Cina: Scooter 125
NOTA: questo articolo è stato riesumato da un archivio web nel Agosto 2015 e postato rispettando la data originale in cui è stato scritto la prima volta. Testo trascritto senza alcuna correzione
“Il motorino, dopo il quarto giorno non é ancora pronto. Il preventivo prevede un cambio gomme, cambio olio, cambio cavi freni e acceleratore, cambio lamapedine, pulizia carburatore e controllo carburazione, cambio candela, cambio batteria più la fornitura di qualche ricambio come due candele, due litri di olio motore e kit riparazione camera d’aria.
Io e Pietro torniamo dunque dopo altri 4 giorni. Il tipo vuole farmi credere di aver eseguito i lavori ed intascarsi così 630 yuan dandomi in dietro uno scooter che vanta solo una modesta lucidatura delle plastiche.
Mi incazzo.
Mi metto a lavorare di persona e pretendo uno sconto sul prezzo di 200 yuan.”
“Non sono pronto a discutere perché portato all’estremo. Sgancio 400 yuan e monto sullo scooter avviandomi. Ne nasce una colluttazione con il tipo che urlando a squarcia gola mi spinge con lo scotter a terra ed estrae la chiave a forza. La spezza in due e mentre io scalcio contro il secchio dell’acqua contro cui mi ha spinto, lui afferra una sbarra di ferro e minaccia di colpirmi.
Ma non é come accadde in Turchia con i curdi o in Russia con i 4 ubriachi.
Questa volta non ho paura. Incorocio le braccia ad un palmo di naso dal ferraccio che mi punta in faccia e lo guardo negli occhi.”
“Arrivano presto gli amici a fermarlo, i presenti a circondarci e la polizia a risolvere la questione. Lui si agita per 1 ora urlando qualcosa sul mio conto che dovrebbe convincere gli agenti della mia colpa. Io faccio la faccia da pesce e con qualche trucchetto mi conquisto i sorrisi dei presenti che insistono affinchè la cosa venga dimenticata e risolta.
Quando la polizia decide di portarci entrambi alla centrale mi preoccupo. Non ho patente cinese, documenti e nemmeno il passaporto che é all’ambasciata vietnamita per il rilascio del visto.
Ma prima che l’agente mi inviti per la seconda volta a seguirlo in centrale, il “meccanico” esasperato mi fa cenno di andarmene con lo scooter senza dargli altri soldi. Ho vinto.”
“Quel che desideravo era dare dei soldi ad una persona sperando che facesse con piacere il lavoro che ogni meccanico farebbe, se veramente é un meccanico.
Il dispiacere nasce dal dovermi rendere una persona esigente ed arrogante solo per dimostrare agli altri che non amo farmi prendere in giro o farmi trattare da ingenuo. Per 630 yuan lui avrebbe avuto di che gioire ed io di che congratularmi per il buon lavoro ed invece, per sottili motivi che non capisco, lui ha avuto solo di che lamentarsi ed io solo che di sentirmi derubato del mio tempo e di tutto il resto. E mi dispiace.”
“Pochi giorni dopo, con il visto del Vietnam in mano, sono pronto davanti agli uffici di Marco e Pietro per partire. Ecco la foto prima della partenza su questo scooter Honda che mi porterà fino alla fine della Cina. Le previsioni sono ottimistiche, se non altro perchè mi sono occupato personalmente della manutenzione e sono certo che non ci sono problemi gravi. Riservo ogni dubbio per il motore, che non ho potuto controllare e che non conosco, ma se qualcosa va storto vedrò di reinventarmi.”
“A 150 chilometri da Pechino, dopo nemeno 5 ore di guida sotto il cielo che promette pioggia, mi fermo in una vera officina di riparazione per capire il motivo di un nuovo rumore anomale. La marmitta si é forata e due viti del carburatore sono schizzate via. Il condotto dell’aria si é staccato dal carburatore a causa di una fascetta metallica vecchia e, sorpresa, dopo altri 50 chilometri, il motore gentilmente FONDERA’ lasciandomi di nuovo a piedi.
Si può bestemmiare su Partireper.it?”