A me di Familia Feliz e degli orfani che vi trovano rifugio, mi importa davvero.
Non volevo aspettare un anno prima di dedicarmi interamente alle attività svolte. Volevo invece donare il mio contributo a prescindere dal tempo che avrei trascorso qui.
Spesso mi chiedo se 3 mesi impiegati nel volontariato siano in grado di trasformare un persona in “una buona persona”, ma attendendo la risposta,
preferisco concentrarmi su quello che farà del mio contributo qui, un luogo migliore per questi bambini.
Ma cosa faccio qui in Familia Feliz? E come dono il mio contributo?
Prima di tutto il risveglio.
Solitamente alle 5 del mattino. Incontro nella CASA GRANDE con gli altri volontari, con i quali preghiamo, cantiamo e studiamo un libro sull’educazioni dei bambini, per confrontarci su i valori che animano l’educazione che impartiamo in ogni classe.
Lo studio termina dopo 30 minuti.
I volontari addetti alla cucina iniziano a preparare la colazione e chi no ritorna nella rispettiva stanza per ripetere lo studio con gli studenti di cui è responsabile.
Quella nella foto è la mia stanza. Si vede l’armadio (rete da materasso dove appendo i vestiti). Si vede la zanzariera e la scala di legno che ho costruito per accedervi. Divido la CASA DI LEGNO con Jerry e Steve, due volontari e siamo responsabili di 4 degli studenti di prima media: Jose Luis, William, Edwin e Juan Carlos. Sotto la mia stanza c’è il bagno e la cucina, che si intravedono.
Dopo lo studio di libro con gli studenti della CASA DI LEGNO, è tempo di farsi una doccia. L’acqua è fredda, in quanto incanalata dal fiume, di cui beviamo l’acqua tutti i giorni.
Magari alle 6:30, quando manca la luce, è ancora difficile concedersi una doccia gelata, ma quando il sole sorge e il tetto del bagno si trasforma in un’alba mozzafiato, farsi una doccia diventa qualcosa di unico.
Nei momenti liberi di tempo, alcuni volontari vanno a correre per una mezzoretta, per non dimenticare l’esercizio fisico. Gli studenti li seguono o iniziano a fare i compiti assegnati i giorni prima durante le ore di lezione.
A giorni alterni, abbiamo anche un orario per la pulizia. Laviamo le parti in comune della CASA DI LEGNO due per volta. Il mio turno è il giovedì, con Edwin, uno degli studenti più grandi.
Laviamo il bagno, la cucina e spazziamo il pavimento.
Alle 7 la colazione è pronta.
Chi prepara la colazione si occupa anche di lavare i piatti. Solitamente nella CASA GRANDE, serviamo la colazione per circa 35 persone (orfani e volontari) mentre gli altri 25 mangiano nelle rispettive case con le famiglie che adottano.
Sono per questo presenti:
LA CASA GIALLA, con 8 bambine ed una famiglia messicana che le adotta.
LA CASA A MATTONI, con 6 ragazzini, un bebè e la famiglia boliviana che li adotta.
LA CASA DI TRACY, con 4 bambini ed una madre statunitense che li adotta.
LA CASA DI LEGNO, 4 ragazzi e 3 volontari (noi).
Alle 7:30, fino alle 8, do ripetizioni di inglese a due dei miei alunni di inglese. A causa del continuo cambio di volontari e del livello di preparazione diverso per ogni studente, mi sono reso conto che Luis e Renate avevano bisogno di iniziare dall’alfabeto ed il verbo TO BE e TO HAVE. Pongono così tanto entusiasmo nell’inglese che è un piacere dare loro ripetizioni così presto al mattino.
Ore 8, iniziano i lavori.
Io sono il responsabile dell’officina attrezzi e riparazione. Quando sono arrivato, molti degli attrezzi erano spaiati e rotti o venivano dimenticati nel campo dai bambini. L’accesso all’officina era libero e senza chiave e l’ordine era la PRIMA COSA CHE MANCAVA.
Ho pensato che se i donatori che finanziano l’acquisto di questo materiale vedessero in che stato sono, smetterebbero di aiutare e così mi sono proposto di riordinare l’officina, riparare gli attrezzi rotti ed organizzare il tutto affinché i bambini ed i volontari imparino a responsabilizzarsi ed essere riconoscenti per quello che ricevono dai donatori.
Così adesso c’è un’officina di riparazione. Un magazzino con utensili e ricambi. Un banco di lavoro. Un generatore che RI funziona. Un impianto elettrico solare a 24 V che alimenta un Inverter 12 – 110 e chissà, presto ci saranno anche degli utensili nuovi.
Ma entriamo in dettaglio. Ecco alcuni dei lavoretti che ho eseguito in questo mese:
- Istallazione pannelli solari
- Istallazione batterie solari
- Istallazione inverter
- Costruzione ponte
- Costruzione banco manutenzione macete
- Riparazione generatore a benzina
- Creazione tabelle manutenzione motori e per ritiro attrezzi
- Inventario ricambi e utensili funzionanti
- Riparazione 10 zappe, 5 picconi, 5 martelli, 2 lime rotanti, 1 trapano, 1 panca, 2 sedie
- Manutenzione furgone: cambio olio, cambio giunti trazione 4×4, cambio liquido refrigerante, riparazione parafango, saldatura bull bar al telaio
- Manutenzione macete e numerazione
- Riparazione finestra stanza studentesse e zanzariera CASA GRANDE
- Saldatura e riparazione porta batteria camionetta grande
- Riparazione galleggianti bagni CASA GRANDE
Insomma, ci lavoro ce n’è sempre tanto da fare e mi tiene occupato dalle 8 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18.
Come la colazione, anche il pranzo e la cena vengono consumati nella mensa della CASA GRANDE. A volte siamo 35, altre siamo 55. Dipende dal giorno.
Mangiare tutti assieme è sempre un momento di grande interazione e confronto fra alunni e volontari.
Nascono amicizie ed iniziative per l’intrattenimento degli ospiti di Familia Feliz. A volte vediamo un film in DVD sul portatile di uno dei volontari o cantiamo in coro con le due chitarre acustiche.
In alcuni casi i volontari consumano i pasti al piano superiore per riunirsi e discutere alcuni punti sull’organizzazione dell’orfanotrofio e miglioramenti dal punto di vista scolastico e spirituale.
C’è sempre molto da fare e tutto quello che facciamo dalla mattina alla sera, è dedicato all’auto sostentamento di Familia Feliz ed all’educazione dei bambini.
Nelle ore libere o le mezz’ore libere del giorno, ci si può dedicare al riposo, alla pulizia della propria stanza, alla conversazione con gli latri volontari o studenti, al gioco (calcio e pallavolo sono i più gettonati e a me tocca pure tenere alto l’onore italiano quando entro in campo ).
Gli studenti possono mettersi in pari con i compiti per casa o, nel mio caso, che lavoro per la maggior parte del tempo con diesel, benzina, grasso, terra, polvere e segatura, meglio prendersi un’ora e fare una bella LAVATRICE.
Quello che mi piace di questa realtà, è la sua semplicità. Perfino lavare i vestiti è un lavoro. Non abbiamo lavatrici, lavastovigle, playstation, telefoni, televisori e la notte usiamo le candele.
Se stai in silenzio, sotto le stelle in compagnia di altri volontari, puoi sentire le rane che gracidano o le scimmie che saltano da un ramo all’altro.
E’ un posto magico, questa Familia Feliz. E sono grato di poterla mostrare un po’ anche a voi.
Perché a me importa davvero che possiate capire quanto fortunati siamo in confronto a questi bambini.
Un abbraccio
Gionata Nencini
ps. vi presento i miei due amichetti: la tarantola che mi sta sempre ad osservare mentre lavoro nell’officina ed il ragno gigante che dorme sopra la mia zanzariera.
Me alegra mucho saber que estas contento…animo, fuerza y cuidate de esas arañas jajajajajjaa…
Ottimo lavoro Gionata, spero che tu riesca a trasmettere a quei ragazzi un po’ del tuo spirito e della tua generosità che sicuramente li renderà persone migliori di quelle che li hanno abbandonati, picchiati ecc.
Continua così e quando hai tempo tienici aggiornati sul tuo lavoro a Familia Feliz(sicuramente un po’ più felice da quando ci sei tu 😛 ).
Ciao
David M.
UrKa ^_^
da non-motociclista ti sei trasformato in non-missionario hehehe
auguri per il tuo nuovo cammino spirituale di espiazione dei tuoi (molti) peccati carnali hehehehe
prega prega molto perche hai molto peccato
cio cio
😛
Ciao, sono Ivan…ti ricordi di me? vado al dunque, per quanto riguarda potabilizzare l’acqua ci sono alcuni prodotti molto semplici e di facile utilizzo per rendere l’acqua potabile, almeno quella che si trova in tavola nelle ore di pranzo, ci sono delle caraffe filtranti che fanno tutto da sole con appositi filtri, tipo per esempio queste qui su http://www.brita.net, non voglio fare pubblicità, non sono un parente del propietario, ma nella ricerca di risoluzione del problema mi sono imbattuto in questo sito che mi sembra lavori anche con l’unicef, quindi visto che come sempre alla fine sarà sempre un problema di soldi, vedi se ti può essere utile questa soffiata. ciao e aspetto ancora una tua risposta dal 21 luglio…
Grande Gionata.., e poi dici che non hai imparato nulla di meccanica! ?
😛
.., però il più bello è vedere che di ogni passo c’è sempre l’opportunità di arricchirsi personalmente e spiritualmente.
A prestino,
Uly
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Ciao Gionata ,
sono molto contento che tu ti trovi in quella missione , poiché é esattamente della mia chiesa ( Chiesa cristiana avventista del settimo giorno ).
Comunitá per la quale io sono missionario.
Quando lessi che al mattino leggiete un libro sulléducazione , mi é subito venuto in mente principi di educazione cristiana , (in inglese il titolo é solo education) di E.G.White … una delle pioniere del nostro movimento (1884).
spero ti trovi bene , e possa respirare un buon clima, nella missione di nostro Signore , il quale ci ha mandato a tutti i popoli a portare conforto, pace e speranza… possa tu portare nel tuo cuore il desiderio di servilo, in qualunche cosa farai nella tua vita…
“Tutte le cose cooperano al bene di coloro che amano Dio” Romani 8:28
Il Signore non ci chiede null´altro che confidare in lui, arrendendo il nostro egoismo , e permettendogli di cambiare il nostro cuore ed i nostri pensieri , di modo tale che siano pronti per quando lui ritornerá .
Amen
complimenti Gionata, è un’esperienza meravigliosa, grazie ce ce la racconti.
tutto fanastico a parte…i ragni! Li odio, mi terrorizzano e non potrei mai sopravvivere con quei due mostri che mi guardano e vogliono mangiarmi!!! 🙂