Casco Agv Compact ST
Introduzione al prodotto
Come spiegato nel Manuale del Motoviaggiatore, la scelta del casco è molto soggettiva e prima di un eventuale acquisto dovresti considerare alcuni criteri importanti del modello valutato, fra cui:
- Comfort
- Impermeabilità
- Protezione dal freddo
- Protezione dalle turbolenze
- Ventilazione
- Peso
- Durabilità
Esperienza d'acquisto del prodotto
Il casco è stato offerto dall’ufficio marketing di Dainese Italia, in previsione del viaggio/test lungo le Vie della Seta.
Il casco ha un prezzo di listino di € 190.
Immagini del prodotto
Dettagli sul montaggio o trasporto del prodotto
Il Compact ST porta il concetto di casco modulare ad un nuovo livello: è un modello omologato sia nella configurazione aperta che chiusa, e il suo design compatto in posizione aperta garantisce elevate performance aerodinamiche. È presente un visierino solare interno a scomparsa, e i nuovi interni sono progettati per il massimo comfort, con tessuti altamente tecnologici e cuciture posizionate nei punti chiave. Il massimo come versatilità, questo casco è ugualmente adatto alla guida in città e fuori.
Dettagli sul comportamento del prodotto durante l'utilizzo
Questo test è stato realizzato su strada (non su banco) durante un viaggio di 30.000 km dall’Italia al Nepal, affrontando condizioni climatiche diverse ed estreme (-9°C in Romania e 57°C in Iran) e gli sterrati più insidiosi al mondo (Pamir, Ladakh, Annapurna) e questa recensione si basa sull’impressione diretta che ne ho ricavato.
Il Compact ST è un casco che, purtroppo, mi ha stupito fin da subito per una lunga serie di difetti che con il tempo vanno accentuandosi. Il casco non soltanto è pesante, ma anche studiato in maniera poco ergonomica. Essendo un modulare il primo vantaggio di sceglierlo rispetto a un integrale è la possibilità di sollevare la mentoniera per fare foto, bere, mangiare, parlare con i locali e avere un flusso maggiore d’aria sul volto. Purtroppo però il leveraggio per l’apertura della mentoniera è difficoltoso (devi fare leva sulla lieve curvatura del becco per poter premere il tasto di sblocco e anche quando è premuto, se il leveraggio non è ottima, il casco non apre) e la polvere e la sabbia dei primi sterrati mandano in crisi il sistema di apertura quasi immediatamente. In breve tempo aprire la mentoniera diventa così fastidioso da esasperearti.
Il casco è rumorosissimo, cigola durante la guida sia vicino alle orecchie che nella parte frontale, le vibrazioni non solo creano forti riverberi, ma svitano le viti filettate che uniscono calotta e mentoniera. Ho dovuto smontare più i coperchi e riavvitarle. L’impermeabilità delle guarnizione è precaria, le prese d’aria gemmano con la sabbia e così fa anche il sistema di abbassamento lenti da sole.
Ben presto mi sono trovato con un casco difficile da indossare, ma ormai ero in Kazakistan e non potevo fare retro marcia.
La forma arrotondata offre il minor attrito aerodinamico possibile, ma il peso rende l’utilizzo di questo casco un vera tortura se utilizzato per viaggi avventura a lungo raggio. Il design del casco permette di avere una grande visibilità sulla strada e ottima vista periferica, perchè la visiera è ampia e alta. Questo accentua la mentoniera in basso che risulta molto efficace per la protezione contro il vento basso. Unico difetto, il casco non è facile da posizione su un piano perchè la forma a punta della mentoniera lo sbilancia.
I difetti, anche se parliamo di un casco da oltre 180 euro, sono inaccettabili, specialmente da una marca autorevole come Agv che fa caschi da decenni. Questo è l’unico modello modulare che la marca ha attualmente disponibile e mi è stato confermato che si tratti di un progetto non perfezionato, per cui speriamo in una seconda versione più all’altezza del brand che rappresenta.
Ci sono modulari da 190 euro che si sono comportati in maniera più egregia e questo fa del Compact ST il peggior modulare ch’io abbia mai provato fin’ora, ma il margine di miglioramento è infinito.
La seconda leva presenta all’esterno blocca la mentoniera se aperta (se la azioni e apri la mentoniera, distruggi il perno di plastica che ha questa funzione) e all’inizio non ne capivo l’utilità visto che il casco da aperto si posiziona in una scanalatura che lo tiene aperto. Ma la plastica si deteriora e ben presto per tenere il casco aperto ho dovuto azionare la leva che, nonostante la sua funzione, permetteva alla mentoniera di abbassarsi di qualche cm, rendendomi difficoltosa la guida.
Gli interni sono facili da smontare e lavare, ma non sono al massimo del comfort e della qualità. La ventilazione è limitata e se la flangia gemma è impossibile azionarla.
Ho avuto modo di provarlo in caduta, non mi sono fatto niente e la calotta e vernice hanno resistito bene. Questo vuol dire che. a parte i difetti di design e le scelte sfortunate del leveraggio, c’è comunque una calotta in fibra di carbonio su cui fare affidamento.
Confronto con altri prodotti simili
Il Compact ST è il terzo modello Agv che provo e il settimo casco che indosso. Nel mio storico ci sono anche caschi X-Lite, SCORPION, LS2 e GIVI, riferimenti in base ai quali redatto questa recensione. Il modello Compact ST è il casco che ho utilizzato dal giorno 1 al giorno 150 del mio lungo e intenso Tour delle Vie della Seta in moto, da cui sono nati il FILM e il Libro, entrambi penta-stellati su Amazon.
PRO e CONTRO di questo prodotto rispetto agli altri
Consigliamo questo prodotto ad altri motoviaggiatori?
Ho provato diversi caschi, sia Givi (X.08, X.09 e X.01 Tourer), che Scorpion (Exo 3000), che MDS (MD200) che X-Lite (X-551 GT), che LS2 (Pioneer), che AGV (Gp Pro, Stealth e AX-8 Dual Evo) e questo Compact ST non soltanto è il peggiore dei quattro AGV che ho utilizzato, ma è anche il peggior modulare indossato finora e il casco meno convincente ch’io abbia mai provato nella mia carriera. Da Agv ci si aspetta un prodotto all’altezza dell’autorevolezza del marchio che lo produce.
Ci sono grandi margini di miglioramenti per un prossimo modello, ma per adesso lo sconsiglio a chi come me fa viaggi lunghi e impegnativi.
Finalmente una vera recensione e non una mera pubblicità. Bravo! Tutti dovrebbero parlare dei prodotti, “fuori dai denti” come hai ben fatto tu!!
Complimenti