Ho bisogno di una vacanza. Quindi Lavoro!
Vivere viaggiando, la vita te la cambia.
Nel senso che i ruoli a volte si invertono, le disanze si accorciano, la parola casa si sposta con te e gli amici sono lì dove ti fermi.
La casa è dove la parcheggi – dicono
Da quanto viaggio ho trascorso 25 mesi di lavoro in 4 dei paesi attraversati.
- 3 mesi in Giappone
- 3 mesi in Cina
- 9 mesi in Australia
- 10 mesi in Nuova Zelanda
Quest’ anno è stato il Tour di viaggio più lungo che ho mai realizzato e che, aimhè, ha riservato le sorprese più brutte.
- 2005: Tour Transiberiano con 4 mesi di viaggio
- 2006: Tour TransAsiatico con 9 mesi di viaggio
- 2007: Tour Oceanico con 3 mesi di viaggio
- 2008: Tour Pacifico con 2 mesi di viaggio
- 2009: Tour Panamericano…. 1 anno!
E se non fosse stato per i furti, gli incidenti, i sequestri, i guasti, le perdite di equipaggiamento e le malattie, sarebbe stato un anno d’ oro. Perpo a guardarlo bene adesso, è indubbiamente stato un anno pieno di esperienze. Nel male e nel bene.
Parlavo di cambiamenti che Vivere in Viaggio comporta.
La relazione con il tempo, con i soldi, con il lavoro e con le proprie aspettative CAMBIA.
Per esprimerlo meglio mi rifaccio al titolo:
Sono STANCO. Ho bisogno di una Vacanza. Quindi Lavoro.
Esatto gente. Il Lavoro, quando uno viaggia in moto per anni, è la parte più rilassata del viaggio.
È quella parte in cui ti trovi un appartamento, sai esattamente a quanti passi dal letto troverai cibo, una doccia, un bagno, una lavatrice, internet, un supermercato, una fermata del bus, una stazione di servizio, degli amici ecc ecc.
Quando invece sei in viaggio, tutte le cose che fanno parte della routine e delle certezze che ci costruiamo a casa (il cosidetto CONFORT) diventano variabili X. Che sono localizzati in punti X della città X del paese X e che comporteranno un numero X di imprevisti X.
Di fatto è questa ricerca per le cose indispensabili (cibo, un tetto e la benzina) che rendono il viaggio affascinante e pieno di imprevisti.
Però lo rendono anche un lavoro full time che ti porta via pazienza e forza d’animo.
Ed il lavoro meccanico ed ordinario che ci eravamo lasciati alle spalle è una passeggiata di salute!
Non sto qui a descrivervi la mia giornata tipo, però penso che i più acuti sappiano che a dormire in tenda dove capita, le 4 o 5 cose che normalmente si fanno in casa dopo il risveglio, in viaggio non accadono così automaticamente e naturalmente.
Per cui adesso è tempo di RIPOSO.
Mi fermo in Cile per farmi assorbire dall routine. Lavorare nei soliti orari. Andare al supermercato (sempre lo stesso) dopo lavoro. Cucinarmi la cena. Scrivere qualcosa sul pc. Usare il MIO bagno. Usare il MIO letto. Seguire i MIEI orari di lavoro. Percepire il MIO stipendio.
Aspettando che passino i mesi e che questa routine mi faccia diventare pazzo ed ansioso di rimettermi in viaggio.
Perchè diciamocelo. A fare la vita urbana e seguire la routine per più di un anno, c`è da diventare SCEMI.
Il vantaggio però nel svolgere il lavoro per brevi periodi di tempo, fra mesi e km di viaggio avventura, è che la semplicità con cui lo svolgiamo lo rende piacevole.
Piacevole e in grado di stimolare la nostra parte creativa e produttiva.
Il viaggiatore in pausa lavoro è un buon lavoratore ed il datore di lavoro è felice. Questo vuol dire che guadagna bene e che farà tesoro dei soldi risparmiati per viaggiare di nuovo.
Adesso tocca di nuovo a me.
Perchè la moto non è mai stata così in pessima forma e devo pensare in fretta a come darle nuova vita…
Sono qui in Santiago, Cile cercando online appartamenti in affitto e svolgendo quelli che dovrebbero essere colloqui di lavoro.
Il fatto è che, se parliamo di “che tipo di lavoro farò” ho una sorpresa anche su questo tema.
Vi faccio aspettare.
Un abbraccio
Gionata
o gionata, da come hai l’hai descritto bene, dopo questo post non mi lamenterò più della routine o del lavoro
si, però dicevo che dopo 6, 12 mesi di routine c`è da diventare scemiiiiiiiiiiii
Quindi… si diventa scemi comunque!
è un dilemma.
viaggiare è come fare l’amore. bellissima ma ti succhia via l’anima. ogni tanto te lo devi fare da mangiare e quando sei pieno, invece di continuare a mangiare, torni in camera a fare l’amore.
rende la metafora?
Grande Gionata,
il tuo scritto pare un punto (o spunto) di partenza per la scrittura di un libro. Hai descritto la situazione benissimo!!! Nn banale, riflessivo, umorista, semplice, scorrevole… potrei continuare così x un pò. Uno dei + bei discorsi, che poi le cose semplici sn le + difficili da descrivere. BRAVO!
Se vuoi oggi ho uno spunto di riflessione.
Viaggio in moto x passare tempo insieme all’amico del cuore.
Passaggio necessario in Svizzera.
Sorpasso dei limiti di velocità e conseguente recapito multa.
Ecchissenefrega della multa svizzera.
Raccomandata con nuovo importo multa: 750€ o pena detentiva di 10 gg in carcere. Oggi.
Sn un motociclista colpevole e pericoloso… ATTENZIONE a chi mi incontra x strada 😉
E`che ho scritto il post in bagno (il MIO bagno) mentre facevo la cacca (la MIA cacca) e sempre mi escono bene le due cose (la MIA cacca e il MIO post).
750 euro di multa?????
sei un delinquente….
ahahaha il video dice tutto grandissimo…
mi sembra che mi haletto nel pensiero me lo stavo chiedendo proprio questi giorni…
uno: ora che non hai casa ne lavoro dove sei???
due: a me la cosa che mi lascia un po stupito è come sembra che tu possa viaggiare cosi sempre…cioè magari torni fra 10anni ma torni…e mi chiedo poi che fai?come vivi?
ciao
ciao rob
1. sono a casa di una “amica” però sto cercando una casa mia
2. non so, farò una famiglia, metterò su pancia e mi compro una moto….
tanto lo so che vai a fare il baby-toy delle proprietarie terriere cilene!
…con le braghette di pile arancioni!
no, quella veste era solo una cosa che facevo con te, in casa tua la mattina. la sera era batman con i mauquzu o come cazzo si chiamano!
Gionata è da una “amica”!!!
Ora le cose sono due: o ha scritto amica tra le virgolette perché in realtà è a casa di una ragazzona con parrucca, barba, e lunghi peli pubici, oppure finalmente è a casa di una ragazza con cui si trombaaaaaa!!! ahahah Grande Gio, riposati, penso te lo sei meritato, e semina!
sono contenta che anche quest’anno ti sei devertito x l’ultimo dell’anno…
…io sono ststa qui a marzabotto e devo dire che a me piacerebbe molto di + essere via con te ovunque e comunque tranne qui.
ti voglio davvero tantissimo bene
hahaha, per essere un post scritto mentre eri in bagno devo dire che è venuto abbastanza bene e peraltro molto riflessivo, si vede che eri concentrato a dovere ed avevi la giusta concentrazione!!!! hahahaha
Sei l’unico a cui sento dire che per riposarsi e prendersi una vacanza deve lavorare un pò, si vede che ormai è da un bel pò che non vivi più in Italia!!!
Sempre in gamba Gionata!!!
P.S. Ma che lavoro sarà?????
.., grande Gio!! e dacci dentro., che qua è la vera terra selvaggia.., io ho preso ben “3” .., si dico tre multe coi benedetti Autovelox italiani e il più bello che tentando di risparmiare l’oddio delle autostrade che alle moto fanno pagare più di pedaggio di quanto costa la benzina. Ecco che il giorno in cui ritornerai .., se ritornerai, ti dovrai preparare con mooolta pazienza a resistere e subire tutto quello che significa la “vita civilizzata”. E non credere che non siano pochi ad avermi detto cosa sto a fare qua invece che in Argentina, ma un fatto è vero: dove si mette su famiglia si piantano anche le radici.
Tu stai costruendo un zolco lungo tutto il pianeta che sempre sarà ad accompagnarti ovunque tu sia. E questo si è bello!
Anzi: grazie a te per riempirci sempre di nuovi e diversi momenti alla bella quotidianità di queste parti.
Un abbraccione, Uly
Che dire…sei il mio preferito!
non mi è mai piaciuta la dipendenza, i grupponi di amicizia dove sei condannato a fare, le cose per abitudine, e male.
Ho sempre assaggiato di tutto, il sottoscritto; sempre stupefatto da bambino e da uomo. In un corpo di una donna ho visto le dolomiti, patrimonio dell’umanità. Nel volo di un aquila le traiettorie della fede. In un mendicate che sona il violino per strada, un pela per l’umanità,vedi io vedo e stravedo per tutto. Sono emozionato nel vivere, mi riesce ad attrarre anche il puzzo del male che ci circonda, anche la via crucis della sofferenza.
Ma la dipendenza per un uomo libero e terrore,fare lo stesso giro in moto,vedere stesse persone, pensa ascoltare la stessa musica o vedere lo stesso film: la dipendenza è il cancro della libertà.
Mi sembra anche il lavoro è un po’ così siamo dei gorilla in gabbia, che vanno a lavorare per comprare banane, che poi mangiano, più lavorano e più ne mangiano poi;ritornano in gabbia sopra una poltrona con il telecomando. A vedere la giungla per televisione. too…. ecco quello che i nostri politici chiamano crescita. La dipendenza mi affascina,ma è anche la mia rovina; se mi scopro dipendente cerco la fuga,come un evasione dal carcere, pensa dipendere da una donna???be quello lo farei solo per amore, si, “come diceva vecchioni sulla canzone”,per amore, mi piace quel tipo di dipendenza che ti fa piacere anche le cose aberranti. Vedi la tua dipendenza mi affascina, ma sto diventando un vecchietto e mi rendo conto che dovunque andrò trovero me stesso.
l’ultimo dell’anno,Sono andato a ballare e un deficiente a stappato lo spumante, poi lo a agitato a mode gran premio, mi ha mollato la testa, un po’ il vestito, maledetto grassone. con la faccia da maiale come il deo dionisio. Ho pesato adesso vado la. si vado la e gli do un pugno nel naso,poi magari qualche gorilla mi sbatterà fuori, anche questa è un esperienza, pensavo. si un pugno nel naso da maiale. Ma sai: fondamentalmente ho riflettuto in fondo mi aveva mollato la pelliccia, non mi aveva offeso l’anima, ho lasciato perdere. Nel complesso mi sono divertito,ho incontrato una vecchia amicizia femminile divorziata, mi ha fatto un po’ di domande su dove abitassi.
UNA DOMANDA TI FACCIO. SAI L’UOMO ERA LIBERO COME L’AQUILA (è QUANDO VADO IN MOTO NE RICORDO IL PROFUMO)ORA SIAMO DIVENTATI DEI POLLI.COME è POTUTO SUCCEDERE???QUESTA SOCIETà CI METTE IN COMPETIZIONE SI PIù CATTIVI, PER MAGIARE DENTRO LA CIOTOLA DELLE ILLUSIONI. SIAMO ISTITUZIONALIZZATI?
mi rendo conto che il tema della libertà affascina, scatena l’animo romantico, invoglia il proprio io a proiettarsi in un mondo senza frontiere e regole.
…ma, ragazzi, meno ipocrisia e un po’ più di realismo. L’esperienza di Gionata non è alla portata di tutti, e lavorare tutti i giorni nello stesso posto non è da scimmie ma da persone mature e responsabili.
Perchè Gionata non ha fatto questo viaggio a 40 anni? C’è gente che lo fa. C’è gente che si mette in discussione e cambia la propria vita, ma più si va avanti con gli anni più il bagaglio che si deve lasciare è grande e difficile da abbandonare. Quindi dipende dai casi.
Non è facile.
Se per ogni “uomo libero come l’aquila” trovo 10 milioni di uomini che si alzano alla mattina alle 6 per guadagnare 1.000 euro al mese, non significa che siamo tutti una massa di caproni, ma che spesso abbiamo una famiglia dentro quel bagaglio, che non possiamo abbandonare per egoismo.
Si può essere seduti su una poltrona e in pace con se stessi, più liberi di tanti finti-trasgressivi che predicano aquile solitarie e poi si fanno il sabato sera in discoteca.
Senza offesa per nessuno, soprattutto per Gionata che sta facendo un’esperienza unica.
Giorgio scrive. mauro risponde: non sono un ipocrita, ma che ti credi che ho pettinato le bambole fino 37 anni??ma, vedi, credi di aver capito e non hai capito un tubo, sai le multinazionali la globalizzazione, ci anno organizzato tutto, siamo dentro ad un mondo di un colore solo; quello dei soldi.
come vedi sei proprio fori strada, comprati un ktm
e tu comprati una grammatica…
Mi sembra chiaro che ti sei sentito colpito sul vivo, per quanto il mio fosse un discorso generico e l’ultima frase del mio commento fosse abbastanza chiara su questo.
Il tuo commento invece non aggiunge nulla al discorso, se non buttare lì i termini molto cool quali “globalizzazione e multinazionali”, sufficientemente utili a far morire il discorso e completamente fuori tema.
Lascio perdere, vado a lavorare.
Non risponderò ad altri post da te, quindi se vuoi avere l’ultima parola accomodati.
Gionata sei patetico e stucchevole…anche un pochino cazzone secondo me. Hai bisogno di una vacanza? Vivi in vacanza.
Sei forse stanco della tua vita, turista di professione travestito da viaggiatore?
Salutami Barberino di Mugello…. a me andava stretta, come molte delle persone che la abitano.
Dai Gio è solo invidia la mia…poi morivo dalla curiosità di sentire la tua risposta ad un commento sgradevole:-) Divertiti e fa buon lavoro! ti saluto Barberino non appena ci torno e ti mando un abbraccio.
ciao grande
Bella questa riflessione che stiamo facendo tutti insieme!
Personalmente credo che si tratti di sapere cosa significa la differenza tra “Qualità di Vita” e “Livello di Vita”. Sicuramente Gionata è nella seconda categoria.
La stragrande maggioranza della gente (meglio dire quasi quasi tutti!) scopre che si tenta di essere più protetti e l’unico che raggiungiamo è diventare più deboli giorno dopo giorno. Ma Gio non è un genio ne noi stupidi.., nessuno ci insegna fin da piccoli cosa sono le società moderne, quanto frustratti ci sentiremo dei nostri rappresentanti e/o quanto forte è la degradazione delle città grandi o piccole che siano.
La lezione più grande che ci fa vedere in faccia Gio col suo viaggio è proprio nel risultato dell’inseguire una passione nella quale si crede fino in fondo. Lui è partito senza sapere se sarebbe arrivato e crede nelle persone anche prima di conoscerle.
Poi.., e ci vuole sempre, c’e l’adagio che dice: La fortuna è sempre accanto il viaggiatore. In quelle stesse strade che percorre ora Gio a me è toccato rimanere con la moto a catena tagliata nella tarda notte a più di 100 km della prima città.., oppure (per fortuna viaggiando con amici) scoprire che è chiuso il benzinaio dove sarei dovuto rifornirmi e rimanere proprio a secco.
Ora ho con me la Vespa e la Caponord (nona moto) e sulle strade ho visto di tutto.., ma mai come in latinoamerica – per esempio – guidatori di motorini fatti a pezzi dal camion di turno o incrociare veri e propri alluvioni e/o sentire il brucciore del freddo nelle mani.
Tutte queste cose sono quelle che si subiscono ma il sapore più bello è proprio l’attimo dopo quando sai di avercela fatta e diventa una storia – vera da raccontare.
Di queste Gio ci ha riempito e così ci ha regalato anche tante finestre da dove entra aria pura di un tipo che, se non fosse per il sito web, non avremo mai sentito.
Forse ci fa bene riflettere un po’ su queste cose che, solo per adesso, non abbiamo a portata di mano.
Sei un grande Gio!!!
Lampsssss,
Uly
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“E se non fosse stato per i furti, gli incidenti, i sequestri, i guasti, le perdite di equipaggiamento e le malattie, sarebbe stato un anno d’ oro.”
Favetta forse tutte queste cose “negative” sono successe proprio per farti capire che forse era proprio arrivato il momento di prendersi una pausa…troppo spesso non ci va di vedere ciò che ovvio…
ti amo…ti ammazzo…
Ma che vacanza e vacanza, lavativo, vai a lavorare.. Ops, vuoi andare a lavorare per farti e goderti una meritata “vacanza di lavoro” ??? Ma si fai bene a prenderti un attimo di riposo mentale e fisico e poi la tua moto ha bisogno di cure per poter proseguire più e meglio di prima il grande viaggio… Fai bene a riprenderti quella vita che per noi e la quotidianità e che vorremmo far volentieri a cambio con la tua.. Certo che se però ti fermi ora ce lì da te è ncora estate, mi sa che ci resterai parecchio fermo a meno che non ti rimetta in viaggio col freddo.. Però il problema ora è questo.. Ed ora che faremo noi a casa, ingordi di avventura e novità dal sudmerica?? Non ci scriverai e ti filmerai mentre fai la spesa, cucini o vai al cinema?? E no e che cazzo, questo già lo facciamo noi.. :-)Inventati qualcosa per tenerci ancora attaccati a questo sito che personalmente controllo tutti i giorni da quando prima di Natale ti ho scoperto.. Ciao Roberto
non ti preoccupare, ho un botto di idee che non vi annoieranno…….
;-P
E se ti presentassi come volontario alle autorità cilene per andare ad aiutare la popolazione di Haiti?? 🙂
Uè non sarai mica partito davvero e subito?? 😉
no no, pe che stiamo ancora utimando la costruzione della casa per il progetto umanitario iniziato in bolivia. arò li ra qualche mene con la mia famiglia…
Gionata perdona ma io non parlo italiano cosi te parlerai in inghlesi…
I) can only have the faintest idea of what you have endured all this time. I’ve not been fortunate enough to travel on motorbike for longer than three weeks and can say that it isn’t always nice and glamorous.
For someone like you to resist for so long means necessarily that you are a very tough guy. For me you don’t need to justify yourself for wanting a time out. You deserve it.
In fact you are an inspiration for all of us that follow you journey at home or at the office on the comfort and safety of home.
I don’t believe that your decision is final. You may come back home for a while but i’m sure you’ll be back on the road again sooner or later.
You not only have been infected by the travel bug but you have rather become chronically hill of that disease.
If you happen to come back to Europe any time soon and you’d like to come down for a few days to Portugal just give me a call.
I’d be honoured to have you as guest only to hear telling your stories…
Ciao Antonio