Gionata = FAVA!!!!
Arrivo a Santiago di notte, ore 23.
Sono partito da San Luis troppo tardi ed alla dogana mi hanno fatto perdere un sacco di tempo.
La familiarità della città però mi da un certo sollievo e cerco l’indirizzo di Paola, che mi ospiterà per un po’ mentre cerco casa /lavoro.
Svolto a destra, sinistra ed arrivo all’indirizzo che ho scritto su di uno scontrino usato.
Parcheggio la moto davant al portone, allucchetto la borsa serbatoio e sento:
Signore?
…
Signore?
Mi volto ed un uomo mi si fa vicino con in braccio un neonato avvolto in una coperta di pila. Il bambino dorme.
Signore scusi il disturbo è che vendo fiori, la dopo la rotatoria, ce l’ha presente? vengo i fiori ed il bimbo è malato ha la bronchinte, e la farmacia, la medicina, vendo i fiori, e la medicina costa 23000 pesos e il bambino ha la bronchite ed è malato e…
Davvero, mi scusi, ma non ho capito niente.
Si accorge che sono uno straniero e ripete il tutto lentamente, mostrando un blocchetto di banconote che estrae dalla tasca e ripetendo
Vendo i fiori, la ripago in fiori signore.
Non importa che mi ripaghi in niente – dico io – di cosa ha bisogno esattamente
E’ che il bambino ha la bronchite. Lo tocchi! Scotta, lo tocchi perfavore!
Non voglio toccarlo, ho le mani sporchissime di benzina. Quanto ha detto che le serve?
23000 peses
Eccole 25000.
Grazie, mi cerchi domani la pago in fiori. Io vendo fiori.
Si avvicina la compagna di lui, che mi guarda come chi ha messo in tasta l’ennesimo bottino. Potrei dire loro di andare assieme alla farmacia e comprare quello di cui dichiarano di aver bisogno. O potrei semplicemente dire “no, grazie”. Potrei fare il diffidente. Attaccarmi a 35 euro e RISCHIARE di negare un aiuto ad un padre che per disperazione si mette in strada a cercare qualche donatore.
Fra il fastidio di perdere del contante e la preoccupazione per questo bambino malato, sento di estrarre i soldi dal mio portafogli vinto soprattutto dalla paura di negare un piccolo aiuto a chi potrebbe veramente averne bisogno.
Perchè fossi lui, con un figlio malato e con difficoltà a sostenere il costo della salute in Cile (non è come in Italia qui), mi metteri in strada anche io, alle 23 di notte, ad accattonare.
Non l’ho mai fatto, ma per mio figlio lo farei.
Con i miei soldi in mano, e centinaia di farfugliamenti verbali nella bocca, l’uomo ripete che mi pagherà in fiori e la donna dice che potrò regalarli alla mia ragazza.
Signore, le ho dato i soldi per la medicina. Non perda tempo e corra a comprare la medicina.
Si, si… ha ragione!
E se ne vanno…
La mattina dopo vado in farmacia a comprare una ricarica del telefonino e chiedo al farmacista se una coppia con un bambino, ieri notte, è passata di qui per comprare una medicina per la bronchite del neonato.
A quelli?! Quelli si appostano ad ogni angolo e chiedono soldi a tutti con le storie più assurde.
…
L’altro giorno hanno fatto comprare 20000 pesos di latte ad una signora, poverina. Perchè?
Perchè credo di aver regalato loro 25000 pesos.
Sghignazzano i farmacisti.
Ringrazio per la ricarica ed esco.
Rido anche io. Mi do della fava e penso che ci deve essere un epilogo per gente come quei due.
Un epilogo triste che pesa molto di più di quanto pesassero quelle mie 3 banconote.
Come dice nonna “Buono e cojone”
eh oh……
Hai fatto un’azione nobile, come nobile poteva sembrare la causa, ma purtroppo di “furbetti” ce ne sono in giro molti quì da noi, figuriamoci lì da te dove la povertà e la fame la fa da padrone… L’esperienza insegna e la prossima volta, forse, proporrai loro di andare in farmacia e scoprirai l’inganno.. 😉
diciamo che ho imparato nuovamente qualcosa…
vedila così, hai dimostrato il tuo buon cuore
è che mi spaventa troppo il rischio di non aiutare per la paura di rimetterci dei soldi. i soldi valgono meno della salute..
Tu hai fatto la cosa giusta, loro quella sbagliata, Tu sei un grande, loro zero per il semplice fatto di sfruttare la salute di un bimbo anche con tutte le attenuanti del caso.
Ciao, che il lambredotto sia con te !!
;-P
Ma che fava e fava, hai fatto bene, fregatene di quei pochi soldi. Non hai colpa se hai un grande cuore.