Ricordi del Montenegro
Città toccate durante la traversata in Montenegro: Kotor, Tivat, Bar, Podgorica, Kolasin, Ivangrad.
Anche se apparentemente il Montenegro sembra appartenere alla Serbia, ci sono ancora dogane da attraversa sia per entrare che per uscire.
In Albania senza passaporto non si entra.
Quando discuto con il doganiere che mi parla in italiano, mi sento dire che gli albanesi hanno bisogni del passaporto per entrare in Italia e così devono fare gli italiani per entrare in Albania.
Decido di dirigermi al nord per attraversare il Kosovo e così, entrato in Montenegro, risalgo finché posso.
Il montenegro é un paese molto piccolo, ma con una enorme quantità di belle donne.
Quelle che camminano in minigonna nella capitale Podgoritza, mi distraggono dalla guida e rendono la mia sosta per il prelievo all’atm molto più lenta e colorita di quanto non siano state le altre.
Viaggio con 3 poste pay emesse 4 giorni prima della mia partenza.
Sono su circuito visa e posso pagare e prelevare più o meno ovunque.
Scadono nel 2009, ma io tornerò nel 2012. Potevano farle con scadenza decennale?
Circondato da minigonne, tacchi a spillo e profili sorridenti e truccati, ritrono alla moto un po’ stordito.
Mi sono scordato di valutare l’aspetto sessuale del viaggio.
Ovvio che un uomo solo nel mondo, deve adattarsi alla propria solitudine cercando di instaurare tutt’altro tipo di approccio con le donne, onde permettersi fugaci corteggiamenti e brevi storie d’amore con cui rendere il suo viaggio anche un percorso sentimentale.
Ma c’é una cosa che i chilometri e le notti in tenda non insegnano.
Parlo dell’atteggiamento giusto. Quella serenità ed apertura mentale che rende uno straniero di passaggio su una moto, un personaggio affabile e carismatico in ogni altra situazione.
Sfortunatamente questa non é la mia storia, almeno non per adesso.
Per abbattere questa sorta di emancipazione che nasce e cresce dentro di me all’inizio di ogni viaggio, serviranno molti più mesi di solitdine e qualche spunto esterno.
Fortunatamente é uno spunto italiano. Di andare ad imparare dagli stranieri come si corteggiano le donne, noi italiani non ne abbiamo bisogno. Comunque sia, l’atteggiamento e l’apertura mentale, quando la si acquisisce e la si predilige, aiuta in molte altre situazioni. Anche dal punto di vista meccanico, burocratico, personale e così via.
Il Montenegro sarà il primo paese in cui pagherò per una notte in albergo.
Sono solo 30 euri, ma sono anche 7 giorni di viaggio.
E sono soprattutto la riprova che i pregiudizi e l’essere prevenuto verso paesi che ci sono stati descritti da sempre come posti pericolosi, in realtà possono rivelarsi posti più pacifici e tranquilli del centro città in cui abitiamo.
Ennesima conferma di quanto la mente faccia il suo gioco in tutto questa avventura.
Ricordo un ragazzo che di notte si avvicina alla mia moto e mi chiede se cerco un albergo. E’ notte fonda, io sono vinto dalle mie brutte fantasie e per concedermi una notte al sicuro accetto il suo invito e mi faccio escortare all’Hotel Venezia.
Ricordo una donna dalle labbra rosse, le gambe lunghe ed esili, guardarmi con curiosità e poi sorridermi prima di voltare l’angolo.
Ricordo quando irrequieto e a disagio un uomo come me possa sentirsi quando desidera una donna, ma é troppo orgoglioso per farsi avanti.
Ricordo le domande che il doganiere albanese mi fa ed il suo quasi buffo “Italiano, Montenegro!”
Ricordo la prima macchina affondata nella palude e poi la seconda e la terza e tutte le altre.
Ricordo le mucche al pascolo in mezzo di strada e le capre sulle rotaie della ferrovia.