23 Dicembre 2008
Mi sveglio in ritardo.
Corro al supermercato e compro qualche verdura e ritorno a casa.
Una nota scritta a mano da Sofia dice che le chiavi sono qui e che se esco, devo comprare il sale.
Me ne scordo…
Quando Sofia torna da lavoro la pasta é quasi pronta. Al sale ci pensa lei.
Faccio anche un’insalata e, seduti davanti al pranzo che aspetta, discorriamo in altre intense e mai noise conversazioni.
A volte mi spaventa pensare a quanto tempo dovremmo dedicarci l’un l’altro, al solo fine di comprendere la natura dei sentimenti e delle aspirazioni che fanno delle altre persone, individui così affiini o diversi da noi.
Pensa a quante persone conosciamo e a quanto poco di queste persone sappiano….
Così io e Sofia ci riveliamo, parlando di vecchie storie, storie correnti, di politica, di viaggi, di nazioni, di famiglia, di sesso, di musica, di amore, di corruzione, di aneddoti.
Parlare con lei é come guardare un film, narrato dal protagonista.
Ascoltarla é come vedere tante persone racchiuse in’unica anima.
Manco ce ne accorgiamo che é passato già tutto il pomeriggio.
Sofia é stanca, ha dormito poco la scorsa notte.
Mentre lei va a fare un pisolino io continuo a lavorare sul sito.
Fuori casa, dalla finestra, intravedo una famiglia di immigrati peruviani che litigano.
Sul tetto fanno di tutto.
Prendono il sole, o parcheggiano le bici o altre cose che non vogliono lasciare per strada. Il tetto é sicuramente più sicuro della strada.
Nella casa a fianco, pervasa adesso da risate e grida spensierate, giocano 4 bambini. Si tirano la palla addosso, chiusi fra due mura strette del corridoio dell’ingresso.
La bambina più piccola siede dietro, osservando i fratelli più grandi e imparando a rispettare quella che é l’idea del maschio che gioca a fare il grande.
Io spio dalla finestra, mentre in casa c’é silenzio e fuori il monto prorompe di vita.
Al risveglio di Sodialei si offre di ordinare delle impanare e guardare un film con me sul divano.
Il film é particolare, con qualche scena divertente.
Ridiamo e commentiamo, senza invadere il reciproco interesse che riserviamo al seguito del film.
Accade tutto così spontaneamente. Chissà se é tutto reale….
Quando si fa tardi é ora di andare a letto.
Questa volta chiudo la finestra e metto i tappi nelle orecchie.