Un cerchio, un anello, un loop, un GIRO PESCA.
Il Giro del Pesca in moto.
Il Giro Pesca nel mondo.
E chi se ne frega.
Ritrovo la vitalità la scorsa notte, al confine con l’ Uruguay. A farmelo ritrovare bastano due cosette:
In piedi davanti alla moto spenta, prossimo ad entrare in dogana per timbrare l`uscita dal Brasile, mi corre in contro uno sconosciuto gridando: “Partireper! Partireper!”
Aveva visto il mio video settimane prima e voleva a tutti i costi farsi una foto con me e la moto.
In città, Chuy, inizia una bufera. Fuggo dal centro e mi infilo in un sentiero sterrato, in cerca di un albero.
Mi si avvicina un uomo con due figli piccoli. Gli chiedo se posso mettere la tenda nel suo giardino, ci stringiamo la mano e pochi minuti dopo sono accampato in un capannone abbandonato, giocando a calcio con i figli e facendo le interessantissima casuali conversazioni con il padre e la moglie di lui.
Sono in Uruguay.
Non ho voluto pagare 100 euro per il battello che porta a Buenos Aires e così me la guido, per non perdermi la costa di questo particolare paese già di per se piccolo. Si chiama Uruguay ed è davvero un concentrato di buona gente, buona cucina e belle donne.
Peccato non sia in programma una sosta più lunga, perchè la “strategia” mi porterà in Argentina di nuovo.
Missione: CATENA CORONA E PIGNONE.
Ho ancora 3000 km da fare, ma non vi dico ancora per dove.
E`una sorpresa.
Così ci piaci!
Forse avevi solo bisogno di una dimostrazione di affetto? Supporto?
La questione strategia mi incuriosisce molto, e la condivido pienamente. Aggiungici anche degli obiettivi secondari, più piacevoli, e mi sa che presto rivedremo l’entusiasmo.
ciao da venezia!
Bravo Gionata, questa si che è una buona notizia. Finalmente si torna a leggere la voglia di viaggiare.
GRANDE, TI MANDEREI UN PANINO C’OI LAMPREDOTTO!!!!
manda manda…
;-P