Corea del Sud: Abbandonare la carta di credito nel bancomat per 12 ore
NOTA: questo articolo è stato riesumato da un archivio web nel Luglio 2015 e postato rispettando la data originale in cui è stato scritto la prima volta. Testo trascritto senza alcuna correzione
Arrivo alla stazione della metropolitana di Myung dong puntuale.
L’ufficio consolare per il visto chiude alle 12.
Sono appena le 9:30 e non ho ancora fatto colazione.
Ho una mappa accuratamente disegnata per me dall’ambasciata italiana e l’indirizzo scritto a caratteri cubitali su una fotocopia.
Ma ho fame e non ho fretta.
Entro in un convenience store per comprare una bottiglietta di spremuta d’arancia per svegliarmi un po’.
Pago con gli ultimi spiccioli e realizzo che non ho i 35000 WON che mi servono per l’applicazione consolare per il visto.
Non sono sicuro di dover pagare alla consegna o alla richiesta di emissione. So solo che per trovare questa ambasciata ho sprecato una settimana di tempo e che se non faccio tutto entro oggi dovrò prolungare il permesso di importazione per la moto oltre il 25 Gennaio con relativa ammenta ipersalata.
Entro in un altro convenience store che mostra accanto alla porta d’ingresso, una moderna macchina per prelevare i soldi.
A differenza del Giappone, in Corea non ho mai avuto problemi a prelevare. Ad osaka infatti mi ero ritrovato a dover scrivere alle poste italiane la seguente email.
Oggetto : AIUTO
“ma perche` il prelievo da punto ATM in Giappone non funziona mai quando dovrebbe?
Mi dice che non e` possibile accedere al credito sulla mia carta che fra
l`altro e` piena.
Ma il circuito elettronico di credito POSTE PAY si avvale del giorno feriale
di natale e di santo stefano?
Fatemi sapere, sto morendo di fame.”
Detto questo continuo dicendo…
Passo la mia poste pay nel lettore ottico e digito pin e il totale da prelevare.
La carta non é funzionante.
COme al solito, devo andare in un internet point, accedere al mio account POste pay on line e ripetere l’operazione di prelievo dopo qualche minuto.
Di solito si sblocca.
Sono svogliato.
Mi dirigo all’ambasciata, prelevo il modulo, attacco la foto, mi metto in coda, chiedo del pagamento e mi dicono che si paga alla consegna.
Mi viene detto che la mattina del 25 potrò ritirare il visto.
Ringrazio e me ne vado con la ricevuta in mano.
Sono di nuovo a casa di Jhon che aspetto le 18 per essere puntuale ad un appuntamento rosa con una 31enne dalle mani e la bocca bellissima.
Devo prelevare. Sono stato invitato a cena fuori e anche se mi sarà offerta per la regola dell’invito, prevedo un dopo cena davanti ad un paio di birre.
Controllo le carte di credito.
Ne manca una……
WTF!!!!!!!!
Panico.
Controllo on line li credito. Le 1200 euro sono ancora dentro.
Ma sono passate quasi 12 ore da quando l’ho dimenticata nel convenience store questa mattina.
MI offendo in inglese e mi maledico.
Chiamo Jeki e posticipo l’appuntamento di 30 minuti. Con l’incoraggiamento di Jhon volo alla stazione raggiungo il convenince store dopo un ora di metropolitana.
La mia Poste pay con 1200 euro gialla oro è ancora li dove l’ho lasciata, davanti all’ingresso, davanti alla cassa, davanti a me che la afferro al volo, la mostro al cassiere con una faccia gioiosa come quella che si ha dopo un orgasmo e mi fiondo alla stazione per raggiungere Jeki.
Solo in Corea e in Giappone succedono cose del genere……..
La prossima volta starò più attento. Giuro.