Gionata in viaggio, TAPPA 5: Cile - Argentina

26 Dicembre 2008

Sveglio alle 2.

Cucino uova strapazzate per Lucas e Orasc.

Mi tocco le tasche e scopro di aver gli ultimi 2 pesos (50 centesimi di euro). Non c’é male!

Ho cambiato 50 euro dal giorno del mio arrivo e ci ho messo 15 giorni a spenderle tutte.

Faccio presente la cosa ai ragazzi e dico loro che devo andare in città a cambiare altri soldi.

Così passo da Sofia, che mi chiede dove ero sparito e mi scuso per non essere rimasto dopo la cena della vigilia ad aiutarla con le pulizie della casa.

Preferisco occuparmi della casa da sola, grazie. Mi dice con un sorriso rassicurante.

Parliamo per un’ora intera, che quasi mi dimentico di andre a cambiare i soldi.

Quando le dice che ho speso solo 225 pesos (50 euro) in 15 giorni, mi guarda con uno stupore autentico.

Dentro mi sento fiero di me, perché mi viene naturale risparmiare i soldi per spenderli in cose che valorizzano davvero il mio tempo.

Viaggiare per esempio…

 

 

Così metto altre 50 euro in tasca, prendo il passaporto vecchio che porto con me come documento di riconoscimento e vado alla stazione della metropolitana.

 

 

In Florida, nel centro, visito un paio di cassa di cambio. La prima vede il timbro ANNULLATO sul mio vecchio passaporto e rifiuta di cambiarmi i soldi.

Il secondo non lo vede, ma cerca fra le pagine il timbro di ingresso dell’Argentina che sta nel passaporto nuovo.

Così ritorno al banco di cambio che ho visitato la prima volta e trovo davanti all’ingresso Pippo, uno degli amici di Davide e sua madre in visita dall’Italia.

Bacio lui e lei e quando entro nella banca sono solo.

Per distrarre i cassieri dal passapoto scaduto, faccio il cascamorto con la tipa dietro lo sportello.

Gli dico con il mio spagnolo:

Sono italiano, sono single. Ti interessa?

Lei gioca il mio gioco e dice che gli interessano tutti, percui sono il ben venuto. Mi scappa una risata forte. Adoro questo tipo di umorismo da parte delle donne.

Lei avrà 40 anni, é bella e si chiama Claudia.

Mi dice che la sua collega é più giovane e sembra Nicole Kidman.

Cecilia é il suo nome alché ci scambio qualche parola mentre aspetto che i miei 50 euro vengano cambiati.

 

Cecilia ha 28 anni e quando le dico che ne ho 25, fa la classica battuta latina.

Sei troppo giovane….

 

231 pesos, secondo il tasse di conversione di oggi. Bene!

 

Torno a casa da Sofia e le dico come mi sono gestito con il passaporto scaduto e lei scoppia a ridere.

Italiano! mi dice con fare scherzono.

Ho con me del galato che ho compato per strada.

Non sapendo come chiamare i gusti per nome, ho lasciato che la ragazza del negozio scegliesse per me 3 gusti che piacciono alle ragazze.

Lei ha sorriso e mi ha riempito il contenitore da mezzo chilo con 3 cose colorate.

Uno sembra fragola.

Mezzo chilo di gelato costa 13 pesos (3 euro). E non é neanche male.

 

Mi presento alla porta di Sofia con la sorpresina ai tre gusti e così ci sediamo subito con i cucchiai in mano, con Così parliamo, parliamo, parliamo e parliamo.

Potrei non stancarmi mai.

 

Parliamo di musica, di natura, di pricologia, di anoressia, di asma, di attaccamento ai genitori, di paranoie.

Parliamo di amore, di sesso, di storie del passato che ci hanno segnato nel presente.

Ascoltarla, sebbene parli in inglese, é uno spettacolo.

Mi ricorda tanto Vania ed il modo in cui anche lei sapeva intrattenermi con le sue parole, quando raccontava qualcosa.

Un motivo perché forse Nicole non ha fatto breccia nel mio cuore era perché non parlava mai e se parlava diceva cose che non facevano presa sul mio interesse.

Del resto non si può amare una donna solo perché ti scopa bene a letto.

L’amore dovrebbe scaturire anche da un stima ed un interesse reciproco intellettuale.

No?

 

Così poi il tempo passa e passa e passa.

Non ceniamo, ma la fame bussa alla mia porta attorno alle 2 del mattino. Così esco promettendo di tornare a casa in meno di mezz’ora.

Odio McDonald, ma se é l’unico fast food aperto, che sia lui a sfamarmi stasera!

 

Entro così da McDonal e poi ripenso a quanto la pigrizia sia usata come giustificazione delle nostre azioni.

Un panino qui costa 15 pesos, cifra con la quale ti ci puoi comprare 2 kg di carne Argentina.

Così esco e mi avventuro per le strade.

Trovo un Kiosko aperto che vende impanate. 2.3 pesos l’una.

Il proprietario ha appeso la foto di una fotomodella sul muro vicino alla cassa.

E’ tua moglie? gli chiedo

Ride e mi dice qualcosa di isilarante in spagnolo. Sorrido, ringrazio e me ne vado con un’impanata al pollo mezza in bocca.

Che fame.

Quando torno Sofia mi propone di guarda un’altro film, ma dopo 10 minuti lei se ne va a letto.

Così io mi metto davanti al suo pc e aggiorno il sito.

Mi metto pure a scrivere questi post e, sorpresa sorpressimissimisssimismsimsismsimsismismsi (ho avuto un attmio di degenero), faccio le 7 del mattino seduto al pc.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

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