E’ un piacere svegliarsi così.
Mi sento riposato e pronto per partire. A Normanton un altro pieno benzina con una ragazza che riempie una tanica e poi schizza via versa Mt Isa.
A prenzo sono fermo dove lavora una signora Australo-Italiana.
Mi fa molte domande e mi racconta come funzioni con le assunzioni dei Backpacker.
Per lo più scrivo sul diario ed evito di guardare le due ragazze dietro al bancone. Ho gli ormani a 60000.
Una é tedesca ed é particolarmente carina.
Lavo il casco in bagno e mi rimetto in moto. Quando arrivo a Mt. Isa sono al mio 800 Km di strada, ho il culo a paezzi e muoio di fame.
E’ domenica e visto che é già tardi, mi chiudo in un Mc Donald per la cena. Al cellulare mi chiama mia madre, dalla Svezia. Lo zio non sta bene per cui é volata lì.
Ci parliamo come vecchi amici e mi fa contento sentirla così al fine di una giornata lunga ed impegnativa.
Saluto la mamma, i ragazzai dietro al bancone del Mc Donald e dopo un pieno, vado in cerca di un posto per la notte. Lo trovo a 12 Km più a ovest, su un vero e proprio cucuzzolo su cui non c’é niente, ma si vede tutto.
La luna é abbagliante e così dopo un po’ di tentativi per sistemare la tenda, mi adagio sul materassino e buona notte.