23 Febbraio 2009
Così la mattina Zulma va a lavorare e torna alle 14.
Io preparo la moto, spostando tutto quello che c’é sul posto passeggero, un po’ qui e lì. Ed alla fine non é che sia un lavoro malvagio.
Lei si porta uno zaino con dei vestiti, che tanto domani torna.
Quando Zulma ritorna mi dice che é entrata a lavoro con un’ora di ritardo.
E i tuoi superiori????
Niente, non pasa nada!
…
Salutiamo tutti, facendo una foto di addio con i familiari. Rosa, Julia, Sofia, Facu e tutti gli altri. Per me che non tornerò, é davvero un saluto di addio.
Ci abbracciamo e Julio, padre di Zulma mi dice con sincerità che questa é casa mia e che se ho bisogno di un posto dove stare, qui posso sempre tornare.
Lo dice dal cuore, senza pretese o obbligazioni.
Mi tocca il cuore e mi lascia qualcosa a cui pensare per i prossimi Km di viaggio, nel silenzio del mio casco!
Zulma ha una moto.
Una 750 piuttosto datata. Sa fare bene la passeggera e non si impressione se in curva la moto vira troppo a destra o troppo a sinistra.
La strada per Osorno, in CIle, passa per Bariloche, meta turistica per tutti!
La saltiamo a più pari, dopo un pieno benzina.
Ancora problema consumi. A 100 Km/h, faccio sempre e solo 180 km. Grrrrrrrrrrrrrrr.
Le strade per la cordigliera delle Ande che fanno da casa alle dogane fra Argentina e Cile, si estendono per km, offrendo sinuose ed affascinanti curve che risalgono le catene montuose che hanno fatto da sfondo anche ai viaggi di Guevara.
Tutto ok? – faccio io
Si, si…
Continuiamo ed arriviamo a Villa La Angostura, così turistico che Zulma dice “Che belloooooooooooooooooo” ed io stringo i pugni sui pomelli della moto per reprimere il fastidio che tutto quello che vedo mi da.
Ma non si vede che ogni cosa che si vede qui, ci é stata messa per uno scopo?
Non si vede che le casette di legno lucido, le lucine, le statuette dei nani di legno e tutta quella "bellezza” é stata creata per dare origine ad un PRODOTTO D’ACQUISTO CHIAMATO TURISMO???
Ritrovo la mia serenità alla stazione di servizio, durante un altro pieno, dove io e Zulma aspettiamo il nostro turno per il pieno, sedendo senza casco sulla moto e poggiandoci l’uno con l’altra.
La mia mano sul suo ginocchio che gioca con la forma tonda dell’osso ed il suo naso sulla mia testa che coccola i miei capelli delicatamente.
Il mondo ha più bisogno di questo contatto umano, che non il benessere che si compra con la carta di credito.
Fossi un politico, proporrei alla gente di scopare di più e spendere meno soldi in cagate che non servono ad altro se non a compensare le nostre frustrazioni.
La vacanza da 15000 euro. La macchina da 45. La casa da un milione!
Se la felicità la si comprasse, vedresti un sacco di gente infelice e mal vestita. E invece, la gente ricca compra e compra per non confrontarsi con i limiti del proprio intrattenimento personale!
Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
La strada prosegue ed arriviamo alla dogana argentina di uscita.
Ovvio che faccio il cascamorto con la doganiera, che subito sorride e si preoccupa della presenza di Zulma, che imbarazzata assiste alle scene che propongo a più riprese.
Visto che bello che sono in quella foto? – faccio alla doganiera che guarda il mio passaporto
Ihihihihi – fa lei, lanciando un’occhiata preoccupata a Zulma
Se ti interessa, puoi segnarti il mio nome e cercarmi su Facebook
ihihiihihihi
E la cosa va avanti così, finché é il turno di Zulma ed io sto chiedendo alla doganiera un biscotto al cioccolato come quello che ogni tanto si mette in bocca da sotto la scrivania.
Ho fame, anche io voglio un biscotto!!!!
ihihihihihih
Adesso vado. Ti amo. Ciao. Chiamami eh!
iihihihihihihi
Zulma se la ride dopo di me, e mi chiede se faccio così con tutte.
Certo! Immaginati che noia a stare seduti lì a timbrare passaporti senza nessuno che ti intrattiene. Io porto un momento di follia all’ordinarietà di queste persone. E stai sicura che la prossima volta che ripasso, si ricordano di me!
Ah, quello senza dubbio!
;-P
Alla dogana Cilena, solita procedura, ma la serietà é un requisito dei Cileni.
Mi controllano i bagagli, aprendo ogni borsa. Quando vedono il tre piedi nella sacca nera, faccio di nuovo il simpatico, ma senza successo.
Questo cos’é, signor Nencini? – mi chiede l’agente di ispezione
E’ un fucile di precisione per uccidere tutti i Cileni!
Guardi che io sono un doganiere, e svolgo un ruolo importante in dogana. Non se ne approfitti!!!
E la madonna!!!!!!
Così faccio una linguaccia a Zulma, che se la ride da dietro le spalle del doganiere ed a controllo ultimato, ce ne andiamo.
E’ già notte, fa freddo e siamo esausti.
Facciamo i turisti.
Stanza d’hostello per due, a 5 euro l’una. C’é il bagno e tutto quello che renderà questa notte assieme, estremamente ordinaria.
La cena la offre Zulma. Paga un sacco di soldi, ma la mia fame é ancora grande.
Ora di chiudersi in camera…
;-P
ahahah grande giornata!
con la battuta “E’ un fucile di precisione per uccidere tutti i Cileni!” mi hai fatto piegare in due
Oggi al doganiere che mi ha chiesto “ma non eri qui anche due giorni fa?”, ho detto che ero tornato per prendermi la signorina Aguero, di cui mi ero innamorato…
ahahahahah
EHEHEHEHEH ma una trombazzata alla benzinaia???
Dai, che domande indiscrete!!!!
😛
Ora che c’è “la crisi” il “nostro” PREMIER continua a incitare il popolo a spendere di più, perché la crisi non è così grave! Che paese felice che è l’Italia! Dammi retta Gionata, stando lontano da qui ti risparmi sicuramente tanti giramenti di coglioni! Per fortuna però c’è il vino rosso bono!!!!