Mi sveglio alle 2 e alle 4 ed alle 4:30. 3 idioti ubriachi stanno facendo un macello nel corridoio. Non mi alzo e non mi vado a disturbare semplicemente perché ho paura.
Ma dicosa, in fondo? Mi chiedo come mai 3 stronzi facciano tutto ‘sto casino alle 4 nel BackPacker quando qualcuno di enorme ed incazzato potrebbe uscire dalla camera e pestarli.
Forse perché sono 3 lottatori di sumo o 3 cinture nere di karate. Sono talmente incazzato e frustrato dalla mia paura che mi inizia a sanguinare il naso.
Quando esco per andare a pisciare i tre smettono.
Lungo la strada per Port Douglas mi chiama Ji Young e così mi dirigo per 60 Km nella direzione sbagliata. Le parlo con il cellulare incastrato nel casco, metre guido.
Per rimettermi in carreggiata torno a Cairns e realizzo che non ero affatto sulla strada sbagliata, ma sua una strada alternativa. 120 Km per niente. Le coste mi rimettono di buon umore.
In realtà a togliermelo é stato il negozio Honda.
Mi fermo in cerca di aiuto, ma il meccanico mi dice che loro sono lì per soldi e che per una spruzzata di svitol mi prezza 30 AUD.
La mando in culo con lo sguardo e me ne vado.
Le colline australiane mi innamorano e quando arrivo a Laura scopro che sono sulla buona strada per Cape York. Solo che é tutta sterrata.
Parto incerto, visto il nuovo assetto delle borse ed i consumi, ma dopo poco sfreccio a 120 km/h sulla ghiaia che mi sembra di volare.
Decido di arrivare a Coan che dista ancora 247 Km. La coppia che incontro alla Road House mi compra la mappa dettagliata e mi mostra la via. Parto con una pieno e 4 panini. Arrivo a Musgrave per le 6. La ragazza al bancone é un tesoro, nel pagarla le passo pure un ragnolino che mi sta camminando sulla mano. Quando me lo fa notare ne approfitto per toccarle la mano, togliere il ragno di torno.
Sosta cena. Socializzo con i presenti in cerca di informazione riguardo la strada da percorrere.
Mi avvio a tarda sera diretto a Coen con la ragazza che mi dice “in bocca al lupo”.
La tratta é tragica. Visibilità 0. Velocità ridotta. Corrugazioni frequenti, polveri continue, buche sabbiose. Un incubo.
In pù tolgo dalla strada un canguro a cui hanno rotto una zampa e rischio di distrugg
ere la moto spiccando letteralmente il volo a causa di una duna.
Arrivo in città in tarda notte ed a ristorante chiuso. Il locale é pieno di aborigeni. Mangio due beef pies che butto già con una succo all’arancia e dopo aver scambiato 2 parole con un signore in vacanza da Sydney, trovo poco lontano un posto in cui accamparmi e buona notte.