19 Dicembre 2007
Sveglio fin dal primo mattino.
Devo trovare un modo per arrivare alla dogana con i mezzi pubblici e così impiego tutta la mattina a contattare gli shuttle bus che portano all’aereoporto, chiedendo per un prezzo valido con cui arrivare all’ufficio desiderato.
Super shuttle mi porta per 34 dollari direttamente all’indirizzo richiesto e mi vengono pure a prendere davanti a casa.
Peter mi scrive e mi chiama per confermarmi che la moto é pronta e che posso andare a prederla in ogni momento dopo entro le 16:30.
Corro in città dove prelevo dalle mie 3 poste pay, 1200 dollari neo zelandesi in contanti con cui pagherò Peter e tutto sarà a posto.
Le poste pay funzionano correttemente e così, ancora in tempo per lo shuttle bus, torno a casa dove mi faccio una doccia e preparo le cose che mi serviranno per ritirare la moto
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1 casco
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1 chiave del 10 per la staffa Givi nuova che mi é stata data
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2 chiavi a T brugola del 6 e 8 per il manubrio
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staffa Givi nuova
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tanica benzina di scorta
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pantalone e giacca moto
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documenti moto e passaporto
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contanti
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gommotto per riparazione cavalletto centrale
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fotocamera e telecamera
Ovviamente dimentico il cacciavite per aprire lo sportello destro e collegare la batteria, ma potrò chiedere in giro appena arrivo.
Lo shuttle bus arriva puntuale e per uccidere lo sfarfallio eccitato nello stomaco, mi addormento per tutto il viaggio. Quando mi sveglio corro dentro l’ufficio e dispongo i contanti sul tavoli. Mentre l’assistente li conta, prego perché non ci siano problemi di nessun tipo.
Siamo pronti.
Peter mi porta in macchina ed andiamo a mettere 5 dollari di benzina nella tanica, dopodiché ci dirigiamo verso il centro MEF che ispeziona i beni importati e li pulisce sotto i criteri del ministro dell’ambiente e vegetazione neo zelandesi.
La moto é nel CRATE e mi viene rilasciata dopo aver firmato un paio di carte che concretizzano il rilascio. Sono le 16:30 e comincio a montare le parti della moto che sono state smontate per farla entrare nel CRATE.
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Manubrio
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Batteria
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Benzina nel serbatoio
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Staffa Givi su cui aggancio la borsa posteriore (hanno rotto un catarifrangente durante il lavaggio)
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Borse laterali Givi
Scollego le stroppe con cui la moto é ancorata al crate e mi faccio aiutare da un ragazzo per spingerla fuori dalle staffe.
La moto non parte. La batteria funziona, ma il motore sembra ingolfato. Facciamo una prova collegando in paralleleo una batteria di un muletto, ma niente. Spingo un paio di volte, poi un altro paio e la moto rugge nel parcheggio dell’ufficio MEF.
I ragazzi maori e mezzi maori che lavorano lì mi vengono a parlare chiedendomi del mio viaggio e facendomi gli auguri.
Riparo il cavalletto centrale fissando con del nastro adesivo un gommotto bianco che tiene la catena lontana dallo strusciare sul cavalletto stesso.
Non ho il parabrezza, ma non ho intenzione di andare molto lontano. Per tornare a casa di Andrea sono 30 chilometri. I 5 litri di benzina dovrebbero bastarmi, credo.
Lascio la moto accesa mentre finisco i preparativi e faccio le riprese. La batteria caricherà ed il motore girerà più caldo.
La ruota anteriore era stata sgonfiata per incastrarsi meglio nel CRATE e così devo fermarmi al primo distributore per gonfiarla. I neo zelandesi sembrano avere un’enorme ammirazione per i motociclisti. Qui, chi ha la moto, é visto come una sorta di privilegiato. Tutti mi circondano e fanno domande. Quando scoprono che sono appena arrivato, mi salutano con un sincero augurio.
Sono sulla strada. La moto non la sento mia. Mi ero abituato alla VFR e adesso la Transalp sembra così alta e leggera, lenta e scoordinata. Che buffo pensare che una moto così può andare in giro per il mondo senza problemi ed una raffinateria come la VFR avrebbe ogni sorta di problema….
In autostrada faccio lo slalom attorno al traffico. Vedo persone farmi foto con il cellulare. Mica credevo di diventare una star solo per il fatto di guidare una moto in questo paese…. WOW!!
Noto che il filo del gas é stato regolato diversamente dai meccanici Honda. In rilascio, il motore ci mette più tempo a tornare al minimo. Chiederò consiglio ai lettori del blog e della mailing list
Arrivo a casa nel tardo pomeriggio e faccio cena con Andrea e Luise che decidon di andare subito a fare un giro in centro con le moto e fer
marmi a vedere i laser show in città che vengono patrocinati da una grande compagnia distributrice.
Una ragazza mi chiede subito se la porto a fare un giro. Rispondo con una batttutina sessuale e lei si mette a ridere. Un’altra mi fa una foto mentre passo. E un ragazzo mi richiede di farsi un giro con me, ma la battutina questa volta me la risparmio….
Andrea mi dice che avrò di che divertirmi, qui in NZ, con la mia moto. E non si riferisce certo alle strade, ma ai locali….
Torniamo a casa con un gelato e passo la notte con Andrea seduti al tavolo a guardare i ciaft e parlare di Long Way Round e video editing con il suo MAC.