19 Dicembre 2008
La donna di servizio che lavora per lo zio di Davide, é tornata a lavoro e così é lei che ci serve il pranzo.
Riso con un uovo fritto sopra.
Ecco perché la cucina italiana é così creativa…..
Non ci sono programmi, se non quelli di stare assieme ed aspettare che sia domani.
Visitiamo alcune banche dove Davide deve versare dei soldi ai dipendenti di suo zio e poi ci fermiamo in centro, sul tavolino di un bar a bere una bibita commentando gli scolli ed i culi delle passanti.
Ci sono troppe belle ragazze in questo paese, da far girare la testa.
Andiamo in cerca di un rullino per la macchina fotografica polaroid che Davide ha trovato chissà dove, ma la commessa del negozio ci fa notare che il modello che abbiamo portato, non é più in produzione e così non é nemmeno la carta fotografica.
A casa, quando la donna di servizio se ne va, fa ancora caldo.
Le valigie della moto di Davide per il viaggio di domani sono quasi pronte e così ci sediamo in pisciana a parlare di donne.
Si parla della donna italiana in confronto della donna Argentina e delle donne di altri paesi che abbiamo frequentato.
Le riflessioni a riguardo sono molto interessanti.
Sembra che la donna italiana sia la più difficile da portare a letto, come se a lei spettasse il primato di pignoleria.
Alle argentine invece no.
Il che per me, novello di questa terra della passione, é tutto un programma.
Quei culi…..
Dovreste vederli. Sembrano dipinti da un artista.
La serata passa e passa e la voglia di figa aumenta. Andiamo assieme a comprare altri Impanate e ci guardiamo in giro come se da un momento all’altro dovesse sbucare una donna da portarsi a letto.
Perfino dopo cena, alle 2 della mattina, siamo fuori dal portone ad aspettare che le vicine di casa di Davide ritornino a casa.
"E’ venerdì Davide, mentre noi siamo qui a farci ste seghe mentli, le donne sono fuori a ballare con qualche altro pervertito sessuale"
Lui ride e dice scherzando che aspetta anche tutta la notte.
"Ma domani (cioé oggi) parti per il Brasile e ti spettano 1000 km, come fai se non vai a letto subito?"
Lui si alza e mi dice che é ora di andare a lett e così, dopo una doccia, ci promettiamo di essere svegli per le 6:30 che c’é la partenza di un altro viaggio in moto da celebrare.
Il suo.
Ed io qui che aspetto.
Mi sembra di morire.
;-P
Salutami Davideo Gion! Digli che l’abbiamo chiamato io e Ale almeno una decina di volte e quella minchia di cellulare era sempre spento!!! Ohhhh, nel castello dello zio ci si perde! Un cellulare per stanza, prego.