Meglio tardi che mai.
In questa Newsletter troverete anche il video della settimana che sono riuscito a fare, per rimettermi in pari assieme al video della Newsletter 5 e la Newsletter 7, presto pubblica.
Il mio ingresso in Centro America e più precisamente a Panama ha segnato la fine del grigiore trovato in Venezuela, ma ha per un attimo presentato qualche difficoltà in Panama City a causa di un kit catena, corona, pignone che non sono riuscito a trovare.
Motivato dai lettori a continuare anche se la corona sembrava una stellina ninja, sono riuscito ad arrivare a Bocas del Toro dove me la sono presa comoda ed ho goduto delle spiegge caraibiche che non avevo mai visto in vita mia.
Ma Panama mi si è presentata estremamente bella, esotica e suggestiva dai suoi primi km, quando sono entrato nelle province di Kuna Yala, Darien e tutte le altre attorno al Lago Bayano o la jungla che separa Colombia da Panama. Volevo vedere se esistessero vie alternative, ma oltre il ponte sospeso che separa Yaviza dalla jungla, non c’è veramente più niente se non l’ignoto e la sensazione di mettersi in una terra popolata da narcotrafficanti e pericoli di ogni tipo.
Ci sono ancora comunità indigene, si vestono ancora come un tempo, parlano le lingue di un tempo e vivono come un tempo, con la pesca, l’agricoltura e l’artigianato.
Mi è piaciuto subito il Panama anche con i suoi contrasti. Ultramoderno, ricco, lussuoso ed eccessivo nella capitale davanti al mare, povera e disordinata ai suoi dintorni ed anche fuori dalla capitale. Due facce della stessa medaglia, ma la bellezza rimane.
Sono così risalito, molto avvilito, verso nord e dopo il problema dei ricambi mi sono appoggiato al parere di Max e dei lettori per capire quanto grave fosse la situazione del kit. Convinto e spronato a non cedere, sono arrivato in un solo giorno sulla costa Atlantica, ho preso il traghetto e, come vedrete dal video e dalle foto, me la sono presa comoda, godendo del sole, le palme, l’acqua cristallina, un mojito e la compagnia di una artigiana italiana assai singolare con cui ho condiviso qualche ora prima di andarmene da questa isola un po’ surreale.
Continuo verso nord e se tutto va bene domani entro in Costa Rica, dove dovrei trovare i ricambi che cerco.
Speriamo….