[Video] Settimana 15 e 16 (India e Nepal)
Paesi attraversati: 18
Chilometri percorsi: 29.000
Dopo due settimane nel limbo dell’incertezza, stamani ho finalmente ricevuto la conferma definitiva e ufficiale dalle autorità thailandesi. Con questo comunicato il mio viaggio subisce un cambio drastico ed ecco di seguito gli sviluppi delle prossime settimane.
MYANMAR
In Agosto, durante i km che percorrevo sulla Karakorum Highway (settimana 11) ho preso contatto con il Tour Operator che, per 800 USD a testa, avrebbe permesso a me e altri 3 motoviaggiatori di entrare in Myanmar il 5 Ottobre ed attraversarlo in 7 giorni fino al confine con la Thailandia, paese in cui saremmo entrati l’11 Ottobre.
Da quel momento in poi avrei raggiunto Bangkok, organizzato la spedizione della moto e sarei volato a casa, dandomi tutto il mese di Ottobre per svolgere queste operazioni.
Da Agosto a oggi, per motivi burocratici che dipendono dal governo, dall’esercito, dal ministero dei trasporti e del turismo, il nostro ingresso non era stato confermato al 100%, ma dopo settimane di attese e incertezza, la responsabile del tour operator ci ha confermato che la situazione degli ingressi di veicoli stranieri si era stabilizzata e ci ha inviato il permesso per ottenere il visto in consolato. Mi ero recato al consolato del Myanmar a Nuova Delhi ed effettivamente senza questa lettera il visto per ingressi terrestri su mezzo straniero non viene nemmeno preso in carico.
THAILANDIA
Una volta entrato in Iran (settimana 9) ho saputo che la Thailandia aveva stravolto completamente le regole di ingresso per i veicoli importati. Nel 2006 ci ero entrato senza problemi, realizzando le pratiche in dogana in 5 minuti. Oggi, per motivi che sembrano da attribuire ai frequenti incidenti stradali da parte di turisti cinesi su mezzi propri e non coperti da assicurazione (o dal desiderio della Thailandia di applicare le regole del Myanmar, facendo diventare l’ingresso nel paese da parte dei veicoli stranieri un vero e proprio business turistico), per entrare è necessario richiedere con almeno 30 giorni di anticipo il permesso, che prevede di farsi validare una lettera dal consolato italiano, stipulare un’assicurazione, dichiarare il proprio itinerario e pagare una somma che si aggira sui 300 USD.
Consapevole di questi requisiti ho fatto la mia richiesta assieme agli altri 3 motociclisti con cui avrei attraversato il Myanmar e dopo giorni di attesa è iniziato un lungo silenzio della persona che, via mail, ci avrebbe dovuto rilasciare il permesso per l’ingresso in Thailandia.
Questa mattina ci è stato confermato che, a causa di repentini e continui cambi, la nostra richiesta non verrà approvata prima di fine Ottobre. Questo non solo invalida le date richieste per il tour in Myanmar (che per essere posticipate richiederebbero un periodo di lavorazione e approvazione di altri 30 giorni) ma posticiperebbe il mio rientro in italia a metà Novembre, oltre il mio tempo disponibile.
Ho infatti degli eventi confermati in Italia a Novembre, un Moto Tour da guidare a Machu Picchu e quello successivo in Patagonia (e una compagna che mi prende a calci se sto fuori casa un altro mese) 😉
NO THAILANDIA = NO MYANMAR = NO INDIA
Non potendo entrare in Thailandia non potrò entrare in Myanmar e non potrò viaggiare nemmeno in India. Il mio visto indiano scade il 5 Ottobre e nella posizione in cui mi trovo, valutando anche costi di spedizione moto dai vari paesi qui vicino, il Nepal sembra essere l’unico da poter prendere in considerazione. Ho dei contatti a Calcutta che stanno ricevendo preventivi di spesa aerea e il prezzo è quasi del triplo rispetto a quelli che sto ricevendo io dal Nepal.
VIAGGIO IN NEPAL
Questo paese è molto bello e pieno di strade sinuose e sterrati bellissimi, concentrerò le mie prossime settimane di viaggio in questa terra magica, aiutato dal fatto che il fattore “caldo, umidità e affollamento” sono molto inferiori rispetto all’India, paese che ho finito per detestare con tutto me stesso (per capire il perchè, leggi su facebook “I gusti sono gusti” pubblicato sui miei canali qualche giorno fa).
SPEDIZIONE MOTO VIA AEREO
Ho già inviato le richieste di preventivo per spedire la moto via AEREA da Kathmandu e realizzare un video aggiornamento dell’inscatolamento, consegna e spesa totale che spero sarà utile a tutti i moto appassionati che mi seguono. Nel 2013 Alaska – Bologna mi era costato 1600 USD per la moto + 1000 USD per me + 25 euro per il ritiro a Bologna.
Sto però valutando di far atterrare la moto in Germania o Austria, facendo ritorno in italia via terra.
EVENTO DI RIENTRO DAL VIAGGIO
Qualora l’aeroporto scelto per la spedizione moto fosse un paese diverso dall’Italia, potremmo organizzare di incontrarci al confine di stato e percorrere assieme gli ultimi km che mi riportano a casa. Magari bevo il mio prima espresso in vostra compagnia, dopo mesi di agghiaccianti beveroni allungati con l’acqua. Non ho una data certa, ma sicuramente parliamo del periodo della terza e quarta settimana di Ottobre.
Per adesso è tutto da #Pokhara e dal bellissimo Nepal. Se avete gradito e apprezzato questo aggiornamento condividete sui vostri profili social o taggate nei commenti i vostri amici moto-appassionati.
Grazie
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NOTE
Questo è un viaggio autofinanziato durante il quale testo in condizioni estreme i prodotti forniti dai marchi per i quali sono Brand Ambassador. I video aggiornamenti sono pillole che anticipano l’uscita di un cortometraggio che uscirà a Novembre.