5 Dicembre 2007
Marco, Virginia ed io facciamo colazione assieme e ci abbracciamo per un’ultima volta davanti casa.
Con me ho il marsupio che mi hanno regalato ed un sacchetto di frutta per fare colazione.
Siedo in città senza stimolo alcuno. Sembro un vegetale.
Poi decido di ritirare le analisi per il test della Clamidia che ho fatto a Melbourne.
Avevo fatto il test a Darwin sotto consiglio di Saskiaa e me l’avevano trovata. Per curarla bastano due pasticche di antibiotici, ma per sicurezza avevo fatto un secondo test a Melbourne la settima scorsa.
Mentre aspetto i risultati mi chiama Stuart S e mi tiene al cellulare per un’oretta, intervistandomi con domande molto interessanti.
Sono felice di venir pubblicato su un magazine ufficiale Honda, ma divento ancora più felice quando il signor Stuart mi dice appunto che la mia collaborazione sarà retribuita.
600 AUD per articolo e 100 AUD per foto. Il tutto farà un 1000 AUD a collaborazione.
Considerando che il magazine esce 4 volte l’anno, sarà interessante sperimentare questa nuova opportunità.
Le buone notizie continuano quando il dottore mi dice che non ho più alcuna traccia di Clamidia.
Mi dirigo verso Honda MPE Australia, prolungando la mia corsa e facendo sosta ad un auto lavaggio con idro pulitrice. Lavo la Honda VFR800 con 4 dollari. Con i detergenti e la cera viene fuori un capolavoro. Sembra quasi nuova.
In officina preparo la mia roba, fra cui viene aggiunta anche la maglietta e cappellino firmati Honda. Sono bellissimi.
Al telefono contatto l’ufficio immigrazione a Sydney che controlla i miei dati ed esordisce che il visto é PENDING perché non ho ancora fornito il certificato della tubercolosi.
“Scusi ma, non mi é arrivata alcuna notifica…..” faccio io incredulo.
Lui dice che visto che ho vissuto in Asia per un periodo più lungo di 3 mesi, dovevo far pervenire le analisi medice.
“Ma il sito dice che POTREBBE ESSERE NECESSARIO FAR PERVENIRE….. Mica dice che era un obbligo”
Lui dice che nel mio caso lo é, visto che sono stato in Asia per più di 3 mesi nei passati 5 anni.
“Ma ho vissuto 1 anno in Australia e non ho dovuto fare alcun accertamento medico”
Dice che per la Nuova Zelanda é diverso.
Adesso il punto é che entrerò stasera stesso in Nuova Zelanda con un tibro di soggiorno che mi da 90 giorni di permesso, ma non a livello lavorativo. Per completare il visto PENDING dovrò fare le analisi per intero (non solo per TB, ma anche radiografia, analisi del sangue e visita medica dal dottore) in Nuova Zelanda per un costo di 400 dollari.
Mick Smith mette le mie borse in macchina e mi da un passaggio fino all’aereoporto. E’ sempre piacevole parlare con lui. Mi abbraccio davanti all’ International Departures e se ne va con un sorriso.
Ma al check in succede l’imprevisto.
La ragazza dice che senza visto del lavoro non posso volare in Nuova Zelanda con un biglietto di sola andata. DEVO COMPRARE UN BIGLIETTO DI RITORNO O RESTO IN AUSTRALIA.
Il mio visto australiano scade oggi per cui se resto qui VERRO’ DEPORTATO IN ITALIA CON VOLO DIRETTO!!!!
Con me ho gli ultimi 100 dollari in contanti.
0 dollari nella carta del conto che ho aperto in Australia
100 euro nelle poste pay
La tipa mi chiede 400 dollari per il biglietto di ritorno e io entro nel panico.
“Io non ce li ho quei soldi”
Mi dice che questo é tutto quello che può fare e che non ci sono prezzi più bassi.
“Ma io……” poi noto la coda di persone che aspetta dopo di me e comincio a perdere speranze.
Mi dice che se non posso pagare verrò accompagnato dalle autorità nell’ufficio dove potrò fare delle chiamate per firmare le carte per la deportazione.
“Che cosa?!?!?!??!?!”
Ad Agosto, mesi fa, avevo attivato sul paypal la possibilità di fare offerte. Avevo i soldi che avevo guadagnato durante i mesi di lavoro e avevo pensato di tenere quei soldi come risorsa per le emergenze.
Solo che dopo 5 mesi me ne ero scordato.
“Posso pagare in contanti?”
Mi dice che ho 2 minuti
Torno con 300dollari in contanti (l’esatta conversioni in AUD degli euro che mi sono stati offerti dai miei lettori) e, con la banconota da 100 che avevo, compro quel biglietto.
Lei mi dice che per aiutarmi mi vende un biglietto Flexi che potrò rimborsare nonappena entrato in Nuova Zelanda.
Passo al Check in e dopo 30 minuti sono a bordo sull’aereo che mi porta a Christchurch.
Adesso ho 30 dollari in contanti che ho ottenuto dal cambio valuta e 100 euro nelle poste pay.
Arrivo in centro città con un seattle bus guidato da una dolcissima donna Maori che mi fa lo sconto per aiutarmi. Durante il viaggio una ragazza scende dal bus dimenticando perfino la borsetta sul seggiolino accanto al mio.
Rifletto un attimo e mi rendo conto che molte volte, preso dalla distrazione, avevo abbandonato il mio marsupio a giro per il mondo, trovando sempre persone buone che me lo rendessero.
La conducente riceve una chiamata di notifica della borsetta e io gliela porco dicendo “Trovata!”
Scendo in centro alle 23, esausto. Non ho soldi da sprecare. Non ho cenato. Qui fa molto più freddo e molti hostelli sono chiusi.
Sapevo che la francese era volata qui due giorni prima. Cerco nel laptop che ho con me il nome dell’hostelo dove sta pernottando e mi faccio trovare davanti alla porta, mentre lei mi fa entrare nella sua stanza
di nascosto e mi ci tiene fino al mattino