18 Dicembre 2009
Tutti hanno il loro internet day.
Io non lo pianifico, peró se posso ne approfitto. Quindi quanto trovo un Cyber café davanti ad una strada in discesa (cosí non devo spingere la moto per accenderla) e che costa pure poco (1.5 reales l´ora), PIATTO RICCO MI CI FICCO.
Cominciavo ad avere poco spazio nella memoria della macchina fotografica e non potendo scaricare le foto nel computer (che non ho), mi connetto e passo il tutto dalla SD al disco rigido esterno.
Uploado i video, scrivo un po´di post programmati per i prossimi giorni (cosí non devo sempre connettermi) e vado in cerca di informazioni utili.
Lavoro.
Affitti.
E cose cosí.
Sono ancora in cerca di una risposta alle mie esigenze. Viaggio senza una meta certa, ma adesso la cosa é meno tragica. Mi rendo conto che siamo a Natale e che non é il momento migliore per fermarsi e cercare lavoro/casa.
Cosí ho seguito il consiglio di Joelma, che in Florianopolis mi ha ospitato per una notte. Lei é una Couchsurfers come me:
Ti serve una strategia – mi ha detto
Che intendi?
In pratica devo mettere in chiaro a cosa sto puntando e a che punto voglio arrivare. Non potendo iniziare subito a stabilizzarmi ho scelto di vagare per Brasile e Uruguay, ma non é detto che questo vagare non possa essere utile.
Se non altro conosco quello che il paese ha da offrire in diversi punti abitati.
Sto pensando che forse dovrei rilassarmi un attimo, passare questo Natale da qualche parte ed aspettare la prima settimana di Gennaio per mettermi alla ricerca.
Pensavo di contattare Honda Argentina e Brasile e vedere quali delle due é piú incline a darmi una mano con la Transalp e tutti i suoi acciacchi.
In base alla risposta di Honda, potrei scegliere dove vivere e lavorare.
Perché diciamocolo: chi lo cerca, il lavoro lo trova sempre!
Non c´entra niente la crisi o il visto o la lingua.
Del resto i miei precedenti in Giappone e Cina lo dimostrano.
Sono io che, piú invecchio, piú perdo l´incoscienza che negli anni passati mi ha tirato fuori dalle situazioni piú grigie.
E mi manca quella incoscienza, perché adesso ho piú paura delle cose e delle persone.
Ho piú paura del fallimento, della mediocritá delle mie scelte, quando non esaudiscono le volontá immediate.
E mi manca la spensieratezza di un tempo.
Forse sto pensando che fra meno di 3 anni saró un 3oenne.
Quindi mi metto il cuore in pace. Continuo a spingere la moto e aspetto di superare questo Natale che, come tutti gli altri Natali, passerá.