Jacopo Lentini, organizzatore della Motocavalcata delle Madonie, mi ha contattato per invitarmi a portare la storia e il mio libro in Sicilia, meta che non toccavo dal 2001, quando ci sono arrivato in autostop durante il mio primo viaggio avventura (giro d’Italia in autostop).
La logistica è stata tutta gestita da Jacopo che mi ha ospitato per tutta la durata dell’evento, predisponendo per me il viaggio in traghetto a/r, i pernottamenti e coinvolgendo i motoclub locali per raggiungere un discreto numero di partecipanti.
22 ore dopo arrivo a Palermo, stringo la mano a Jacopo e ci prepariamo a ricevere i partecipanti l’indomani. Il clima è un po’ brutto la mattina, ma subito dopo spunta il sole e la giornata prosegue fantasticamente. Percorriamo bellissime zone nelle campagne e al nostro arrivo al ristorante prepariamo le tende per la notte. Poi l’ottima cena e qualche ora di salotto prima di andare a dormire.
La presentazione infatti è stata fissata per il dopo pranzo di domenica, perché si prevede il maggior numero di partecipanti.
La domenica mattina il clima è così così e nell’attesa della presentazione ci sediamo ancora a tavola per degustare qualche altra prelibatezza locale. I gestori sono gentilissimi e la qualità del servizio è ottima.
Fra i presenti ci sono anche altri esponenti del motoviaggio come Gianclaudio Aiossa, che è venuto dalla Calabria per partecipare all’evento.
Dopo la presentazione il gruppo fa ritorno a casa, io pernotto a Palermo e decido il da farsi dei due giorni che ho a disposizione prima del traghetto di ritorno. La mattina dopo, fra una caffè assonnato e una bella giornata di sole, decido di improvvisare un tour breve nell’entroterra: Palermo-Agrigento-Caltanissetta-Etna.
Ricevo l’invito da parte dei gentilissimi Grifoni sull’Etna che mi ospitano per cena e per la notte nella loro sede. Il contatto è arrivato da uno dei motoviaggiatori che ho conosciuto al Travellers Camp pochi mesi prima ed è bello vedere che, dovunque si viaggia, c’è sempre qualche anima motociclista pronta ad accoglierti.
I ragazzi presenti sono gentilissimi, la carne servita è ottima e fra i commensali c’è anche il vecchio amico Gianluca (che è venuto dalla Sicilia in moto fino all’evento che ho organizzato in Emilia, nel 2014). Dopo una notte difficile (la stanchezza + vino + carne a poche ore dal sonno mi causano sogni inquieti), ci svegliamo presto e dopo una passeggiata fra le colate laviche, salutiamo i ragazzi dei Grifoni per andare a esplorare la punta del vulcano.
Spettacolare!
Grazie a Gianluca per avermelo mostrato. Il giorno volge ormai al termine e il traghetto a Palermo sta per partire. Ritorno facendo tutta autostrada e fisso con Eros e la moglie (conosciuti alla 20.000 pieghe in Trentino), che mi invitano a cena e accompagnano al porto prima di imbarcarmi. Qui saluto anche Jacopo accorso da casa per un ultimo saluto.
Ho sentito dire che in Toscana ed Emilia, negli stessi giorni, c’era l’allarme meteo per la pioggia e il vento. Pensare che nel frattempo io mi godevo km di moto con un sole splendente a quasi 20 gradi.
Che dire della Sicilia e dei Siciliani? Un’esperienza fantastica.
Ci tornerò!
