sulla strada in caso di bisogno.
Per uscire dall’Italia ci metto qualche giorno. Ho voglia di salutare alcune persone lungo il tragitto e di rivisitare i luoghi che hanno segnato la mia infanzia, scorrendoli lentamente in sella alla mia moto.
Sosto sul passo del muraglione per la mia prima notte in tenda.
Poi a casa di amici a Venezia.
Poi con una voglia matta di uscire da “casa”, esco ufficialmente dall’Italia l’11 Maggio 2005.
Cosa provo ad uscire dall’Italia non lo so. So solo cosa si prova a prommettersi di ritornare a casa entro e non oltre 8 anni da oggi.
E a quelli che hanno detto che partire con 2200 euri e stare fuori otto anni é impossibile, ho sorriso facendo loro notare che i soldi finisco in fretta, ma la voglia di viaggiare no.
Ricordo con gioia montare per la prima volta la mia tenda da 10 euri su un dirupo pieno di erbacce ed incuriosire i padroni di una casa che si erge sulla vetta del dirupo.
Ricordo le spiaggie di Gatteo a Mare, dove con i miei migliori amici ho imparato a divertirmi, a sedurre le polacche ed a suonare la chitarra.
Ricordo di aver visto Venezia per la prima volta ed averla odiata senza esitazioni.
Sembra uno stadio durante un meeting multiculturale.
Ricordo arrivare a Trieste di notte e ricordarmi tutto quello che vidi nel 2002 quando dopo un giro di 2000 km, ci arrivai pedalando la mia mountain bike per entrare in Slovenia.
Ricordo che non ho pianto alla mia partenza, che non ho sorriso alle telecamere, ma che ho sorriso alla doganiera slovena quando mi ha detto benvenuto.