3 Febbraio 2009
Altro risveglio ad alto volume.
Mi sveglio spesso con il buon umore. Per la colazione, pulizia denti e rifornimento acqua mi fermo in una stazione di servizio ormai inattiva. Si vendono solo diesel e qualche alimento snack.
Il bagno funziona.
Mi apro un cartoncino di latte a lunga conservazione, spalmo del dulce de leche su del pane e finisco la cioccolata che porto con me da Ushuaia.
Nel mentre vengo osservato dai passeggeri di un autobus che si é fermato per la sosta bagno.
Vanno tutti a El Calafate, in direzione del Ghiacciaio Perito Moreno.
Una ragazza fa delle foto alla mia moto. Mi fiondo. Lei si chiama Xenia ed é Ucraina.
Vive a New York.
Parliamo con un tono molto sessuale, di chi sonda il territorio per fare la prima mossa.
Mi dice che alloggia a El Calafate e che sarebbe interessante incontrarsi in città per una cena.
Non te ne scordare – mi dice mentre risale sul bus.
E mentre mi rimetto in moto seguendo e superando il bus su cui Xenia viaggia, penso ad una doccia erotica come quella che ho avuto con Emma ad Ushuaia, nell’ostello dove lei alloggiava.
;-P
Arrivo ad El Calafate dopo poche ore, puntando in città.
L’idea sarebbe quella di trovare un posto per la notte, anche pagando, dove mi sia possibile fare una lavatrice.
Purtroppo ogni tanto ci vuole.
Ed io ho finito tutti i vestiti puliti. Specialmente le mutande…
Così mi avventuro per la città in cerca di quello che mi serve. Trovo le varie lavasecco che offrono un lavaggio per 15-20 pesos.
Come pretesto per simpatizzare con le commesse delle lavanderie, chiedo se non sia di troppo disturbo aspettare nudo nella lavanderia stessa, visto che non ho più vestiti puliti da mettermi.
Loro ridono imbarazzate e subito si instaura un certo tipo di feeling.
Mi presento in altre lavanderie e scelgo di lavare la maggior parte della mia roba per 20 pesos, e ritirare le mie cose in 3, 4 ore.
Passerò il tempo in una stazione di servizio usando internet.
Così chiedo a Claudia, proprietaria della lavanderia, di farmi spogliare in bagno.
Torno con in dosso solo la tuta moto ed un malloppo di panni sporchi e puzzolenti.
Pago e ritiro la ricevuta.
Alla stazione di servizio la Wi-Fi é gratis, ma un caffè per ringraziare del servizio offerto, mi sembra il minimo.
Controllo mail e tutte quelle cose che richiedono un sacco di tempo, come post del blog, facebook e video su youtube.
Il prossimo passo sarebbe scegliere dove passare la notte e farsi una doccia, cosa che non faccio da 4 giorni.
Fra le possibili opzioni che ho, ci sono due camping da 15 pesos l’uno e la tenda in mezzo al niente, per 9 pesos.
Però questa ultima opzione non include la doccia e non posso mettermi dei panni puliti se non mi lavo da 4 giorni.
Se potessi postare l’odore della mia ascella in questo momento, capireste di cosa parlo.
Magari metterlo in un archivio zip e farvelo scaricare.
ahahhahahahahah – scusa.
ascella.zip
Vabbé, continuiamo, che il bello deve ancora venire.
Così mentre sono alla stazione di servizio e uso internet, sondo il terreno. Durante le mie visite al bagno, che dopo i caffé e le ore che passano, si susseguono, chiedo al benzinaio dove mi sia possibile trovare una doccia gratis.
Lui dice che non ci sono.
Allora me la faccio a casa tua la doccia. Posso? – lui ride e dice che mi prezza 10 euro…
Daiiiiii, un italiano in viaggio in moto. Lo vedi che sono un morto di fame, offrimi una doccia.
Insisto con un’ironia educata e lui ride dicendo che magari potrei chiedere a qualche ragazza, visto che lui a casa ha famiglia e non vuole spaventare nessuno.
Ridiamo ed accetto il suo consiglio.
Così, quando lui entra nel bar dove siedo al computer, chiede ad alta voce se ho chiesto alle ragazze presenti per una doccia.
Chiedo alla commessa divertita, che scarica il badile all’amica seduta al tavolo accanto al mio, anche lei con un laptop con cui si collega ad internet.
La guardo e con un sorriso sulla faccia dico:
Dai, allora visto che nessuno mi fa fare la doccia, la faccio a casa tua…
E così inizia tutto. Lei mi guarda, sorride e risponde con un’espressione del viso che tradisce un certo imbarazzo. Ma non dice no.
A farle spalla c’é la commessa amica sua che insiste e dice che sono un bel ragazzo.
In quel momento dico che in cambio compro da mangiare e faccio la pasta italiana.
E poi le faccio pure un massaggio.
Nudo.
La cosa viene detta con un tono ilare, alche le ragazze squittiscono in una risatina e la tipa finge di essersi scandalizzata.
Per sdrammatizzare le dico che però, qualunque sia la sua scelta, io devo aspettare le 20:30 per ritirare la mia roba in lavanderia, perché al momento sono nudo.
Se poi preferisci che giro nudo per casa tua, nessun problema.
Altra risata.
Io torno al mio lavoro e lascio che le ragazze commentino e decidano cosa fare.
Il benzinaio torna al suo mestiere e così fa anche la commessa.
La ragazza accanto a me ritorna al suo pc e per qualche minuto non ci parliamo.
Quando é tempo per lei di tornare a casa, scambia qualche parola con l’amica commessa dietro al banco, alche le due mi chiamano a loro per parlare.
La mia amica é felice di portarti a casa da lei per una doccia. Comportati bene eh! E cucinale una buona cena…
Sarà lei che si deve comportare bene – dico scherzando – perché io sono un bravo ragazzo.
Ridiamo e prendiamo appuntamento a casa di Silvana, la ragazza che mi ospiterà.
Così alle 20:30 sono in lavanderia a ritirare i miei panni puliti, alle 20:35 al supermercato per comprare la COMIDA di stasera e alle 20:45 sono a casa di Silvana, che con una certa indecisione ed imbarazzo, mi invita ad entrare.
Io resto in cucina, tutto vestito, aspettando di ricevere ordini.
Lei mi porge un asciugamano, mi mostra il bagno ed aspetta fuori.
Sotto la doccia, che dura 20 minuti buoni, canto canzoni d’amore, con la speranza di spezzare un po’ il ghiaccio.
Quando esco lei mi chiede cosa mi serva per cucinare e quando menziono l’olio lei dice che si é scordata di comprarlo.
Dai, prendiamo la moto e andiamo a comprarlo adesso
La cosa sembra eccitarla, così senza casco e senza moto valigie, raggiungiamo il supermercato. Il caso vuole ch’io incontri Xenia proprio al reparto latticini. Le dico che ho conosciuto Silvana al benzinaio, che le ho barattato una doccia in cambio di una cena preparata da me e che forse potrò uscire con lei domani.
Mi guarda con un occhio malvagio, come a chi si é fatto perdere l’occasione, ma accetta il mio invito.
Io e Silvana torniamo a casa e durante la cena parliamo dell’uno e dell’altra.
Andiamo d’accordo e suscitiamo simpatia nell’altro. Cuciniamo assieme e consumiamo la cena con della bella musica argentina.
Parliamo tutta notte.
Alle 1 le sto massaggiando i piedi con la crema solare e alle 2 stiamo facendo l’amore in camera sua.
Lei ha 37 anni, é divorziata e lavora tutta la settimana.
Ogni martedì libero, come oggi, va alla stazione di servizio per scaricare la posta.
Quando dici il caso.
Facciamo l’amore tutta la notte, con una passione tale da inondare le sue lenzuola di sudore.
E per un attimo ancora, mi sembra di aver fatto tutta questa strada ed aver viaggiato tutto questo tempo per ritrovarmi in questa situazione, fra le braccia di questa donna.
Altro che viaggio della conoscenza…semmai viaggio della trombata (scherzo) 😛
sono ambasciatore d’italia….
eh!
porto alto il nome di Rocco
Se potessi postare l’odore della mia ascella in questo momento, capireste di cosa parlo.
Magari metterlo in un archivio zip e farvelo scaricare.
ahahhahahahahah – scusa.
ascella.zip
sei una scureggiaaaaaaaaaaaaaaaaa lo vediiii!!!!!!!! XD XD XD mi dai solo conferme XD XD XD
hahahahaha, mi ero scordato di questo post.
sono troppo simpaticissimo!
si lo sei.
ma sei anche una testa di cocco!!!
fai una tabella!
cella