Usciamo di casa, io e Viviana, con delle compere da fare.
Da quando sono qui, compro io il cibo e cucino sempre. Questo anche perché il tempo che ho a disposizione, lo dedico ad aiutare la famiglia che mi ospita ed a servire in tavola piatti meno “pigri” di quelli che offre la casa!
;-P
Questi mangiano l’equivalente della nostra merenda, all’ora di cena!
Come fai a mangiare pane con burro e marmellata, con caffè o the alle 21??????????
Così usciamo di casa dopo pranzo e noto subito una quantità interminabile di ragazzi e ragazze che posano con indosso indumenti slabbrati e i capelli ricoperti di porcherie…
Ma che succede? – faccio io
A quelli, sono gli studenti novizi dell’Università. Oggi é il primo giorno e gli studenti più grandi li conciano per le feste e poi li mandano per strada ad elemosinare i soldi con cui ricomprarsi i vestiti strappati e le scarpe rubate!
Wow, non posso pensare di essermi perduto un evento simile!
Ma tu non sei andato all’Università?
No!
Ah…
…
La via di casa si allunga e così decidiamo di andare a Chome, dove Viviana si immerge da oltre 20 anni per trovare i denti di balena che furono uccise negli anni 70.
Quando arriviamo, abbiamo già incontrato 3 cani randagi di qualche anno osservarci ai lati della strada, forse in speranza dell’aiuto che tutti i passanti fino a quel momento gli hanno negato.
Non possiamo portarceli tutti a casa – faccio io
Ma sono così piccoli…
Andiamo via per favore Viviana, mi fa male al cuore vedere queste bestioline abbandonate a se stesse…
Arriviamo a Chome, dove si erge la vecchia baleniera, stabile in cui le balene venivano trascinate per l’uccisione ed il trattamento delle varie parti ricavate.
Poi qualcuno ha detto che le balene erano in via di estinzione, che erano protette e hanno smesso tutti.
Pezzi di merda!
Se penso che i miei beniamini nipponici ancora le cacciano e che giustificano il loro reato con un “motivo scientifico”.
Il male luccica e da lontano, la pietra chiamata Tortuga, fa da torre di vedetta per tutti i Pellicani, Gabbiani e Condor che planano sul mare.
Fa uno strano effetto vederli tutti lì appollaiati.
Privi del fascino del mare, ma degni di esso più noi uomini.
Un sentiero che arriva al molo sale sul colle e raggiunge la sua vetta. Io e Viviana, che intanto parliamo di lei e delle cose che la entusiasmano, ci incamminiamo a braccetto respirando l’odore di salsedine che si alza dalle coste rocciose più in basso.
Quando un’onda si infrange su di esse, si avverte come un croccante boato. Seguono i gridi di uccelli che annunciano il loro atterraggio sulla roccia Tortuga.
Il Cile é bello, porca vacca – penso dopo un po’
Se penso che l’avevo sempre ignorato ed immaginato come un deserto tutto piano e secco con gente con il sombrero che beve estate!
Maledette aspettative.
Chissà come avevo immaginato tutto il mondo, in un colpo d’occhio della mente, quando ho disegnato il mio itinerario in moto.
Sicuramente diverso da quello che il mondo mi é poi apparso. Per fortuna.
Francesco qui farà il suo commento, sono sicuro!
;-P
In questo momenti di costa, di cammino e di uccelli, c’è anche momento per un po’ d’arte. Viviana mi cammina davanti deconcentrando la mia attenzione con i suoi movimenti femminili ed il profilo sensuale dei suoi fianchi e dei suoi seni.
Che bella donna, cazzo – penso
;-P
Così aspetto che si fermi in cima allo strapiombo roccioso, affacciata sul mare e la spio da attraverso l’oculare della mia camera, per immortalarla nelle pose più suggestive per il mio occhio di uomo.
Ed in quegli scatti io cerco la sensualità, la femminilità e lo sposalizio che creano con i colori del mare e la passione del vento che abusa del mare e dei nostri capelli.
Il cammino termina poco dopo, seduti mano nella mano, in silenzio, sotto la parte alta della pietra Tortuga, da cui tutti i rapaci ci osservano.
Altri si alzano ad intervalli regolari, planano sopra le nostre teste, virano poco più in la e ritornano da dove hanno spiccato il volo.
Hanno mangiato e adesso giocano! – esclama Viviana
La natura qui, come aveva fatto con Zulma in Argentina, riempie di gioia i nostri silenzi e ci rende più creativi. Io già penso a come bello sarebbe vivere in cima a queste vette, lontano dalla città e vicini al silenzio che domina la notte.
Qualità del sonno, la chiamano.
;-P
Facciamo ritorno all’auto quando comincia a fare freddo.
Stretti così come siamo, uno accanto all’altra, il contatto fra la mia pelle e la sua, mitiga il gelo a cui il vento ci sottopone, rendendo la pelle asciutta e ruvida.
Ritorniamo in città con una certa delusione, vedendo che anche senza di noi, il mondo continua a ricercare equilibrio e felicità dentro a stili di vita inumani e sbagliati.
Il progresso. La città. Il consumo.
Sparisci dalla loro vista e non se ne accorgeranno…
E forse nemmeno tu!
Così compriamo quello che serve e torniamo a casa poco dopo. Carolina é ritornata da Santiago e così compro una barra di cioccolato che noi tre divoriamo in auto, mentre riporto madre e figlia a casa, in cima al colle.
Una cena a base di qualcosa che mi invento in cucina in due minuti.
E poi é tempo di farsi le coccole davanti ad un film!
Mi fischiano le orecchie… Forse qualcuno starà parlando di me? 😀
Questa volta il commento però è positivo: mi fa piacere che la realtà si sia rivelata MIGLIORE delle aspettative. La mia più grande paura è l’esatto contrario.
Comunque mi sembra di capire che l’unico modo per esserne sicuri sia partire.
Diavolo tentatore d’un Gionata!
L’hai detta fratello.
Oh te! ma il commento per la tua donazione con foto????
Non fare finta di niente, ti ho mandato due email!!!!!!!
Va bene, adesso mi metto a fare i compiti 😉
“Il Cile é bello, porca vacca – penso dopo un po’”
La foto di Viviana accanto a questa frase! E’ meravigliosa!
da daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
bello si il Cile, ma vedrai quando entri in Bolivia che spettacolo di paesaggi ti aspettano.. a differenza di te avevo fatto prima Bolivia e poi Cile e a mio avviso non c’e’ nemmeno paragone 😉
ciao andrea
dettaglio non trascurabile: e come sono le donne boliviane?
;-P
ah da questo punto di vista molto meglio le cilene…
che punto di vista?
nessun punto di vista….. semplicemente a mio modesto parere le donne cilene sono meglio delle boliviane ma e’ come dire che le toscane sono piu’ belle delle venete o le siciliane la calano piu’ delle trentine… insomma il mio discorso e’ generalizzato ma magari quando entrerai in bolivia mi potrai smentire!
saranno presto pubblicate le foto…
;-P
Concordo con il fatto che le boliviane non siano il finimondo…e mi hai pure messo sta gran curiosita sul Cile!!!
Ah! Le cilene!!!!
ciao Gionata, per caso nel tuo peregrinare hai mai incontrato Matt quello che ormai e’ una star di youtube? vedi http://www.youtube.com/watch?v=zlfKdbWwruY
No, mai. E sarà impossibile incontrarlo perché lui dorme negli hotel da 5 stelle super lusso, raggiunge solo località turistiche tipiche in auto o bus, ci balla davanti con una telecamera che lo riprende, mette il video su youtube e lo pagano pure.
Io dormo in tenda o a casa delle cilene. Raggiungo il supermercato da 5 centesimi di euro con la mia moto o a piedi, ci ballo dentro provandoci con tutte, metto il video su youtube e mi embeddano pure!
;-P
hai ragione….senz’altro e’ piu’ bello e piu’ affascinante il tuo modo di viaggiare!!
Non credo. Ognuno viaggia a modo sua. Però ci sono differenze “istituzionali” che é bene considerare.
Detto questo, sappi che apprezzo il lavoro di Matt, perché ha incentivato tanta gente al viaggio o al turismo…
;-P