Gionata in viaggio, TAPPA 5: Cile - Argentina

6 Marzo 2009

E quando la mamma scopre che in questa casa c’é un telefono, partono le telefonate!

Mi chiama da casa, e stiamo al telefono per ore.

chile0169 Prima con mia madre e poi con mia sorella.

In un certo senso é bello prendersi il tempo di comunicare ai propri familiari la propria vita.

Ed anche ad ascoltarla.

Ci sono sempre più cose di cui parlare…

E così parliamo e parliamo e quella grulla di Viviana é lì che mi scatta foto dal piano di sopra, in mezzo alle scale ed io manco me ne accorgo.

I gatti fanno la vita di sempre.

Si svegliano. Mangiano. Cagano. Pisciano. Dormono.

Come da manuale.

Scendiamo in città per soddisfare la mia voglia di cantare.chile0170

Ho l’allergia, ma mi mangio un paio di medicine per stapparmi il naso e cantare al Karaoke. Nel locale ci sono diverse persone che cantano pezzi latino americani ed i pezzi in inglese che richiedo non fanno cantare o ballare nessuno.

Ma a me cantare fa bene e innamora anche Viviana che ad ogni pausa, quando ritorno al tavolo, mi riempie di complimenti.

Ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii – faccio io – ho il naso tappato, canto come un idiota

gionata-nencini-partireper-ride-true-adv-adventures-exmo-tours-honda-transalp-africa-twin-adventure-sports Però si sa, spesso le cose le si fanno non per quello che sono, ma per come ci fanno sentire e a me cantare fa sentire bene, a prescindere dalla voce, dall’apprezzamento della gente e dalla maiala di su ma!

Seduti al tavolo con Carolina e Nicols, i figli, scopro come l’apprensione ossessiva di una madre sia una delle ragioni per cui nel mondo, tanti figli dell’età di 20 anni, sono degli incompetenti viziati incapaci di rapportarsi alla vita con il senso pratico di chi si guadagna il pane da solo.

In questo caso, essere una buona madre, per Viviana significa viziare e straviziare i figli di tutto quello che “potrebbe” servire loro.

Mamma, a me piacerebbe lavorare e studiare

No Carolina, io pago l’università. Non voglio che lavori e che studi assieme. Non é bene.

Ma mamma…

Carolina!

Scusa Viviana eh – faccio io seduto al lato – se tua figlia nutre il desiderio di essere indipendente ed autonoma dalla famiglia e coltivare la sua carriera universitaria in totale autosufficienza, bisogna che tu lo apprezzi e che lo rispetti…

Si ma non é bene studiare e lavorare. Si fanno male entrambe le cose!

Dici una cazzata, Viviana, perché l’ho fatto io, l’hanno fatto i miei amici e lo fanno tante altre persone meno fortunate di chi si può permettere di pagare qui e pagare lì

 

Usciamo dal karaoke con un ottimo stato d’animo, nonostante si sia parlato in maniera accesa di questa cosa dell’università. Quando Viviana é al bagno ed io sono solo con Carolina, le tocco la mano e guardandola negli occhi le dico

I genitori sono tutti uguali. Sappi comunque che stimo molto la tua scelta di studiare e lavorare. Sono orgoglioso di te.

I suoi occhi si illuminano.

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Relativo a Gionata Nencini

Mi chiamo Gionata Nencini, toscano classe 1983 e viaggiare in moto è la mia più grande passione. Nel 2005, a 21 anni, parto per il giro del mondo con in tasca solo 2.200 euro e oggi ho uno storico di 800.000 km percorsi in solitaria attraverso 78 paesi. PARTIREper è il blog che racconta le mie esperienze e quelle della mia community.

Un pensiero su “6 Marzo 2009

  1. Miriam ha detto:

    +e vero l’abbiamo fatto tutti

    e oto che sei un ottimo papá 😉

  2. davide ha detto:

    no nn può essere ke sai fare tutto gionata! nn ci credo!!!!
    :-DDDD

    1. Gionata Nencini ha detto:

      magari sapessi fare tutto…..
      é che le cose che so fare, le faccio sempre, per sentirmi meglio…

  3. Mino ha detto:

    Ma che c’hai provato pure con Carolina???

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Allora…

      1. no, con carolina no
      2. le ho fatto un compliemento
      3. ci provo con tutte comunque
      4. ;-P
      5. aspetto con ansia la tua mail…

  4. Riccardo.P ha detto:

    Ma che lo sai ora???? Lui ci prova co tutte! 😛

    1. Mino ha detto:

      Che suino! Madre e figlia insieme… 😉

      1. Gionata Nencini ha detto:

        ho il pisello piccolo.
        il mio ego sessuale é mastodontico. da GIG.

        1. Mino ha detto:

          Intendi Jeeg robot d’acciaio? Io direi più Mazinga, visto che sparava i missili dalla zona pubica!

          1. Gionata Nencini ha detto:

            Io questa cosa non la sapevo. E mi spaventa il fatto che la sapessi tu.

            La mailllllllllllllllllll!!!!!!!!

          2. Mino ha detto:

            Eh, adesso mi vuoi far credere che non sai neanche che il robot femmina nella serie di Mazinga lanciava i missili dalle tette!
            La mail te la mando stasera, forse. Non posso mica mandartela mentre fingo di lavorare!!!
            Devo concentrarmici.

  5. Adrian ha detto:

    Gionata, ieri sera con un mio amico mi sono scontrato su un pensiero, è giusto lavorare all’estero mettersi qualche soldo da parte e farsi un bel viaggio, meritato e sudato, o visto che i genitori ti danno i soldi, viaggi ugualmente e ti diverti fregandotene di lavorare… se tu avessi una rendita cospicua avresti lavorato ugualmente? saresti sempre la persona che sei ora ? vedresti la vita sempre così ?

    1. Gionata Nencini ha detto:

      Che dirti Adrian. Se avessi avuto più soldi non sarei incappato in quei problemi pratici della vita che ti fanno rabboccare le maniche nel momento del bisogno.

      Forse mi sarei seduto sul mio agio ed ozio e non avrei nemmeno pensato di partire, perché comodo nel mio mondo consumistico.

      Ma non é sempre detto che chi é di famiglia buona, sia educato al consumismo.

      La mia ex, vive da sola e studia lontana da casa e si guadagna il pane lavorando.

      Il padre é la porche, altre due auto, casa al mare e non fa mancare niente alla famiglia.

      Non si sa mai!

      Se avessi avuto i soldi PER NON LAVORARE chi lo sa. Non sono qui per fare l’eroe. Forse invece di lavorare avrei fatto altre cose.

      1. Mino ha detto:

        Una delle mie fantasie ricorrenti è vincere 100 milioni al super enalotto, vendere tutto quello che ho, andare a fare il barbone giramondo e finanziare opere sociali dove vedo che ce n’è bisogno.

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