Gionata in viaggio, TAPPA 4: Nuova Zelanda

5 Gennaio 2008

Colazione.

Gli altri partono in anticipo. Io rimango in spiaggia a tirare un bastone ad un cane nero. Mi riscopro felice di una felicità genuina. Come se questo cane sulla spiaggia di giorno con la moto acceda per scaldare il motore, fosse tutto quello che avessi desiderato.

Dire ciao al cane e smettere di giocare mi richiede un sacco di tempo. Più guardo negli occhi il cane e lo osservo dallo specchietto seguirmi con il bastone ancora in bocca, più mi sento triste. E mi viene da chiedermi se mi sento triste per il cane o se mi sento triste perché smettendo di giocare smette anche la mia felicità genuina….

Chissà…

Arrivo a destinazione per il pranzo dopo nemmeno un’ora. Nella tratta investo un uccello di medie dimensioni. newzealand764Altro momento di tristezza. Torno indietro per vedere se posso salvarlo in qualche modo ma la macchina dopo di me gli ha spappolato le budella.

Mentre aspetto in città trovo diversi italiani che vivono qui ed hanno un’attività.

La ragazza di 28 anni é di Torino, ha famiglia e gestisce un ristorante. Mi dice che in NZ per comprare, allestire ed aprire il suo locale, le ci sono volute 15 giorni.

In Italia con il cazzo che lo fai, in 15 giorni.

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Le chiedo perché gli italiani stanno a casa a lamentarsi quando potrebbero investire il proprio tempo e denare facendo affari in un paese come la NZ. mi guarda ed asserisce complice, ma non continua per non infierire sui cari rimansti a casa.

Il figlio parla italiano ed inglese madre lingua.

Quando se ne va, io sono ancora lì che aspetto Mauro, Mio e Lei. Visto che non arrivano, mi metto a parlare con una ragazza svizzera che cammina per la città lanciandomi profonde occhiate. Quando si avvicina mi dice che ha una BMW Dakar e che adora le moto. COn lei un ragazzo coreano che mi parla gentilmente e mi offre il suo pranzo. Gli dico che preferisco aspettare i miei amici e che sono a digiuno per loro.

Dopo un’ora che aspetto arriva l’amica coreana del ragazzo coranao. Un peperino.

Mi parla da due centimentri e mi fa delle faccie e cui vorrei subito dare credito. Una così, vestita così e con quel colore moro della pelle, chissà cosa ha in serbo per me…… newzealand750

Io ancora mi chiedo perché non ci sono ragazze coreane in Italia. Che mancanza. Gli italiani si che avrebbero di che imparare. ihihihi

Mi arrendo e così vado a farmi un panino al supermercato. Ricarico la scheda e chiamo Mauro che mi dice che sono ad 1 ora di strada da dove sono io. MA COME E’ POSSIBILE????? Sono partiti prima. Aspetto da 2 ore e gli manca ancora un’ora’??????

Depresso ed affamato, vado con il mio panino in spiaggia per una doccia fredda. Anzichè svegliarmi, la doccia mi fa venire sonno e così mi sdraio sull’erba e mi addormento.

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Vengo svegliato da Lei che ha visto la mia moto parcheggiata in spiaggia ed ha diretto Mauro e Mio in questa direzione per prelevarmi e portarmi a pranzo.

Sono tipo le 15. Facciamo la spesa di nuovo ed andiamo in spiaggia a mangiare del pollo con il pane.

Dietro di noi ci sono strani veicoli a 3 ruote spinti da delle vele che sfrecciano a destra e sinistra mentre noi ci urliamo contro frasi comuni per fare conversazione nonostante il vento.

newzealand747La serata si avvicina e così proseguiamo.

Ci fermiamo in un punto in cui l’aqua di mare diventa calda a causa dell’infiltrazione di acqua vulcanica dal suolo. L’effetto é strano. Acqua di mare che si mischia ad acqua vulcanica. Se rimani con i piedi in superficie la temperatura é ok. Se scavi con i piedi nella sabbia ti ustioni.

Giochiamo a frisbie per un po’.

Facciamo una doccia sotto le nuvole grigie del pomeriggio mentre un bambino con una skate board fa dei trick davanti alla macchina di Mauro.

Per trovare un posto dove dormire, ci avventuriamo su per una strada sterrata. Dietro ad un curva ci sono 14 mucche al pascolo che come sentono il rumore dei motori, cominciano a correre al centro della strada.

Corrono lentamente, ma al massimo delle loro forze.
Il faro illumina i loro culi e la sensazione di seguire una mandria così da vicina su un sentiero in salita così stretto é bellissimo.

Continuo a stare dietro alle mucche che si toccano e cambiano direzione in ogni momento. Alcune trovano una via di fuga ai lati dello sterrato e così la rincorsa finisce.

Parto in moto per una spedizione che assicuri a tutti un luogo tranquillo in cui accamparsi.

Il problema in NZ é che tutto é privato e recintato. E ci sono un sacco di cartelli che dicono “NO CAMPING”. Dobbiamo escogitare qualcosa.

Trovo una grande proprietà lontana dalle case con i cancelli aperti.

Il posto piace a tutti e così, a tende distanti 200 metri l’una dall’altra, prepariamo la cena ed aspettiamo la luna invani.

Ci sono nubi fittissime ed il silenzio, quando ci imponiamo di non parlare, é così fitto da sembrare surreale.

Lo stato di attesa ed eccitazione della sera prima, trascina me e Lei nella tenda prima del previsto. Ogni volta che facciamo sesso ci conosciamo meglio. Io imparo il corpo di Lei e così lei il mio.

Urlo il suo nome nella notte. Lei si contrae più volte. Io mordo il suo collo.

Queste sono solo immagini. Frammenti.

Inutile ripetere quello che ho già scritto.

Il sesso con Lei é ottimo.

Sono sicuro che lo ricorderò anche se non lo scrivo qui.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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