Newsletter 1/09: Tour Panamericano
Grazie a Zoltan Barothi per le 50 euro donatemi!
Ciao Viaggiatore!
Questa é la prima Newsletter del 2009 che ricevi come sintesi dell’ultimo mese di viaggio compiuto. Ma veniamo subito al dunque!
Partenza: 22/1/2009
Da: Buenos Aires, Argentina
Km percorsi finora: 9457 (di cui 2000 su sterrato)
Paesi toccati: Argentina, Cile
Guasti avvenuti finora: problema consumi, foratura ruota posteriore, smarrimento materiale camping
Soldi spesi finora: 450 euro (350 per benzina e moto, 100 per cibo)
Pasti principali: panini a pranzo e riso o zuppa a cena (cucinate con fornello a gas)
Pernottamenti in albergo: 1 (offerto, Rio Grande)
Pernottamenti in tenda: 10 (gratuito, nella natura)
Pernottamenti da CS: 0
Pernottamenti da abitanti del posto: 11 (Daniel, Silvana, Zulma, Mirella, Muratori)
Pernottamenti camping attrezzato: 5 (70 pesos, Perito Moreno)
Pernottamenti camping gratuiti: 4 (camping municipale, El Calafate)
Trasporti alternativi: Ferry (Cile, Stretto di Magellano)
Donazioni ricevute: 425 Euro (Tommaso Cazzaniga, Marco Titton, Stefano Santella, Sonia Prandini, Luca Massarelli, Lorenzo Cerri, Christian Rota, Damiani Francesco, Filippo Falli, Zoltan Barothi)
Questo primo mese di viaggio del 2009 é stato per me come una crisi di coppia dopo 4 anni di fidanzamento.
Io e la strada. La strada ed io.
Sono partito da Buenos Aires con la voglia di restarci ed ho detto “ciao” alle persone a cui avrei voluto dire “a domani”.
Mi sono spesso chiesto il motivo di così tanta ed inaspettata demotivazione iniziale al Tour Panamericano.
Ho pensato fosse “l’abitudine” o “il disinteresse”.
La risposta é arrivata ad Ushuaia, a casa di Daniel, che mi ha ospitato in casa sua pur non conoscendomi.
Trovare stimoli nel viaggio, mi é risultato più difficile, perché il Sud America Argentino risulta assai più accessibile e praticabile di molti altri posti in cui ho viaggiato.
La cultura e la lingua qui, sono simili alla nostra per l’80% (contro il 5% in Russia ed Asia).
Imparare a comunicare qui, non é un’Avventura, ma una questione di orecchio!
Le Rute principali sono intasate da motociclisti stranieri, che ritrovi nelle stesse stazioni di servizio e nelle stesse città. Le persone del posto, inoltre, non subiscono il fascino di questi visitatori di passaggio, cui raramente interessa parlare castigliano. E mentre di notte, moto e motociclisti spariscono nelle stanze di hotel a 5 stelle, il giorno dopo gli stessi spazientiscono davanti alle lunghe code che si creano in dogana.
L’Argentina é la puttana dei motociclisti.
Immagino che il Viaggio, finalmente, abbia cambiato pure me!
E adesso che ho praticato per 4 anni quella solitudine che tanto amo, cercandola in ogni angolo sconfinato della Siberia, dell’Indocina e dei deserti Australiani, sento di aver maturato un senso umanistico più forte di prima.
Desidero dedicarmi principalmente al contatto ravvicinato delle persone che abitano il paese in cui Viaggio.
Così se prima cercavo il contatto con me stesso e la natura, adesso cerco il contatto degli altri.
Se prima avevo sempre un motivo per ripartire l’indomani al sorgere del sole, adesso cerco una scusa in più per restare ed apprendere che ciò che mi circonda sono attimi di pura vita.
Sono grato a Daniel, che é stato il primo ad ospitarmi facendomi scoprire una nuova filosofia di viaggio.
Non é il CouchSurfing e nemmeno il camping libero. E’ semplicemente per me una nuova prova con cui capire me, gli altri ed il ruolo che questo meccanismo di interazione tra persone, ha nella mia vita.
Piantare la tenda lì dove non c’é nessuno che disturbi, adesso mi appare meno Avventuroso di quanto lo sia stato nei passati 4 anni.
Quando invece scendere di moto, bussare ad una casa e chiedere a chi apre la porta: “Salve, sto viaggiando da solo e vorrei fermarmi a casa sua per la notte. La disturbo?”, mi entusiasma a tal punto da non farmi dormire la notte.
Ed in questo primo mese, così facendo, sono nate amicizie, storie amorose, avventure ed ho visto con i miei occhi quello che é il cuore di questo paese, entrando nelle case di chi lo abita.
E quell’entusiasmo si manifesta di notte, quando sotto le coperte di un letto che non é il mio, non riesco mai a dormire se non dopo aver pensato e ripensato al senso di tutto questo meraviglioso luogo che é il mondo a cui possono avere tutti accesso. Viaggiando!
Questo viaggio é SI accessibile a tutti. Questo viaggio é SI alla portata di tutti.
E se glielo concederete, cambierà l’idea che avete di esso, anche a voi.
;-P
Un abbraccio.
Da casa di Zulma, la benzinaia a cui ho chiesto ospitalità, El Bolson, Argentina.
Gionata Nencini
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Ciao Gionata, sono Ivan. Dopo tanto tempo ho deciso di scriverti, soprattutto dopo questa tua riflessione che trovo la più bella, convinta, entusiasmante conclusione a tanti dei tuoi pensieri e ti confermo che da te mi aspettavo proprio questo. Sei la mia parte nascosta, ti ammiro molto, non mi vengono più i classici pensieri prendo tutto e scappo…ci sei già tu ormai che lo fai così bene che mi sento ok solo leggendo il tuo diario quotidiano. Ti auguro che tutti i tuoi problemi meccanici si aggiustino, io ho la sorellona della tua Transalp, un’Africa Twin del ’92, e so cosa significano certi acciacchi. La valanga delle cose storte della mia vita trova una pausa quando accendo il pc e clicco tra i miei preferiti…partireper…attualmente sei il mio mito…ciao. Ivan
Grazie Ivan per le parole e per il supporto.
Io cerco solo di non fare distinzione fra la PERSONE ed il PERSONAGGIO, che vorrei tanto fossero LA STESSA PERSONA.
Ovvio che in quanto tale, i pregi ed i difetti, i punti di forza ed i dubbi, si alternano in maniera più umanamente imperfetta che non fra le pagine di un libro romanzato o di un blog di chi scrive PER NON ESPORSI AL GIUDIZIO DEGLI ALTRI.
Io qui cerco sopratutto di dire cosa penso e chi sono.
Che piaccia o no, non importa.
L’importante é che sia la manifestazione della mia presa di posizione.
Ma quando questo piace e tu ed altri me lo fanno notare, io sono una persona un po’ più felice.
Un abbraccio
gionata
ciao tesoro e mio unico amore,
come va?
spero di fare bene questa volta…
ti seguo sempre e mi piace sapere che ti va bene.
ricordati che io ci sono sempre e che ti penso molto.
ti voglio bene da morire…
elisa marzabotto
ciao elisa, ce l’hai fattaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ti amo.
piano
ti adoro e ti vorrei sentire tanto e sempre…
e dove mi vorresti sentire?
dillo!!!!!
;-P