Si riparte.
Ho il corpo ancora tutto d’un pezzo e sono carico. Mi faccio un gelido bagno nel fiume e mi rivesto in fretta per poi montare in sella. Il cielo è grigio e non è caldissimo per cui posso godere di qualche ora di freschezza. Passo a salutare il signore di ieri che sta già lavorando ed è contento di vedermi tutto di un pezzo. Il ritmo è serrato, ho come voglia di andare andare andare e macino km a passo moderato ma costante, arrivando prima alla prossima città più vicina dove faccio colazione, lavo la catena e la ingrasso bene e copro un litro d’olio motore in più per i rabbocchi futuri.
A colazione un paio di tortillas con formaggio ed un caffè non tanto buono ed avanzando evito con slancio un paio di posti di blocco, con la solita manina che fa ciao con la mano.
Non mi avrete mai!!!!!!!!!!!!!
Poi una brutta sorpresa. Finisce l’asfalto e non sarebbe un problema visto che ho sempre preferito lo sterrato e monto comunque gomme da off. il problema è che questa moto ha troppo peso e nei km passati di off ho notato quanto le vibrazioni incidano sulle staffe delle borse, la sospensione ma anche la catena per cui cerco di evitare il più possibile l’off. La cosa brutta è che la strada è bruttissima, ci sono buche enormi ovunque, avvallamenti che fanno piombare la moto in basso e risalire con degli stonfi che mi entrano fin dentro la spina dorsale.
Faccio almeno 1 ora con la bocca che sbava bestemmie ad ogni secondo, facendo prendere un notevole spavento a chi mi vede arrivare.
Ennesimo posto di blocco che per l’incazzature con la strada e la vita ignoro a piè pari ad una velocità forse un po’meno gentile e quando penso di averla scampata trovo davanti a me su un rettilinea 5 poliziotti armati di fucili giganteschi che si piazzano nel mezzo di strada a mani alzate per fermarmi.
Puttana miseria, e pensare che qui lo sterrato era liscio e battuto
Mi fermano ed io sono alterato e rispondo male ad ogni domanda, insinuando cose quando alla fine loro solo volevano fare un richiamo. Ma visto che me la gioco male fin dall’inizio il signor Muñoz mi dice
Le facciamo una multa per non essersi fermato al posto di blocco precedente. Ci hanno chiamato i poliziotti di turno dicendoci di detenerla
con un suono da transformer monto la faccia di pesce – guardi! voi avete preso l’iniziativa, vi siete messi in mezzo di strada e mi avete fermato ed eccomi qui, moto ferma e documenti in mano, ma se là dietro nessuno mi fa un cenno o niente io continuo, scusi eh!
Mi guardano con una faccia da chi si sente rimproverato e chi sta per riprendere in mano la situazione per farmi capire che a comandare qui sono loro
insisto – nel mio paese i posti di blocco non sono così. I poliziotti mettono fuori una paletta rossa, ti fanno accostare e ti fermano, cos’è che non ho fatto bene prima?
Deve andare a 20 km/h e aspettare per un segno dei colleghi
Lo stesso segno che mi avete fatto voi?
Si
Eh ma loro non mi hanno fatto nessun segno eh, mica per cattiveria però se non mi dicono di fermarmi io continuo.
La bevono e quando gli chiedo se mi regalano uno dei loro fucili si mettono a ridere e sono salvo. Chiedo quando finisce lo sterrato e mi rassicurano dicendo che manca poco ma scopro che il pezzo brutto deve ancora arrivare e che il repertorio di moccoli che ho gridato nell’ora precedente è solo la prima metà.
Arrivo poi all’asfalto e continuo fino alla città di Trujillo che ha la spiaggia ma sembra un posto dove non viene nemmeno un turista, al contrario delle mie previsioni. Ho un posto di blocco davanti e questa volta mi fermo subito, con faccia d’angelo. Il tipo è amichevolissimo e mi da il benvenuto a Trujillo. E’ l’ora di pranzo ed ho una fame tremenda. Poi ci sono state le elezioni e voglio sapere come è andata.
Trovo un ristorantino sulla spiaggia con wifi e mangio mentre ho le mani sul laptop, un casino non indifferente. Mentre litigo con mia madre e la mia ragazza di cose personali scopro anche che non si sa niente dell’elezioni per cui pago, chiuso il pc e torno alla moto e
TADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA – bucato la ruota posteriore
Ho ancora con me la camera di ricambio per il posteriore per cui non mi dispero più di tanto e gonfio la ruota per spostarmi in un posto più adatto, diciamo un gommista. Queste Heidenau Scout K60 sono durissime e le sconsiglio vivamente per i viaggi in solitaria perchè togliere la gomma con i ferri da moto è un’impresa difficile. Mi piazzo nel parcheggio esterno del gommista, smonto la ruota per passargliela ai ragazzi che lavorano lì, ma mi si avvicina il proprietario che dice:
Visto che lei è un turista, le ripareremo la gomma, laveremo la moto ed ingrasseremo l’ammortizzatore gratuitamente!
Dice davvero?
Si
Grazie!
Manuel, il proprietario dice che Trujillo ha del potenziale ma il governo non la promuove e quindi non vengono molti turisti. Nel suo atto verso di me spera che io parli bene della sua città e aiuti a portare un po’ di interesse attraverso il passa parola, cosa che gli garantisco che farò non appena parlerò di lui sul mio blog. I lavori finiscono in mezz’ora con la camera d’aria che è stata squartata da un chiodo e la camera d’aria di riserva che mi salva il culo.
La moto adesso pulitissima è pronta a ripartire, ma sono quasi le 18 e so che guiderò poco. Purtroppo però quel poco che guido per allontanarmi da Trujillo mi porta in una zona dove non c’è niente e, fermo ad una stazione di servizio per un pieno ed un caffè, decido di arrivare fino a dove pensavo anche se è notte. La moto risponde bene, la luce della luna + i fari rendono le curve davanti a me una piacevole pista scusa sulla quale scivolare morbidamente, per niente infastidito da ostacoli e buche. Arrivo nella città (non ricordo il nome) alle 22, scopro che è gigante e per niente raccomandabile per accamparci e in attesa di un input vado a cenare in un posticino gestito da un Messicano.
Converso con lui dei km che percorrerò nel suo paese di origine e poi chiedo qualche dritta su un luogo per accampare qui. La zona però è pericolosa e famosa per la violenza notturna per cui tralascio l’idea di trovare qualcosa nei paraggi e me ne vado in cerca di un’ispirazione. L’ispirazione non arriva, ma appaiono da lontano 3 poliziotti ad un posto di blocco. Davanti al posto di blocco c’è un campo verde con qualche albero e secondo le indicazioni dei presenti, il posto di blocco è un operativo delle 24h per cui mi consigliano di mettere la tenda più in là e stare tranquillo visto che loro staranno vigilando.
Accetto con un 25% di dubbio rimasto perchè se questi 3, dopo il cambio di turno non avvisano i colleghi che dormo qui e, per qualche strana emergenza devono andarsene, mi lasceranno solo a dormire in uno dei posti più pericolosi della città.
Speriamo bene insomma via….